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Porto di Cesenatico

Il Porto Leonardesco di Cesenatico

5 commenti

“A volte vogliamo talmente viaggiare che non abbiamo nemmeno idea di quali bellezze vicino a noi esistano”. Questo è uno dei miei pensieri fissi da quando ho iniziato a viaggiare con bambini. Con questo spirito giro per il mio piccolo paesino in cerca di angoli particolari, oppure, quando porto al mare i bambini, mi regalo anche una gita nei dintorni. Proprio in questo modo ho visitato per la prima volta il Porto Leonardesco di Cesenatico, e da una gita in bicicletta, è diventato uno dei miei luoghi preferiti.

Il centro di Cesenatico: Porto Canale

Porto Canale nasce da un progetto di Leonardo Da Vinci intorno al 1500 circa. Cesare Borgia, allora signore locale, incaricò Leonardo Da Vinci di occuparsi della maggior parte delle infrastrutture civili e militari del nuovo ducato di Romagna. Leonardo realizzò due disegni di Porto Canale sul suo taccuino per ammodernare una struttura già esistente, essendo Cesenatico un porto chiave per i traffici commerciali.

Non esiste però alcun documento ufficiale che indica che il porto sia stato progettato o modificato sulla base dei disegni di Da Vinci, ma solo il fatto che lui avesse ci soggiornato pochi giorni ha creato talmente tanto scalpore che da allora il porto è stato soprannominato “Porto Canale Leonardesco”.

Attorno a Porto Canale è nata e si è svolta la storia di Cesenatico e della sua comunità. Aperto nei primi anni del XIV secolo dalla vicina Cesena per avere uno sbocco al mare, il porto si sviluppò così rapidamente che ospitò non solo pescatori ma anche mercanti, soldati e pellegrini. Anche quando i traffici marittimi si estesero oltre il Mediterraneo, Porto Canale rimase uno scalo frequentato per il cabotaggio (la navigazione tra porti di una stessa nazione o regione) con Istria e Dalmazia.

Tutt’ora Porto Canale è l’asse principale della città dove si svolgono le principali manifestazioni locali e dove spesso terminano e partono i tour di Cesenatico. Il porto è letteralmente suddiviso in due parti nel quale vengono ormeggiate navi che sembrano di altri tempi ma che in realtà sono imbarcazioni restaurate ad hoc e ancora utilizzate. Sotto Natale per esempio sulle navi viene allestito il Presepe della Marineria mentre in estate i primi di agosto vengono rimesse in mare e utilizzate per la tradizionale Festa di Garibaldi.

La tradizionale Festa di Garibaldi

Porto Canale infatti non ha visto passare solo Leonardo Da Vinci, ma anche Giuseppe e Anita Garibaldi, che qui trovarono rifugio durante un’intensa battaglia contro le truppe austriache. Il loro passaggio è ancora oggi celebrato da una targa sull’abitazione che ospitò lo stanco Garibaldi, un busto di bronzo a lui dedicato nella piazza centrale del Porto e un monumento interamente dedicato ad Anita.

Ogni anno, ogni prima domenica di agosto si ricorda quanto accaduto nel lontano 2 agosto 1849 dove Garibaldi, braccato da un lato dalle truppe austriache e dall’altro da quelle del Papa, con i pochi garibaldini rimasti e Anita, si impossessò di nascosto di tredici pescherecci con cui presero il mare per raggiungere Venezia. Per ricordare quelle barche che veleggiano sul mare, ogni prima domenica di agosto viene organizzata una regata che parte da Porto Canale e costeggia tutta la riviera romagnola fino al confine con le Marche.

Porto di Cesenatico
Porto di Cesenatico

Il Porto Museo

Porto Canale è suddiviso in due parti da un ponte. La prima parte, quella verso il mare ospita, oltre alle barche che vengono usate in occasione della regata, bar e rinomati ristoranti di pesce mentre la parte più interna, visibile dall’Adriatica e dalla ferrovia, ospita il Porto Museo.

Porto Museo accoglie le tradizionali barche dell’Adriatico, ed è quindi a tutti gli effetti un museo che Cesenatico ha voluto realizzare per sostenere l’impegno di chi restaura e fa navigare le barche storiche. Questa attività, oltre a raccontare l’identità del comune marinaro, valorizza anche uno dei luoghi più suggestivi del centro storico.

Due barche, il trabaccolo Barchèt e il Bragozzo San Nicolò appartengono al vicino Museo della Marineria, mentre la altre, di diverse tipologie tradizioni, tra cui lance, battane, topi, paranze appartengono a privati che in cambio dell’ormeggio hanno l’obbligo di alzare le loro vele quando possibile e collaborare alle iniziative promosse dal museo del quale sono la sua vera e propria estensione “vivente e navigante”.

Per questi motivi Cesenatico è una destinazione da non perdere che offre un meraviglioso spettacolo marinaresco.

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5 commenti

La Kry 24/01/2024 - 16:18

Ammetto che non avevo mai sentito parlare del porto Leonardesco di Cesenatico, e sono Emiliana. E’ proprio vero che a volte si cerca la bellezza lontana e il luogo esotico a tutti i costi e si ignora il bello che ci sta attorno. La prossima volta che con mio marito “scenderemo” in riviera, mi ricorderò di questo articolo e ci faremo di sicuro una visita.

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Claudia 26/01/2024 - 12:41

È vero sono proprio d’accordo con te che spesso non ci rendiamo conto della bellezza che ci circonda vicino casa! Io l ho scoperta durante il covid quando eravamo “costretti” a stare nella propria città o zone limitrofe!

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Libera 28/01/2024 - 10:11

Ci vado spesso durante le vacanze di Natale perché adoro il presepe sull’acqua del Porto Canale Leonardesco, per me è un evento imperdibile (da vedere rigorosamente dopo il tramonto).

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Francesca 09/02/2024 - 23:01

Mi è piacuta molto la descrizione di questo luogo, un porto molto particolare. Sono d’accordo sul fatto che siamo circondati da bellezze che rischiamo di perderci.

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Giada 18/02/2024 - 11:34

Ho abitato e lavorato a Cesenatico per anni, e ancora quando ci torno l’apprezzo come la prima volta. Uno scrigno sul mare, che solo chi sa ascoltare e guardare può amare. Grazie per questo articolo ricco di informazioni!

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