Erika di Vitamin Trip

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Appassionata di cucina e fotografia, Erika ha iniziato a viaggiare appena maggiorenne e non ha intenzione di smettere. Dalla sua Roma è partita per innumerevoli destinazioni che puoi trovare nel suo travel blog Vitamin Trip. In questa intervista Erika racconta il suo stile di viaggio, tra valigie ed emozioni.

I migliori compagni di viaggio: le amiche

Solitamente viaggio con le amiche, in particolare ce n’è una con cui ho condiviso decine di viaggi e con cui mi incastro alla perfezione. Ci piacciono le stesse cose, abbiamo gli stessi ritmi e la stessa concezione dell’esperienza viaggio.

Penso che viaggiare con le persone giuste sia essenziale per godere appieno del viaggio stesso, e sono fermamente convinta che non si possa viaggiare con chiunque. Bisogna avere lo stesso stile e la stessa voglia di esplorare per far filare liscio un viaggio e tornare a casa con una valigia piena di ricordi positivi.

Mi piace condividere esperienze, aneddoti e momenti che poi si ricorderanno per il resto della vita, di cui si parla attorno a un tavolo con un bicchiere di vino in mano e le risate che si susseguono. Il viaggio continua anche dopo che è terminato. 

Ultimamente ho viaggiato anche da sola, e devo dire che mi è piaciuto tantissimo perché ho scoperto nuovi lati di me, ed è tutta un’altra dimensione rispetto al viaggiare in compagnia, non posso dire se sia meglio è peggio, è solo diverso. Nonostante le belle esperienze però, preferisco comunque viaggiare con qualcun altro, proprio per il fattore condivisione: si creano ricordi in comune che legano più di qualsiasi altra cosa.

Viaggi di lusso o avventure zaino in spalla? Meglio una via di mezzo

Diciamo una via di mezzo. Non sono una persona che si adatta ad ogni situazione, non sono tipa da zaino in spalla nel senso stretto del termine e ho bisogno di alcune comodità che per me sono essenziali, come un letto in uno spazio chiuso e non condiviso dove tornare dopo una giornata di esplorazione.

Al contrario, non sono nemmeno pretenziosa, e non ho mai fatto una vacanza di lusso, anche per motivi economici. Inoltre, amo il viaggio di scoperta, e di ogni luogo che visito voglio vedere quanto più possibile ed entrare anche nella vita del posto in cui mi trovo.

Mi piace mangiare in osterie piuttosto che in ristoranti ricercati, mi arrangio con pranzi al sacco e ho sempre una borraccia con me, preferisco camminare che prendere i mezzi pubblici; ma allo stesso tempo non mi piace condividere la stanza con persone che non conosco o non sapere dove dormirò domani.

Preferisco gli appartamenti in affitto rispetto agli hotel e non amo i camping o dormire in tenda, il sacco a pelo non fa proprio per me! Non esagero con i bagagli ma non sono nemmeno il tipo che parte con il solo bagaglio a mano.

Sono nel mezzo, ecco. Mi adatto, ma non a tutto e mi piace equilibrare i miei viaggi alternando momenti da backpacker a momenti da turista chic.

L’oggetto che non può mancare in valigia: la reflex

Nei miei bagagli non può mai mancare la fotocamera reflex. Ho una macchina fotografica in mano sin da quando ho memoria. Mi è sempre piaciuto immortalare momenti e fissarli nel tempo.

Quando viaggio la mia Canon è la prima cosa che preparo e ogni volta ripasso le regole per scattare al meglio. Mi piace l’idea di congelare un attimo e portarlo con me per quando vorrò riviverlo. Cerco di catturare con l’obiettivo il mondo come lo vedo io, di dare una mia prospettiva alle cose.

Quando torno a casa, la prima cosa che faccio è rivedere tutte le foto fatte e passarle in post produzione, per poi mandarle in stampa e appendere gli scatti migliori alle pareti di casa. La mia reflex mi permette di essere in ogni luogo che ho visto semplicemente guardandomi intorno quando sono sul divano. 

Quando viaggio sono la classica turista che fotografa più o meno tutto, con la macchina al collo e gli obiettivi in borsa pronti per essere cambiati a seconda delle necessità. Strutturo i miei viaggi anche in base alla luce, perché amo fotografare i tramonti e i panorami, quindi mi organizzo per essere in un certo posto a una certa ora, per fare un certo tipo di scatto.

Sono l’incubo e la salvezza di chi viaggia con me, perché mi aspettano finché non mi è venuta bene una foto, ma poi se la portano a casa e la appendono anche loro!

La destinazione dei sogni: il mondo

Si può dire destinazione mondo? Scegliere una sola meta è veramente difficile, perché il mio desiderio di scoperta è infinito e in continua evoluzione. Fino a poco tempo fa sognavo l’Australia, ma ho anche un desiderio fortissimo di visitare la Scozia.

Al momento la meta che mi ispira di più è la Giordania, ma se penso alla destinazione che più mi attira e rimane costante nel tempo e che vorrei visitare, non posso che dire la West Coast americana. Ho sempre amato e sognato l’America, con tutti i suoi eccessi e le sue contraddizioni, e non so spiegare perché, ma la sento “vicina” a me.

Sono stata negli States sette anni fa, sulla costa est, e mi sono ripromessa che presto avrei visto anche la ovest, ma poi la vita si mette in mezzo e i piani saltano. Percorrere la Route 66, passare una notte a Las Vegas e percorrere le strade di San Francisco sono tutte cose che prima o poi farò.

Della West Coast mi affascinano i paesaggi naturali aspri e vividi, vorrei vedere The Wave e il Grand Canyon. Ballare musica country in Texas e visitare gli Universal Studios. Vorrei camminare per le strade di Beverly Hills e farmi portare dalla strada come nei film che vedo sin da quando sono bambina. L’America è una montagna russa, e prima o poi ci salirò di nuovo, lo so!

Cosa imparare attraverso i viaggi

Dai miei viaggi ho imparato che il mondo è un posto meraviglioso e che non basta una vita per vederlo tutto. Ho imparato che lavoro troppo e che nonostante abbia viaggiato tanto, conosco un parte minuscola della Terra.

Viaggiare fa diventare ricchi, fa crescere, rende felici. Ci fa capire che siamo solo un puntino e che la vita non è solo come la conosciamo noi nel nostro angolo di globo. Ci sono colori, sapori e odori diversi in ogni luogo. Ci sono culture lontanissime dalla nostra in cui senza alcun motivo ci riconosciamo. Ci sono posti che chiamiamo casa senza mai esserci stati prima. 

Dai miei viaggi ho imparato che non bastano mai, perché c’è sempre qualcosa che non si è visto, qualcosa che non si è assaggiato, qualcosa che non si è vissuto. Dai viaggi si torna migliori, e quando viaggio anche io mi sento migliore. Dai miei viaggi ho imparato il rispetto verso quello che non conosco, che non devo avere paura dell’ignoto ma che mi basta scoprirlo per sentirlo un pò più vicino a me e meno assurdo.

Dai miei viaggi ho imparato tante cose anche su di me: sono più aperta, meno fissa sui miei pensieri, esce fuori il mio lato curioso e intraprendente. Quando viaggio mi sento come una bambina che mangia il cioccolato per la prima volta e non ci crede che fino a quel giorno non ne conosceva l’esistenza.

Dai miei viaggi ho imparato una quantità infinita di cose, ma forse la più importante è che viaggiare rende liberi: di pensare diversamente, di conoscere, di scoprire, di amare, di uscire dagli schemi della società per tuffarsi in qualcosa che può essere diametralmente opposto alla nostra confort zone ma che inaspettatamente può farci stare mille volte meglio. Viaggiare rende liberi di sorprendersi ancora, nonostante tutto!

Puoi leggere le avventure di Erika sul suo blog o sul magazine Travel Blogger Italiane. I suoi articoli sono raccolti nella sua pagina autrice Erika Fameli.