Quando clicchi su un link da Facebook o su un blog, a volte i link sono lunghissimi, molto più dell’indirizzo stesso. Questo avviene perché vengono aggiunti, automaticamente o a mano, dei parametri per riconoscere la provenienza del traffico, come i codici UTM. Queste informazioni sono utilissime per chi lavora online, ma puoi utilizzarle anche come blogger per tracciare i link che vuoi monitorare.
Codici UTM: cosa sono e a cosa servono
I codici UTM sono una porzione di testo, con una determinata sintassi, che si aggiungono alla fine dell’URL. Il loro obiettivo è tracciare con precisione il traffico in ingresso, per poi analizzare e migliorare le prestazioni di un sito web.
UTM significa Urchin Tracking Module, ovvero Modulo di Monitoraggio Urchin, dal nome della società di software che l’aveva creato, poi acquisita da Google e diventata parte di Google Analytics.
La funzione dei codici UTM è aiutare i proprietari di siti internet a tracciare e analizzare il comportamento degli utenti. Per questo, grazie all’uso dei codici UTM, su Google Analytics puoi leggere informazioni molto dettagliate sul tipo di traffico che arriva su una determinata pagina web da altri link.
Con i codici UTM puoi raccogliere informazioni indipendentemente da dove pubblichi il tuo link. Google Analytics infatti raccoglie i dati da Instagram, Facebook, annunci, altri siti per poi mostrarli in maniera semplificata e comprensibile.
Per la loro natura che permette di tracciare e identificare gli utenti – lettori o potenziali clienti – i codici UTM vengono utilizzati moltissimo da chi gestisce e-commerce, ma possono essere utili davvero a tutti.
Come sono fatti i codici UTM
I codici UTM vengono sempre aggiunti al fondo dei link. Puoi quindi vederli come un’appendice dell’URL e identificarli dopo la barra / presente nell’indirizzo. I parametri UTM sono di diverso tipo, con significati e obiettivi precisi. Ogni codice UTM identifica infatti un tipo di informazione diverso, che potrai leggere e ritrovare su Google Analytics.
Differenze tra link e link con parametri UTM
Per capire la differenza in modo visivo, ti riporto un link “semplice” e un link con parametri UTM. Come vedi nell’esempio, il link con i codici UTM è molto più lungo perché contiene le informazioni utili che servono a riconoscere da quale canale è arrivato. In questo esempio ho utilizzato i codici UTM per indicare che il traffico diretto alla home page di Travel Blogger Italiane arriva da un banner posizionato in un articolo particolare di un blog specifico!
Link normale | Link con codici UTM |
---|---|
https://travelbloggeritaliane.it/ | https://travelbloggeritaliane.it/?utm_source=nome_blog&utm_medium=banner&utm_campaign=nome_post |
Cosa indicano i codici UTM nei link
Per identificare la provenienza del traffico è possibile utilizzare fino a 5 diversi tipi di codici UTM. Ognuno di essi fornisce un tipo di informazione differente per misurare e valutare il traffico in ingresso. In questo esempio, ho inserito tutti e 5 i codici UTM per identificare una campagna pubblicitaria per portare nuovi lettori al magazine rivolto ai blogger:
https://travelbloggeritaliane.it/?utm_source=google&utm_medium=pubblicita&utm_campaign=nuovi_lettori&utm_term=travel_blogger&utm_content=blogger
I tipi di codice UTM identificano la fonte di traffico, il mezzo, la campagna pubblicitaria, la parola chiave a pagamento usata e il contenuto.
Tipi di codici UTM
I codici UTM hanno una sintassi e uno scopo ben preciso, quindi una volta capito il loro funzionamento, potrai creare link personalizzati per il tuo blog.
1) utm_source
Il parametro UTM Source indica quale sito sta inviando traffico e può essere utilizzato per identificare un motore di ricerca, una newsletter, un social network o altri tipi di fonti. Se vuoi identificare chiaramente il traffico proveniente dalla tua newsletter, puoi aggiungere ai tuoi link il codice UTM utm_source=newsletter.
2) utm_medium
Il codice UTM Medium identifica il mezzo della campagna e aiuta moltissimo a identificare la fonte di traffico quando sono attive più campagne promozionali. Per esempio, il codice utm_medium=cpc si riferisce a una campagna CPC, come quelle gestite da Google Ads, ma può venire utilizzato anche per una pubblicità inviata via e-mail. In questo caso andrebbe però impostato come utm_medium=mail.
3) utm_term
L’UTM Term specifica attraverso quali parole chiave a pagamento è arrivato il traffico. Questo parametro è pensato per chi si occupa di campagne pubblicitarie sui motori di ricerca perché è fondamentale sapere quali termini si posizionano meglio, per scartare le parole che non funzionano e investire su quelle che portano traffico. Per esempio, il codice UTM come utm_term=hotelaroma è utilizzato per identificare il traffico che proviene da una campagna Ads con la keyword “hotel a Roma”.
4) utm_content
Il codice UTM Content identifica il tipo di contenuto che ha portato un utente sul sito ed è utilizzato per capire quali sono i contenuti che funzionano meglio. Per esempio, sei una guida turistica o travel designer, puoi tracciare i link che portano alla sezione e-commerce del tuo blog indicando il differente tipo di contenuto utm_content=recensionetour o utm_content=blogpost, per capire se funzionano meglio le recensioni dei tuoi tour o gli articoli descrittivi sul blog.
5) utm_campaign
L’ultimo parametro, UTM Campaign identifica la campagna nella quale rientra il link. Può essere legato a un lancio prodotto oppure al pubblico di destinazione. Se come Travel Blogger Italiane volessimo creare una campagna per farci conoscere dalle nuove blogger, dovremmo inserire al fondo del link utm_campaign=nuoveblogger.
Come creare codici UTM personalizzati per il tuo blog
I codici UTM sono utili anche per chi non fa campagne pubblicitarie a pagamento. Sono infatti un metodo per identificare mezzo, articolo e blog di provenienza anche quando partecipi a campagne marketing o vuoi identificare meglio i link affiliati.
Spesso gli strumenti forniti dai network di affiliazione ti permettono di aggiungere in automatico i parametri di tracciamento, ma non sempre. In questo caso, se hai più blog, diventa quindi fondamentale distinguere la provenienza.
Il metodo più semplice per creare un link con i parametri UTM è aggiungerli a mano alla fine dell’URL. Tuttavia a volte gli indirizzi vengono così lunghi che rischi di perdere informazioni importanti per via di un errore di battitura.
Per fortuna Google ha creato Campaign URL Builder, uno strumento apposito per creare link con codici UTM. Puoi utilizzarlo per creare una campagna personalizzata, ovvero qualsiasi link che non utilizza la funzione di tracciamento automatico di Google Adwords.
Per creare il tuo link personalizzato devi semplicemente inserire la tua URL, completa di https, barre / e segmenti vari come numeri o trattini, quindi completare i campi UTM che desideri vengano valorizzati.
Conoscevi già i parametri UTM? Scrivici nei commenti come e quando li hai utilizzati, oppure se pensi di iniziare a usarli da ora.
18 commenti
Ecco sono tutti quei codici che per me erano incomprensibili 😂 Ora finalmente hanno un senso anche per me!
Sempre articoli utilissimi! Questi codici sono fondamentali direi e, finalmente, hanno un pochino più di senso anche per me, dopo questa spiegazione!
Ecco svelato il significato dei link kilometrici. Davvero molto utile, salvo il post per averlo a portata di mano!
Grazie ai tuoi articoli scopro sempre qualcosa di nuovo e di interessante! Non ne avevo mai sentito parlare e adesso ho più consapevolezza per quanto riguarda il mio blog!
Non conoscevo per niente i codici UTM. Come sempre un articolo molto utile e interessante, grazie mille, li userò nei siti che gestisco…
Sono utili se devi monitorare una campagna in particolare 🙂
Li usavo quando lavoravo in ufficio per tracciamento, però da bitly.
É la stessa cosa?
Comunque non ho ben intuito se posso applicarlo per qualunque pagina del mio blog. Sono argomenti che ho ancora poca dimestichezza 😔
Bitly se non sbaglio non inserisce questi parametri, ma ti riporta comunque alcuni dati. Puoi usare i codici UTM ovunque, ma servono se devi monitorare link particolari, es. affiliazioni o prodotti in vendita
Nel magazine trovo sempre articoli super interessanti, soprattutto perché scritti in maniera semplice e adatta a chi è alle prime esperienze nel blogging. Non sapevo nulla per esempio di codici utm!!
Grazie! Il nostro intento è proprio quello di spiegare argomenti complessi in modo semplice in modo da renderli accessibili anche ai nuovi blogger ♥︎
Non ne avevo mai sentito parlare nonostante faccia blogging da tempo! Grazie, articolo davvero molto interessante. Me lo salvo perché dovrò studiarmelo con più calma…
Si tratta di un’informazione abbastanza tech, ma la trovo utile per capire cosa dicono i link lunghi
Inutile, c’è sempre da imparare nel mondo del blogging e tu Paola sei una preziosa ed insostituibile risorsa per noi blogger cone le tue spiegazioni chiare e che focalizzano subito l’argomento senza perdersi in aperture di parentesi varie. Ammetto di non essere stata a conoscenza di questi codici UTM, ho quindi trovato questo articolo molto istruttivo, grazie 🙂
Grazie ♥︎ qui esce un po’ della mia anima nerd!
Non avevo mai sentito parlare di questi codici, c’è sempre da imparare! Dovrò studiare un po’ per capire bene come utilizzarli.
Possono essere utili se vuoi monitorare i vari link 🙂
Onestamente no, non conoscevo i codici UTM o meglio, non sapevo che si chiamassero così. Non sapevo neanche dell’esistenza di Campaign Url Builder se è per questo. Articolo utilissimo, dovrò salvarlo!
Grazie! Ti suggerisco di usarli per monitorare link che vuoi tracciare 🙂