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Giardini visti dall'alto

La Torino Noir: un tour alla scoperta delle ombre della città

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Si sente spesso parlare della Torino Magica che attraverso le sue simbologie e leggende ci riporta ai misteri della massoneria e a credenze popolari antichissime. Infatti, è molto conosciuto in città il tour sulla Torino Magica che ogni fine settimana riunisce gli appassionati di esoterismo e che porta alla scoperta delle ombre di quella che fu la capitale d’Italia. Quello che, però, spesso sfugge ai più è il racconto sulla Torino Noir che ha solide basi storiche.

Da dove parte il tour della Torino Noir

Campane di una torre
La Torre campanaria del Duomo di Torino

Il tour è proposto da Somewhere Tour & Events sulla Torino Noir e inizia da Piazza del Duomo alle 20.30 ogni venerdì. Si rimane incantati ad osservare l’imponenza dell’edificio religioso, aperto in esclusiva per l’evento a cui hanno partecipato anche le Travel Blogger Italiane.

La prima tappa della visita guidata riguarda proprio la Torre Campanaria del Duomo, sulla quale si arriva salendo circa duecento scalini, con alcune fermate intermedie in cui la guida fornisce spiegazioni esaustive sull’architettura del monumento e sugli omicidi avvenuti nell’antichità proprio in questo luogo.

Una volta arrivati in cima, il panorama al crepuscolo è sensazionale e fa da cornice ai racconti da brivido sugli scandali e gli omicidi del passato. Dalla sommità della Torre Campanaria si scorgono i simboli del potere di oggi contrapposti ai simboli del potere di ieri. Tra storia e modernità, ci si ritrova ad osservare la città da un punto di vista originale, soffermandosi sulle ombre di Torino.

Da lassù, in cima, si osservano Porta Palazzo, le Porte Palatine, i Giardini Reali e le vie del quadrilatero dove proseguirà il tour. Tra i simboli del potere di oggi si osserva il grattacielo di Intesa Sanpaolo progettato dal celebre Renzo Piano.

Dopo vari racconti riguardanti uccisioni e tentati omicidi a corte, si scende per gli scalini della torre per proseguire la visita tra particolari raccapriccianti e curiosità storiche relative a modi di dire piemontesi e filastrocche note. Attraverso alcuni intermezzi teatrali nel cortile del Palazzo di Città, si ha l’onore di ritrovarsi catapultati negli anni della peste del 1630, in chiave ironica e divertente.

Le tappe principali del tour della Torino Noir

Dopo aver visitato la torre campanaria del Duomo, il tour prosegue per le vie del Quadrilatero Romano, con una breve tappa al cortile del Palazzo di Città, per poi continuare passando per alcuni cortili del centro storico, che sembrano accogliere i visitatori in una dimensione parallela.

Domme viaggiatrici
Nella foto sopra le Travel Blogger Italiane che hanno partecipato alla visita guidata. Da sinistra: Andrea Zana blog www.authentictraveland.com, Sonia Esposito blog www.rinascereviaggiando.it, Paola Bertoni blog www.pastapizzascones.com, Krizia Ribotta Giraudo blog www.kriziaintravelland.blogspot.com e Fabiana Palmieri blog www.travelsandotherstories.com.

Tra racconti di omicidi da brivido e torture medievali, che continuarono fino al Settecento, si parla della peste del 1630 che, oltre a Milano, colpì duramente anche Torino negli stessi anni. In questo viaggio nel tempo che dura qualche ora ci si sente trasportati in altre epoche, passando dal Medioevo alla situazione attuale della città della Mole.

Nonostante nel tour siano forniti diversi riferimenti storici, racconti tenebrosi e spiegazioni di modi di dire, non ci si annoia e si rimane vigili e curiosi fino alla fine. L’ultima tappa del tour, dopo esser passati da Piazza Palazzo di Città e tra le vie del quadrilatero, è la Cappella della Confraternita della Misericordia, che è aperta in via esclusiva per l’occasione e nasconde reliquie storiche inquietanti dei secoli scorsi.

Panorama città con torre
Vista dall’alto sul Duomo di Torino e, in particolare, sulla Torre

La visita guidata si conclude in Piazza Castello, che è adiacente alla Piazza del Duomo dove il racconto noir ha avuto inizio facendo riflettere gli spettatori su particolari spesso non considerati dai tour tradizionali. Spesso ci si ferma ad osservare gli edifici storici e religiosi, senza essere consapevoli della loro storia e delle ombre che li avvolgono in una coltre scura e da brivido. Attraverso questo tour a piedi si scoprono alcuni degli altarini che riguardano la città di Torino, ricca di contraddizioni e simbologie storiche nascoste.

Curiosità su filastrocche spiegate durante la visita guidata

Durante il periodo della peste del 1630 per esorcizzare la paura dei bambini vennero inventate delle filastrocche e dei giochi di ruolo. Tra le invenzioni creative nate in questo periodo si ritrova la filastrocca Giro Giro Tondo.

La filastrocca del Giro Giro Tondo nasce come ritornello prima in Inghilterra, per poi diffondersi anche in Italia come cantilena per bambini. Il ritornello, infatti, recita così:

Giro giro tondo, casca il mondo, casca la Terra, tutti giù per terra!

Se ci si sofferma a pensare al significato di queste parole, ci si rende conto del loro lato oscuro, che fa riferimento alla peste del Seicento, che colpì anche l’Inghilterra. Il ritornello inglese dice:

Ring-a-ring o’ roses,
Ring around the world,
The Earth rigns around:
We all fall down!

L’attualità del tour ai tempi del distanziamento sociale

Le tematiche trattate nel tour sono molto attuali, perché presentano diverse analogie tra le evidenze storiche e quanto sta succedendo nel mondo in questo momento, che rimane vittima del distanziamento sociale, proprio come ai tempi della peste del 1630.

Si parla infatti nel testo di anellini di rose che venivano utilizzati per non sentire il tanfo dei cadaveri che morivano per le strade durante l’epidemia.

Nel tour la guida cerca di spiegare in maniera ironica e divertente una delle pestilenze più importanti di tutta la storia, riuscendoci alla perfezione. Attraverso alcune parti recitate da attori travestiti con le maschere dell’epoca che recitano filastrocche e parlano di quei tempi, si assimilano nozioni storiche senza mai annoiarsi. Si dice che anche il gioco del “ce l’hai” sia nato in questo periodo e che derivi dall’idea dell’untore, ovvero colui che trasmetteva la peste alle altre persone.

Sono numerose le curiosità raccontate in questo viaggio nella Torino Nera, che rimangono impresse nella mente, proprio perché raccontate quasi con leggerezza, sebbene gli argomenti affrontati siano molti e approfonditi. Si scopre così Torino tra i racconti di ieri e di oggi che si mescolano per dar vita ad un racconto senza tempo.

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2 commenti

Elena 02/09/2020 - 09:44

Non sono mai stata a Torino, ma devo dire che questo tipo di itinerario, così particolare, mi incuriosisce…e anche tanto! È sempre bello poter scoprire dettagli storici sui luoghi che si visitano.

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Silvia The Food Traveler 02/09/2020 - 12:46

Ho sentito tanto parlare di questo tour perché abito a un’ora da Torino, ma purtroppo non ho ancora avuto occasione di partecipare. Mi affascinano le storie misteriose per cui farebbe proprio al caso mio, anche se gli attori in maschera probabilmente mi farebbero spaventare non poco 😉

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