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Panorama di Anagni

Anagni, il borgo medioevale del famoso schiaffo

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A pochi km da Fiuggi sorge in altura un borgo piccolo che ha segnato un capitolo importante della storia d’Italia: Anagni. Qui infatti avvenne un fatto, anzi un fattaccio: lo “Schiaffo di Anagni” che secondo la tradizione sarebbe stato tirato al Papa Bonifacio VIII. Uno schiaffo ad un papa? Un gesto così oltraggioso?

Anagni, Papa Bonifacio VIII e lo “schiaffo”

Anagni è chiamata “la Città dei Papi”: qui nacquero 4 papi, Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII. Senza dubbio, però, la cittadina è legata a quest’ultimo papa, non foss’altro per la vicenda dello “schiaffo”.

La leggenda narra che, nel 1303, Sciarra Colonna, signore del Frusinate – areale laziale in cui ci troviamo – abbia avuto l’ardire di schiaffeggiare il papa con un guanto di ferro! Un atto inaudito. Che infatti non avvenne realmente.

Lo schiaffo ci fu, ma fu morale – più un oltraggio – che Sciarra Colonna perpetrò ai danni del papa. L’episodio va inserito nel più ampio panorama politico medievale dei contrasti tra Papato e Regno di Francia. Filippo il Bello, re di Francia, infatti, voleva ottenere il controllo del papato, ma Papa Bonifacio VIII si opponeva strenuamente. Solo dopo la morte di Bonifacio VIII, infatti, il re di Francia riuscirà a condurre il papa sotto la sua aura e sposterà il sede papale ad Avignone, aprendo il capitolo più buio della storia della chiesa.

Tornando a Bonifacio VIII, lo “schiaffo” non è reale, ma simbolico, perché Sciarra Colonna alleato di Filippo il Bello riesce ad occupare Anagni e il palazzo papale. A Bonifacio VIII non sarà mai torto un capello, ma l’umiliazione è tanta – o come tale è sentita dai cronisti del tempo – da creare la leggenda dello Schiaffo di Anagni.

La Cattedrale di Anagni

Anagni: un tour del borgo medievale

Anagni sorge su un poggio che guarda la valle sottostante. Siamo in Ciociaria, nel Frusinate. Vicino sorge Fiuggi, la stazione termale più nota del Centro Italia e poco distante si trova anche l’outlet di Valmontone, per chi ama unire al turismo un po’ di sano shopping.

La storia di Anagni è piuttosto antica. Ne sono testimonianza le mura, chiamate Mura Ciclopiche perché potrebbero sembrare opera dei giganti, i Ciclopi del mito: queste mura, che risalgono in realtà alla fine del IV secolo a.C., sono innalzate in grossi blocchi di pietra squadrati uniti a secco.

Un’opera ingegneristica che ha superato secoli e secoli e che ha sempre destato meraviglia. Alcuni tratti di queste mura sono ancora conservati presso Porta Santa Maria e sono davvero notevoli.

Le vie del centro storico di Anagni

Ma il grande sviluppo di Anagni si ha in età medievale. Al 1003 pare risalire la Chiesa di Sant’Andrea, il cui campanile romanico ben si distingue mentre si percorre la via principale del centro storico. La chiesa subisce poi numerose modificazioni, ancora nel XIX secolo.

Dall’altro lato della strada, rispetto alla chiesa, sorge l’eccezionale palazzo medievale chiamato Casa Barnekow. L’edificio risale al XIII secolo, tuttavia prende il nome dal pittore svedese Albert von Barnekow, il quale vi si stabilì, dopo essersi sposato con una fanciulla del luogo. La facciata del palazzo, animata da una loggia, da alcune iscrizioni e da affreschi, colpisce per la sua eccentricità. Al piano terra, tra l’altro, ospita un ristorante che richiama il pittore Barnekow.

Anagni: la Cattedrale

Il monumento senz’altro più interessante di Anagni è la Cattedrale, in stile romanico. Stupisce per la sua posizione che presenta innanzitutto l’abside, dunque il retro, e il fianco. In realtà, però, la Cattedrale affaccia su una terrazza naturale alla sommità del poggio su cui sorge Anagni.

Da qui, si domina buona parte del territorio circostante: un territorio fatto di alture, di Appennini, di borghi a mezza costa e di strade che collegano gli uni agli altri.

La cosa che più colpisce è il campanile, antistante la facciata dell’ecclesiastico, costruito a sé, alto 30 metri.

L’interno è un’interessante commistione di elementi romanici e gotici. Ciò che più colpisce l’attenzione è il pavimento in stile cosmatesco, risalente al 1227, realizzato a partire da piccole lastrine di marmo policromo che disegnano meravigliose geometrie sul pavimento.

Il vero gioiello della cattedrale è la Cripta di San Magno: uno straordinario palinsesto dipinto sulle volte e sulle pareti, su cui scorrono storie dall’Antico Testamento e dell’Apocalisse, e una serie di altri affreschi che per la loro freschezza e buona conservazione sono davvero unici.

L’interno della Cattedrale di Anagni

La posa della prima pietra per la costruzione della Cattedrale di Anagni risale al 1072. In quanto cattedrale della Città dei Papi, ha fatto da sfondo ad alcuni fatti importanti della storia medievale, come la scomunica di Federico Barbarossa nel 1160 ad opera di Papa Alessandro III e la scomunica di Federico II nel 1238 ad opera di Papa Gregorio IX.

La Cattedrale ha visto passare alcuni importanti santi e teologi come San Tommaso D’Aquino e San Bonaventura: era davvero il centro del mondo, pur senza essere Roma. Proprio per questo suo ruolo Anagni è anche il luogo in cui si verificò nel 1378 lo Scisma d’Occidente, per cui ad un papa della Chiesa di Roma venne ad opporsi un antipapa con sede ad Avignone: il capitolo di certo più buio della storia della Chiesa.

Anagni è uno scrigno ricco di storia: il visitatore non se l’aspetta mentre arriva nel borgo, ma palazzo dopo palazzo, chiesa dopo chiesa, ecco che si svolge davanti agli occhi il lungo percorso della Storia. Un percorso, lungo secoli, di cui questo piccolo borgo è stato protagonista.

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Domenica - Mimì Palamara 23/04/2021 - 16:58

Una splendida guida da tenere a portata di mano,Bper avere tutte le informazioni che servono!
Complimenti Marina!

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