Home DestinazioniAfrica Walking safari in Botswana, emozione e adrenalina
elefanti al tramonto

Walking safari in Botswana, emozione e adrenalina

10 commenti

Tra le tante attività che il Botswana offre, il walking safari è sicuramente una delle più adrenaliniche. Essere a stretto contatto con la natura selvaggia di questo Paese è un’emozione incredibile.

Il Botswana, infatti, è ancora incontaminato e solo da poco tempo si è aperto al turismo. I visitatori sono ancora relativamente pochi, se ne incontrano molto meno che in altri Stati africani, come per esempio la Tanzania o il Kenya.

Certo, le strutture sono ancora poche e i prezzi sono abbastanza elevati, soprattutto nella zona del Delta dell’Okavango, pertanto occorre prenotare con largo anticipo. Ma al ritorno sarà impossibile dimenticare il rosso fuoco del sole al tramonto nella savana, il cielo stellato dell’Africa e soprattutto i safari e gli animali avvistati.

Perchè fare un walking safari in Botswana

Il Botswana è una terra incredibile: i suoi grandi parchi, soprattutto il Chobe e il Delta dell’Okavango, ospitano una varietà di specie animali sorprendente. Addirittura, il numero di elefanti è talmente elevato da essere diventato un problema per l’agricoltura dei piccoli villaggi.

Il classico safari con la jeep è emozionante, ma il walking safari è tutta un’altra storia. Ci si addentra a piedi nel bush, immergendosi nella natura e aguzzando gli occhi per avvistare gli animali. Ad esser sinceri, non manca un pizzico di paura di imbattersi in qualche bestia non troppo amichevole.

Il walking safari dà l’opportunità di fare delle cose che in jeep non si potrebbero mai fare: raccogliere l’aculeo di un istrice, vedere le orme degli animali, toccare un termitaio.

Walking Safari - animali
Foto del blog Nonni Avventura

Non sono molte le aree dove è possibile effettuare questo tipo di safari. Solo nelle aree aperte e prive di vegetazione si può camminare nella savana in tutta sicurezza. Alberi e cespugli potrebbero nascondere degli animali non sempre amichevoli, per esempio i grandi felini. D’altro canto, non bisogna dimenticare che essi possono raggiungere una velocità inimmaginabile, soprattutto il ghepardo. Sfuggire al loro attacco sarebbe impossibile. Il Botswana, da questo punto di vista, offre enormi possibilità.

Come si svolge un walking safari

Cominciamo con una raccomandazione forse ovvia, ma di vitale importanza: non è assolutamente possibile andarsene in giro da soli per la savana. Sarebbe da sprovveduti e potrebbe essere estremamente pericoloso.

Un walking safari va necessariamente fatto sotto la guida di un ranger esperto. Per prima cosa egli sa quali sono i luoghi dove è più probabile vedere gli animali. Ma non solo: sa come tutelare la sicurezza dei partecipanti al safari e risolvere qualunque problema possa presentarsi. I ranger infatti sono armati e in caso di pericolo sanno bene cosa fare.

Inoltre un ranger sa raccontare le storie della savana. Può spiegare i comportamenti e le abitudini dei vari animali e far notare dei dettagli che una persona non esperta potrebbe non notare. Insomma, è in grado di far scoprire il vero Botswana e far sentire coinvolti nell’avventura.

Delta dell'Okavango
Foto del blog Nonni Avventura

Una zona perfetta per il walking safari in Botswana è l’area del Delta dell’Okavango. Solitamente la prima parte dell’escursione lì si svolge in barca, su un “mokoro“. Si tratta di una imbarcazione tipica, un tronco scavato per ospitare due persone più il guidatore. Quest’ultimo rimane sempre in piedi e spinge l’imbarcazione in avanti manovrando un lungo palo.

Già durante la navigazione si possono vedere degli animali sulle rive del fiume. È importante avere un binocolo per vederli meglio, infatti non ci si avvicina mai troppo, per ovvi motivi di sicurezza.

È una meraviglia scivolare sul pelo dell’acqua attraversando stretti canali fiancheggiati da altissime canne. Soprattutto è sorprendente il silenzio quasi totale, rotto solo da qualche folata di vento.

Poi, una volta “sbarcati”, comincia la passeggiata. Si va avanti in fila indiana, tutti dietro il ranger, mentre un’altra guida chiude la fila per poter controllare la situazione e prevenire qualunque evento spiacevole.

Animali che si possono vedere in Botswana

La ricchezza della fauna del Botswana è assolutamente sorprendente: sono rappresentate tutte le specie tipiche dell’Africa australe.
Innanzitutto, è abbastanza facile vedere i Big Five, che è il sogno di qualunque appassionato di safari. Sono i cinque animali che possono essere letali per l’uomo: l’elefante, il leone, il leopardo, il rinoceronte e il bufalo.
Alcuni di questi sono abbastanza rari, come il rinoceronte che purtroppo è a rischio estinzione a causa del bracconaggio molto diffuso in passato, o difficili da avvistare, come il leopardo. Quest’ultimo, dopo aver cacciato, si riposa sugli alti rami delle acacie, quindi bisogna avere un’ottima vista per riuscire a scorgerlo tra le fronde.

leopardo in Botswana
Foto del blog Nonni Avventura

Ci sono poi enormi mandrie di bufali, gruppi di gazzelle di ogni tipo, dallo springbock al kudu, enormi coccodrilli che entrano ed escono dall’acqua, famigliole di enormi, pericolosissimi ippopotami e babbuini simpatici, ma non sempre cordiali.

Ma le due specie più diffuse sono gli elefanti e le zebre. Gli elefanti sono davvero troppi e continuano a riprodursi in modo massiccio, al punto che qualche tempo fa il governo del Botswana ha perfino pensato di autorizzare la caccia libera e di depenalizzare il bracconaggio, per cercare di ridurne il numero. È possibile incontrarne nella savana, ma anche sulle strade e nei villaggi.

Lo stesso vale per le zebre, sono tantissime e si spostano in branchi da decine di esemplari. Ma esse sono molto amate, infatti la zebra è l’animale nazionale del Botswana e per un ottimo motivo. L’ultimo re del Botswana aveva studiato in Gran Bretagna e lì aveva conosciuto la sua futura moglie. Quindi le strisce bianche e nere delle zebre rappresentano l’unione tra il monarca di colore e la sua sposa bianca.

Un’altra attività che è possibile praticare in Botswana è il bird watching: per gli appassionati è un vero paradiso!

Walking Safari - zebre
Foto del blog Nonni Avventura

Ammalarsi d’Africa in Botswana

Il Botswana è un paese che non manca di affascinare chiunque lo visiti, non soltanto per i panorami che offre e per l’intensità dei safari che si possono svolgere, che siano a bordo di una jeep o a piedi. La sua magia sta anche nei colori della vegetazione e dei tramonti, negli enormi baobab millenari che si incontrano praticamente ovunque.

Non bisogna poi dimenticare la cordialità e il calore della gente, che è pronta ad accogliere i visitatori con un’ospitalità indimenticabile. E soprattutto la sicurezza che il paese offre. Al fine di agevolare e far crescere il turismo, il Botswana è stato dichiarato stato “crime free”. Il governo ha infatti emanato delle ferree direttive per fare in modo che gli ospiti vengano accolti e trattati con tutti i riguardi. È evidente che un paese accogliente incoraggia il turismo.

E poi un viaggio in Botswana non finisce nel momento in cui si ritorna a casa, ma continua nel ricordo delle esperienze che rimangono negli occhi e nel cuore. Oltre che nella voglia di ritornare al più presto possibile. Chiunque vada in Botswana non può fare a meno di innamorarsene e di ammalarsi d’Africa, un male incurabile!

? Salva questo post su Pinterest

.

Altri post che potrebbero interessarti

10 commenti

Alessia Ricciardi 19/06/2020 - 12:42

Un’esperienza indimenticabile deve essere il Botswana e il walking safari di cui non avevo mai sentito parlare prima. Per me che sono amante degli animali sarebbe un sogno poterli vedere dal vivo, nel loro habitat e su un territorio leggendario come il delta dell’Okavango. Articolo splendido!

Rispondi
Simona 19/06/2020 - 14:32

Credo che ammirare gli animali selvatici nel loro habitat naturale, liberi e felici, sia una delle più grandi emozioni. Purtroppo gli spazi protetti sono sempre meno, ma credo che un turismo responsabile e rispettoso, come questo di cui Teresa ci racconta nell’articolo, possa essere un buon incentivo a tutelare maggiormente la Natura.

Rispondi
Teresa Torsello 19/06/2020 - 14:56

Per chi ama la natura, il botswana è un vero paradiso; contrariamente ad altre zone dell’Africa che ho visitato, gli animali sono dappertutto, non solo all’interno dei parchi e bisogna usare una certa cautela nella guida per non finire addosso a mandrie di zebre o elefanti!

Rispondi
paola 24/06/2020 - 14:55

Conosco il walking safari, è un’esperienza adrenalinica indimenticabile. Tutta l’Africa è indimenticabile e ne sono malata ormai da anni. Sogno spesso la savana e il rumore del vento. Impossibile guarirne.

Rispondi
Maddalena 13/07/2020 - 09:47

Fare un safari è un sogno, e non ero a conoscenza dei walking safari. Sicuramente è un’opzione da tenere a mente. Deve essere un’emozione incredibile essere in mezzo alla savana e avvistare gli animali selvaggi e liberi!

Rispondi
Helene 16/07/2020 - 18:53

Sogno da una vita di fare un safari e questo dev’essere davvero fantastico; avevo sentito parlare meno del walking safari ma immagino che sia un’esperienza che ti rimane a vita.

Rispondi
Erica 21/07/2020 - 20:37

Il walking safari è un’esperienza di cui ho sempre sentito parlare ma di cui non avevo mai letto nulla. Si conferma emozionante e pensare alla possibilità di vedere tutti questi animali in libertà lo rende ancor più unico.

Rispondi
Claudia 09/07/2021 - 06:46

Il Botswana sembra davvero magnifico! Mi piacerebbe davvero molto partecipare ad un Safari, credo sia davvero emozionante!

Rispondi
Mariel 30/11/2022 - 15:36

Ciao! Vorrei fare un viaggio in Botswana con i miei amici italiani. Avete per caso il contatto di un’agenzia di viaggi locale in Botswana che parli italiano? Grazie

Rispondi
Paola Bertoni 07/12/2022 - 18:44

Ciao, come blogger non abbiamo queste informazioni, ma puoi farti prenotare e organizzare il viaggio dalla nostra travel designer Valeria viaggi@travelbloggeritaliane.it 🙂

Rispondi

Lascia un commento

* Quando lasci un commento autorizzi Travel Blogger Italiane a gestire i tuoi dati secondo quanto previsto dal GDPR