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Francesca Paganetti di Oh My (Rail)Way

Francesca di On My (Rail)Way

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Specializzata nei viaggi in treno per coppie e famiglie, Francesca sul suo travel blog On My (Rail)Way racconta le sue avventure su rotaie, tra treni storici, ferrovie panoramiche e itinerari da fare in Interrail. Il suo obiettivo è valorizzare e promuovere il turismo ferroviario in un’ottica di sostenibilità ambientale. In questa intervista per il nostro magazine Travel Blogger Italiane, Francesca ci racconta il suo stile di viaggio e le sue destinazioni preferite.

Con chi viaggi di solito?

Ho scoperto la mia passione per i viaggi grazie al mio compagno che, per la mia laurea, ha deciso farmi un regalo davvero speciale: un pass Interrail. Con quel biglietto abbiamo girato l’Europa in treno per tre settimane, visitando Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Paesi Bassi e Belgio.

Al mio ritorno ho capito che il wanderlust mi aveva irrimediabilmente contagiata e che i viaggi sarebbe diventati parte integrante della mia vita. L’anno dopo siamo partiti di nuovo insieme per esplorare in treno il Nord Europa, un viaggio che ci ha lasciato dei ricordi bellissimi e che ci ha unito ancora di più come coppia.

Da quattro anni alla nostra squadra si è aggiunta anche nostra figlia Ambra. Sarò onesta: all’inizio non è stato semplice abituarmi alle esigenze di un bimbo piccolo. È stato solo dopo molte prove ed errori che sono riuscita a trovare un equilibrio tra i miei bisogni di adulta e le sue necessità di bambina.

Per fortuna ho scoperto presto che i nonni possono essere alleati preziosi per noi genitori. Infatti a volte lasciamo la bimba in loro compagnia a partiamo per dei weekend a due, in ricordo dei bei vecchi tempi.

Francesca Paganetti di Oh My (Rail)Way
Francesca di Oh My (Rail)Way

Qual è il tuo stile di viaggio?

Prima di diventare mamma ero la classica viaggiatrice zaino in spalla, con pochi soldi e un grande spirito di adattamento. Ho dormito su treni dai sedili scomodissimi e in ostelli e guesthouse in cui la pulizia non era esattamente un marchio di fabbrica. Non mi sono fatta mancare neanche l’esperienza in tenda, provando anche il campeggio libero in una piccola isola dell’arcipelago di Oslo.

Mi piace organizzare viaggi itineranti e muovermi utilizzando i mezzi pubblici, soprattutto i treni. Questo mi permette sia di abbassare i costi sia di avere la possibilità di entrare in contatto più facilmente con la gente del luogo. In più devo ammettere che non amo passare molte ore alla guida, perciò preferisco sacrificare un po’ di flessibilità e mettere in conto qualche imprevisto, ma godermi un viaggio più rilassato.

Adesso che mi muovo con una bambina piccola al seguito qualche comodità in più è necessaria, ma continuo a preferire l’appartamento in un piccolo quartiere piuttosto che l’hotel tutto incluso in pieno centro.

Cosa non può mancare nel tuo bagaglio?

Leggere è uno dei miei passatempi preferiti e non mi allontano mai da casa senza mettere almeno un libro in valigia. Anche se sono sempre stata un’amante della carta stampata, da qualche tempo mi sono convertita al Kindle e devo ammettere che in quanto a praticità non c’è paragone, soprattutto per chi, come me, preferisce viaggiare zaino in spalla e non vuole distruggersi la schiena.

Un altro accessorio per me indispensabile è il saccoletto. È un oggetto piccolo, leggero e molto versatile, che si è rilevato utilissimo in molte situazioni. L’ho usato come cuscino per dormire in treno, come lenzuolo in ostello, come asciugamano nei casi più disperati e anche come coperta per riparare mia figlia dall’aria condizionata.

Da quando sono mamma la mia valigia si è inevitabilmente riempita di giocattoli e altri oggetti per semplificarmi la vita in viaggio. Adesso che mia figlia è diventata troppo grande per il lettino con le sbarre, uno dei miei must have è il cuscino anticaduta gonfiabile, per assicurare sonni tranquilli sia a me che a lei.

L’ultima cosa che non può mai mancare nel mio bagaglio è un kit di primo soccorso. Mi piace essere preparata per ogni evenienza, specie quando si tratta della salute, e non parto neanche per pochi giorni senza metterlo in valigia. Sarà una mia paranoia, ma piuttosto che ritrovarmi in un paese straniero senza le medicine che mi servono, preferisco andare sul sicuro e portarmele direttamente da casa.

Qual è la destinazione dei tuoi sogni?

In realtà ce ne sono tante. Rispetto ad altri travel blogger ho cominciato a viaggiare molto tardi e, quando ormai ci stavo prendendo gusto, la gravidanza e i timori da neomamma mi hanno spinto a prendere una pausa dei viaggi più impegnativi. Adesso che mia figlia sta diventando grande, spero che la situazione ritorni più stabile per iniziare a pianificare le prime avventure in famiglia fuori Europa.

In genere non amo le destinazioni troppo turistiche, quindi preferisco lasciar perdere luoghi bellissimi ma troppo inflazionati, come la Thailandia o altri Paesi asiatici. Uno dei viaggi che vorrei fare almeno una volta nella vita è la Transmongolica, la variante della Transiberiana che passa per la Mongolia e arriva fino in Cina. Ho già un itinerario pronto per percorrere tutta la tratta in treno da Milano fino a Pechino.

Ma la destinazione che mi fa brillare gli occhi al solo pensiero sono sicuramente gli Stati Uniti. Il mio sogno è quello di restarci per almeno due mesi e girarli in lungo e in largo, magari facendo una piccola deviazione verso il Canada. Purtroppo è un sogno parecchio costoso, quindi sto ancora aspettando di mettere da parte la cifra giusta per riuscire a realizzarlo.

Francesca Paganetti di Oh My (Rail)Way
Francesca di Oh My (Rail)Way

Cosa hai imparato dai tuoi viaggi?

Dai miei viaggi ho avuto modo di apprendere molte lezioni importanti che mi hanno profondamente cambiata e che mi hanno portato ad essere la persona che sono oggi. Ho imparato a gioire delle piccole cose, come un materasso comodo dopo due notti di seguito passate a dormire in treno o il bagno in camera dopo una settimana di campeggio. Ho capito che la flessibilità è importante quanto l’organizzazione ed ho imparato ad accettare che gli imprevisti capitano, specialmente in viaggio.

Soprattutto viaggiare mi ha permesso di conoscere un lato di me stessa che non avrei mai pensato di scoprire, mettendomi faccia a faccia con i miei limiti e spingendomi a superarli. Io, timidissima per natura, mi sono ritrovata a fermare gente a caso per la strada, per chiedere informazioni per raggiungere questa o quella attrazione. Io che ho sempre amato le comodità, ho scoperto la bellezza di dormire sotto le stelle o di condividere la stanza con altri dieci viaggiatori e passare la serata a raccontarsi le proprie avventure in giro per il mondo.

Grazie ai viaggi ho fatto esperienze che non avrei mai pensato di fare nella vita e ho affrontato situazioni che non avrei mai creduto di poter superare. Viaggiare mi ha reso più consapevole di me stessa e delle mie capacità e questo è uno dei regali più belli che potessi ricevere.

➜ Leggi le avventure ferroviarie ed enogastronomiche scritte da Francesca per il nostro magazine Travel Blogger Italiane dalla sua pagina autrice. Per scoprire le sue prossime destinazioni e prendere ispirazione per viaggiare in treno invece visita il suo blog.

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