Ci troviamo nel cuore del Parco regionale dei Castelli Romani e ad attenderci c’è Nemi, un paese che guarda il mare in lontananza, mentre scende lento verso le acque chiare del suo bacino lacustre. Un tempo qui abitavano i burini, i contadini venditori di burro, mentre oggi troviamo un parco costellato di borghi caratteristici e riparo sicuro contro l’afa estiva.
Il lago di Nemi e le sue sponde
Il lago su cui affaccia il piccolo borgo di Nemi fa parte del complesso vulcanico dei Colli Albani. Già in epoca romana il lago di Nemi era apprezzato come zona di villeggiatura. Era infatti consuetudine per l’imperatore Caligola abitare per alcuni periodi in veri e propri palazzi galleggianti lunghi ben 70 metri, utilizzati anche per simulare battaglie navali per puro diletto. Queste navi colossali sono in parte custodite nel Museo Nazionale delle Navi Romane che si trova lungo le sponde del lago.
In epoca romana il lago di Nemi era rinomato anche per il suo culto religioso. Qui infatti si perdono le origini del culto di Diana Nemorense e del suo tempio meta di numerosi pellegrinaggi. Il tempio era un’opera molto estesa ed occupava una superficie di ben 45.000 metri quadrati. I resti del tempio, seppur non completamente venuti alla luce, sono oggi visitabili.
Una piccola spiaggetta che costeggia le sponde del lago a poca distanza dal tempio, crea la possibilità per il visitatore di sostare in un luogo del tutto naturale. Per gli amanti del genere, e per i non deboli di cuore, lungo le sponde del lago si trova anche l’Emissario del lago di Nemi. Opera ipogea scavata dalla mano di popolazioni pre-romane questo cunicolo è oggi percorribile con visite guidate organizzate.
Questo stretto passaggio aveva la funzione di tenere costante il livello delle acque del lago e fare in modo che le stesse non invadessero la zona del tempio. Le acque venivano infatti incanalate verso la zona di Vallericcia per poi proseguire verso il mare.
Il lago e il suo territorio, tra coltivazioni di canapa e fragole
Grazie alle sue terre fertili le sponde del lago di Nemi regalano ogni anno rigogliose coltivazioni. Non a caso il borgo di Nemi è rinomato per le fragole per le fragoline di bosco riconosciute come un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT). Il microclima del lago ha infatti favorito il trapianto di queste piante nei poderi terrazzati delle sue pendici e sponde.
Ogni anno tra il mese di maggio e quello di giugno viene organizzata la Sagra delle Fragole e la Mostra dei fiori nel piccolo borgo cittadino, le quali regalano un benessere per gli occhi e per il palato. Altra manifestazione, più recente della precedente ma non per questo di minore richiamo, è quella che vede protagonisti vini provenienti dall’Italia e dall’estero; si tratta di Borgo diVino, organizzata annualmente a maggio. In questa occasione, complice il bel tempo e la temperatura mite, il borgo stesso di Nemi diventa scenografia naturale e salotto per degustare ottimi calici di vino.
Ma il lago di Nemi era già noto nell’antichità anche per altre coltivazioni rigogliose tra le quali quella della canapa. In Italia infatti sono tre i siti teatro di ritrovamenti legati alla presenza in natura della canapa: il lago di Albano con una datazione al 11500 a.C., il lago Grande di Monticchio nel 9000 a.C. nel e nel 7000 a.C. nella regione del lago di Nemi (Mercuri et al., 2002). L’importanza di questa pianta era ben nota ai nostri antenati. Infatti la canapa è una pianta versatile e profondamente legata alla tradizione marinara italiana per la produzione di corde e tele di alta qualità.
Il borgo medievale di Nemi e le sue terrazze sul lago
Il borgo di Nemi è un gioiello che sicuramente saprà regalarvi delle romantiche passeggiate tra i sui vicoli. Non a caso è stato premiato con la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il corso principale è costellato di piccole attività commerciali tra le quali ottime norcinerie, negozi di prodotti tipici freschi o prelibatezze come i funghi essiccati.
Due bellissime terrazze si affacciano per regalare prospettive diverse del lago e, nelle giornate più terse, anche del mare in lontananza. Una delle due terrazze è il prolungamento naturale della via principale di Nemi, mentre la seconda terrazza, perfetta per una foto, prende il nome di Terrazza degli Innamorati appunto per la sua bellezza ed il suo affaccio romantico. Seduti in un caffetteria con vista lago o immersi nei vicoli del borgo potrete assaporare le deliziose crostatine alla crema decorate con le fantomatiche fragoline qui coltivate.
Il piccolo borgo medievale è caratterizzato anche dalla presenza del castello o Palazzo Ruspoli. L’imponente edificio, oggi sede di mostre ed eventi, si snoda attorno ad una torre circolare ed è circondato da un bellissimo giardino pensile.
Il borgo regala oltre che cibo, relax e cultura, una serie di bellissimi sentieri da percorrere anche dai viaggiatori meno allenati. Uno dei più suggestivi è quello che corre sopra il borgo medievale e che regala un bellissimo panorama che guarda fino al mare. Se l’arsura estiva vi sorprende ricordate di non perdere l’occasione di assaporare l’acqua dal sapore minerale che sgorga dalla fontana della Gorgone Medusa, lungo le mura di Palazzo Ruspoli.
Un itinerario per il fine settimana
Questa zona dei Castelli Romani ben si presta ad un weekend di relax o a una gita fuori porta tra cultura e natura. Soggiornare in questa zona è inoltre un’ottima soluzione per poter visitare la Città Eterna ed evitare così il caos del traffico cittadino, poiché ben collegata con i treni regionali.