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Panorama di Corinaldo, borgo nelle Marche

Cosa fare a Corinaldo, il borgo con la cinta muraria più lunga delle Marche

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Corinaldo è uno dei borghi più belli e più conosciuti delle Marche. La caratteristica che lo rende già riconoscibile a parecchi chilometri di distanza è il fatto di essere circondato dalla cinta muraria più lunga e imponente di tutte le Marche. Ecco cosa fare a Corinaldo, borgo iscritto alla lista dei Borghi più belli d’Italia.

Cosa fare a Corinaldo: percorrerne la cinta muraria

Con i suoi novecentododici metri di lunghezza e diciotto metri di altezza nel suo punto più alto, la cinta muraria di Corinaldo risulta essere la più estesa delle Marche. Magnificamente conservata, è intervallata da torri, scalette e vari camminamenti che possono essere percorsi dai visitatori senza l’obbligo di accompagnatori e in modalità gratuita.  Le mura dalla merlatura a coda di rondine abbracciano tutto il centro storico rendendo Corinaldo un raro esempio di città fortificata. Le torri e le porte che interrompono elegantemente le mura hanno dei nomi particolari che evocano avvenimenti o mestieri del passato come ‘Torre dello scorticatore’, Torre dello sperone’ o ‘Torre del calcinaro’. Dall’alto dei camminamenti si prospetta al turista un panorama incredibile che arriva, attraverso l’ondeggiare delle colline marchigiane, fino al Mare Adriatico.

Uno dei punti più caratteristici della cinta muraria di Corinaldo è sicuramente la Via dei Landroni. Si tratta di un camminamento coperto derivante da edifici soprastanti che si appoggiano sulle mura esterne. Il nome della via deriva dalla parola androni che, nella dizione popolare, incorpora l’articolo trasformandosi in ladroni.

Le torri di Corinaldo, una volta finiti i tempi degli assedi, vennero assegnate a persone disagiate che lì lavoravano e abitavano. Le torri sono state abitate fino al secondo dopoguerra: oggi, invece,  sono conservate e mantenute in buono stato dal Comune a scopo turistico. Percorrerle oggi è un vero divertimento perché permette a grandi e piccini di fare un salto con la fantasia fino all’epoca medievale.

Cosa fare a Corinaldo: salire lungo la Piaggia e fermarsi al Pozzo della Polenta

Uno dei luoghi simbolo di Corinaldo è sicuramente la Piaggia, ovvero la scalinata di centonove gradini che conduce dalle mura al centro storico del paese. A metà circa della scalinata si trova il celebre Pozzo della Polenta, fatto costruire da Antonello Attaccabriga nella seconda metà del ‘400 per approvvigionare d’acqua le famiglie che abitavano nei pressi della scalinata e poi fatto interrare nei primi anni del ‘900. Nel 1980 venne ricostruito in occasione della Contesa del Pozzo della Polenta e da quel momento in poi si decise di mantenerlo, anzi oggi risulta uno dei luoghi più fotografati di Corinaldo.

Merita una menzione la leggenda che sta dietro al Pozzo della Polenta. Si narra che un giorno un uomo con un sacco sulle spalle di farina di mais si fosse appoggiato al pozzo per riprendere fiato dalla fatica della salita. L’uomo perse l’equilibrio finendo dentro al pozzo. Non vedendolo risalire, le pettegole del paese iniziarono a raccontare che l’uomo forse si stava cucinando la polenta e da quel momento la fama di ‘polentari’ venne affibbiata agli abitanti di Corinaldo. Ancora oggi questa leggenda è al centro della manifestazione storica ‘La Contesa del Pozzo della Polenta’ che ogni anno a luglio viene organizzata a Corinaldo.

Dall’alto della Piaggia è possibile godere di una vista magnifica che, superando la cinta muraria, spazia dai Sibillini fino al Conero. Difficile rimanere indifferenti di fronte a tanta bellezza.

La Porta Nuova del borgo fortificato di Corinaldo
La Porta Nuova del borgo fortificato di Corinaldo

Cosa fare a Corinaldo: visitare il bellissimo centro storico

Il centro storico di Corinaldo, perfettamente conservato, è un vero gioiello che migliaia di italiani e stranieri ogni anno visitano e apprezzano. Palazzi nobiliari, edifici medievali, chiese ed ex conventi abbelliscono le vie e le piazze del centro storico innamorando il visitatore e strappandogli la promessa che un giorno certamente tornerà da queste parti.

Una nota a parte merita il Teatro ‘Goldoni’ edificato nella seconda metà dell’800 in sostituzione del vecchio teatro. Per quell’epoca il teatro era modernissimo in quanto dotato di un marchingegno capace di rendere mobile la platea: la platea veniva abbassata durante le rappresentazioni teatrali, mentre veniva innalzata a livello del palcoscenico per feste da ballo e veglioni mascherati. Oggi questi macchinari non esistono più, ma il teatro risulta comunque bello ed elegante.

Il turista che arriva a Corinaldo per la prima volta non può perdersi la Casa di Scuretto. Scuretto, ovvero Gaetano il ciabattino, aveva il vizio del bere. Il figlio emigrato in America regolarmente gli inviava del denaro per la costruzione di una casa che avrebbe dovuto accoglierlo al suo rientro in Italia. Ad un certo punto, non avendo più notizie dell’avanzamento dei lavori, si insospettì e chiese a suo padre di inviargli una foto dell’abitazione.

Scuretto, che si era sciupato quasi tutto il denaro bevendo, ebbe un’idea: fece costruire solo la facciata della casa, le mise il numero civico e si fece fotografare affacciato alla finestra. Sembra proprio che il figlio non se la bevve perché i soldi non arrivarono più e la casa non venne mai completata. Questi strani racconti hanno dato a Corinaldo la fama di ‘Città dei matti’ e oggi è possibile anche al turista, rivolgendosi allo IAT, ottenere la patente di matto.

Cosa fare a Corinaldo: partecipare ad una delle sue feste

Corinaldo è un borgo dove ogni anno vengono organizzate delle manifestazioni seguite da migliaia di visitatori. In particolare sono quattro le feste principali (oltre a numerosi altri eventi):

  • Contesa del Pozzo della Polenta, la rievocazione storica più antica della provincia di Ancona che ricorda la vittoria che i corinaldesi riportarono nel 1517 contro l’esercito di Francesco Maria I Della Rovere. La manifestazione viene organizzata ogni anno il terzo weekend di luglio. Figuranti, sbandieratori, musici e gruppi storici animano le vie del paese. Giochi, rappresentazioni teatrali e spettacoli d’arte varia fanno immedesimare completamente i visitatori nell’atmosfera magica della festa. Tra l’altro a Corinaldo è possibile visitare la Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari che conserva gli abiti utilizzati durante la rievocazione storica.
  • Corinaldo Jazz, manifestazione musicale estiva che richiama una grande affluenza di visitatori ogni estate. Musicisti noti a livello nazionale e internazionale animano, attraverso i loro concerti, il centro storico del borgo.
  • Halloween, la festa delle streghe, la manifestazione prima in Italia su questo genere. Taverne con piatti tipici, spettacoli, tunnel della paura, figuranti mascherati animano le vie del centro storico dopo il tramonto per circa una settimana. Il borgo viene decorato con zucche, fantasmi, ragnatele così da trasportare chi vi partecipa in un mondo magico e fantastico.
  • Festa dei folli, l’evento primaverile che trasforma Corinaldo in una città carnevalesca. Giochi, spettacoli e pazzie varie animano le vie del paese.

Sicuramente trascorrere un weekend a Corinaldo è un’ottima idea. Non per niente è da anni incluso tra i Borghi più belli d’Italia ed è stato insignito della Bandiera arancione e verde dal Touring Club. La cinta muraria più lunga delle Marche racchiude un vero gioiello apprezzato da turisti italiani e stranieri.

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3 commenti

Claudia 20/03/2020 - 13:24

Ho la fortuna di vivere abbastanza vicino a questo magnifico borgo e ogni tanto scelgo di farci un giro abbinando magari a un bel pranzo in trattoria. La scalinata è senz’altro il suo simbolo più famoso, ma quello che preferisco è la facciata della Casa di Scuretto…sono morta dalle risate la prima volta che ho letto la sua storia!

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Julia 19/04/2020 - 20:26

Non sapevo del borgo e soprattutto della cinta muraria più grande d’Italia. Assolutamente da inserire in lista e da visitare

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Helene 18/09/2020 - 14:24

Ho sentito parlare molto di Corinaldo tant’è che già mi aveva incuriosito per una visita ma non sapevo che fosse il più grande borgo murato delle Marche. Amando i paesi di questo genere, rientrerà a pieno diritto tra i papabili di un tour, visto che tra l’altro le Marche non le conosco ma ci vorrei andare con il camper.

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