Insegnante di inglese in una scuola secondaria per adulti, Matilde accompagna l’amore per le lingue straniere ai viaggi. Non a caso lo slogan del suo blog è “In giro per il mondo con le lingue straniere”. L’Europa è la sua destinazione privilegiata per il vasto patrimonio artistico e culturale, ma non disdegna un viaggio fuori dal nostro continente. Nel suo travel blog Around the world racconta itinerari in italiano e in inglese, per ricordare l’importanza delle lingue straniere. In questa intervista invece puoi scoprire il suo stile di viaggio.
Con chi viaggi di solito?
Quando è possibile preferisco organizzare i miei viaggi in autonomia con famigliari o amici. In questo caso formiamo gruppi non troppo numerosi, per andare d’accordo il più possibile e condividere gli interessi. Meno si è, più semplice e veloce è accordarsi sull’itinerario e pianificare le singole giornate. Dall’altro lato però, essere con altre persone favorisce i momenti di socialità e compagnia.
Quando sono stata a Vienna nel 2015 ero con la mamma ed una coppia i cari amici di famiglia. Ogni sera organizzavamo un “pigiama party” in camera per bere un caffè e darci la buonanotte; sono bei momenti che poi si ricordano sempre!
Altre volte invece partecipo a viaggi organizzati da agenzie. In passato ho utilizzato più volte un tour operator australiano che organizza viaggi in tutto il mondo, ai quali partecipano persone da tutto il mondo di età tra 18 e 35 anni. In queste occasioni sono sempre partita da sola e sul luogo di destinazione incontravo i miei compagni di viaggio. Nonostante le diverse culture di provenienza dei partecipanti, ho stretto belle amicizie e passato momenti molto piacevoli. Inoltre ho potuto ampiamente praticare l’inglese, la cui conoscenza era indispensabile per comunicare… peccato che ora ho superato l’età per partecipare!
Qual è il tuo stile di viaggio?
Decisamente prediligo il viaggio confortevole. Non alberghi di lusso con suite o mega piscine, ma nemmeno ostelli o vacanze avventurose in tenda o rifugi. In genere seleziono hotel o villaggi turistici tre stelle, in qualche caso se conviene anche appartamenti. L’importante è non essere eccessivamente vincolata all’orario dei pasti, infatti spesso scelgo la formula B&B.
Le mie mete preferite sono quelle che mi permettono di visitare. Amo le città e amo prendermi tutto il tempo per conoscerle, quindi niente mordi e fuggi e le visite a ritmo frenetico: di solito in un posto trascorro almeno tre notti e durante il giorno mi concedo le dovute pause. Se invece ho bisogno di una vacanza di relax e natura, scelgo comunque un luogo che offra spunti di visita.
Trascorro volentieri una vacanza in un villaggio turistico, ma alterno i giorni di relax a quelli di visita, altrimenti dopo poco diventa tutto monotono. Non amo guidare l’automobile nella vita quotidiana, tanto meno in vacanza! Quindi, o qualcuno dei miei compagni di viaggio si offre come autista, oppure mi sposto con i mezzi pubblici. A volte però devo armarmi di pazienza, come quando sono stata nelle isole greche dove gli orari degli autobus sono da prendere molto con le pinze!
Cosa non può mancare nel tuo bagaglio?
Per me preparare la valigia è un vero stress. Inizio alcuni giorni prima di partire e poi all’ultimo momento cambio idea, la svuoto e ricomincio daccapo. Comunque non amo i bagagli eccessivi e cerco di essere essenziale.
Rispetto alle mie amiche solitamente la mia valigia è quella che pesa meno! L’importante è che ci siano un paio di vestiti un po’ eleganti se capita qualche serata o cena “mondana”… anche se non è in programma, non si sa mai!
Poi la spuma per i capelli: i miei fanno spesso i capricci con l’umidità o la pioggia, e devo usare il prodotto giusto, non uno qualsiasi. Anche i tappi per le orecchie sono d’obbligo, soprattutto la prima notte in cui bisogna adattarsi al nuovo posto.
Da quando ho perso – e mai più ritrovato – la mia valigia in un viaggio negli Stati Uniti, porto sempre un bagaglio a mano con i vestiti o accessori più preziosi, o ai quali sono più affezionata. Infine, soprattutto d’estate, metto sempre in valigia una giacca di jeans: va bene per tutte le occasioni e ripara bene alla sera, specie al mare, se c’è un po’ di umidità o vento.
Qual è la destinazione dei tuoi sogni?
C’è più di una destinazione dei sogni in una lunga lista d’attesa! Pensando però a quando potremo ritornare liberamente a viaggiare, ci sono alcune mete che hanno la priorità. Da molto tempo desidero trascorrere una vacanza in Salento per le bellezze paesaggistiche e le numerose mete storico-artistiche, ma soprattutto per assistere ad uno spettacolo di taranta, una delle manifestazioni italiane che reputo più affascinanti e coinvolgenti. Anche la Provenza mi attira per le sue distese di lavanda. I paesi dell’est europeo sono per me ancora un po’ da scoprire ed una città che vorrei visitare magari durante le vacanze di Pasqua è Budapest.
Pensando però alla destinazione top dei miei sogni, ho avuto la fortuna di esserci già stata ed è Capri. È lei la regina indiscussa! La più romantica, la più chic, la più mondana, dove ci si può perdere ammirando boutique e hotel di lusso o dove si può osservare il passeggio della Piazzetta sorseggiando un drink. A parte questi aspetti noti, Capri mi ha sorpreso per molto altro. Le sue passeggiate panoramiche che offrono scorci mozzafiato; i suoi palazzi che raccontano storie di vita, o ancora per le testimonianze storiche, come Villa Jovis, fatta costruire dall’imperatore Tiberio. Una vacanza indimenticabile!
Cosa hai imparato dai tuoi viaggi?
In primis a non giudicare sbagliato ciò che è semplicemente diverso. Non solo all’estero, anche in Italia. Dagli orari dei pasti, al ritmo della routine, al modo di approcciare le persone, alle regole da osservare… Sembra banale, ma se non affrontiamo le diversità degli usi e costumi con lo spirito giusto, che deve essere da un lato la capacità di adattamento e dall’altro una certa ironia, rischiamo di rovinarci il viaggio e di alimentare pregiudizi.
Viaggiando ho imparato ad osservare le cose con spirito critico, valutando aspetti positivi e negativi rispetto alla realtà in cui vivo. Questo mi aiuta anche a conservare certi ricordi indelebili, nel bene e nel male. Per esempio, quando ero stata a Copenhagen avevo ammirato la viabilità favorita da piste ciclabili molto ampie, che purtroppo mancano nella mia città. Invece non dimenticherò mai il dessert a base di riso con marmellata offerto dalla mia famiglia inglese quando ero stata per la prima volta in UK… assolutamente immangiabile!
Spesso prima di partire per un viaggio mi preparo in anticipo raccogliendo informazioni, credendo così di sapere tutto o quasi di un posto. Invece non è mai così, un luogo è sempre diverso da come me lo ero immaginato, ma in questo sta il bello: viaggiare per scoprire.
➜ Se ti ha appassionato il modo di viaggiare di Matilde, trovi i suoi articoli scritti per il magazine Travel Blogger Italiane raccolti nella sua pagina autrice ♥︎