Alcuni blogger professionisti guadagnano vendendo link o articoli sponsorizzati, mentre altri acquistano articoli per fare link building. La compravendita di post, se effettuata correttamente, può migliorare il posizionamento del proprio blog o diventare una fonte di entrate, tuttavia potrebbe avere un effetto negativo quando vengono venduti o acquistati link senza competenze in materia.
Come funziona la compravendita di post
Comprare e vendere link fa parte delle attività di link building di molti blogger professionisti: vendere link o post consente di monetizzare in base alla popolarità del blog mentre acquistare link migliora il posizionamento sui motori di ricerca in tempi rapidi. Tuttavia per fare link building di qualità è necessario selezionare solo link in grado di generare valore e che risultino utili ai lettori, esattamente come avviene nella scelta di link non sponsorizzati.
Si può fare link building sia con la creazione di nuovi contenuti che con l’inserimento di link in post già posizionati. I link andrebbero poi lasciati per tutta la durata di vita del blog, rimuoverli dopo un certo periodo non avrebbe senso e potrebbe risultare penalizzante sia per chi vende che per chi compra. L’aspetto importante da considerare è l’attinenza alla nicchia di riferimento perché permette di contestualizzare i link e mantenere intatta la qualità del blog, escludendo link fuori tema che non risulterebbero naturali. Un link proveniente da un fashion blog infatti non porterebbe nessun vantaggio a un travel blog.
Quando iniziare a vendere link e post
I blogger che desiderano comprare e vendere link dovrebbero prima acquisire un reale valore economico e un discreto posizionamento nei risultati dei motori di ricerca. Si può verificabile il valore di un sito internet attraverso le classifiche di SEOzoom o MOZ, ma in genere sono le stesse agenzie di marketing che iniziano a contattare i blogger quando i loro siti diventano interessanti per fare link building.
Dove vendere e comprare link e post
I blogger possono iniziare a vendere e comprare link attraverso gruppi Facebook specializzati. Ne esistono molti e quelli più affidabili sono:
Inizialmente può sembrare difficile comprendere gli annunci che si basano su termini tecnici come ZA, DA, IP e slot, tuttavia fanno semplicemente riferimento agli strumenti utilizzati per misurare la qualità dei link comprati e venduti.
Come misurare la qualità dei link
Un blogger che vuole mettere in vendita link o post sponsorizzati dovrebbe prima raggiungere un valore ZA o DA superiore a 30, soglia sopra la quale si iniziano a ricevere proposte retribuite. Questi valori infatti classificano i siti in base al loro traffico e autorevolezza.
La ZA indica la Zoom Authority calcolata da SEOZoom ed è usata principalmente in Italia, mentre per DA si intende la Domain Authority calcolata da MOZ e utilizzata per i siti internazionali. I valori di ZA e DA sono differenti tra loro perché entrambe le aziende interpretano l’algoritmo di Google dando un peso diverso ai vari fattori che lo compongono.
Il termine slot invece viene utilizzato per indicare lo spazio a disposizione per articoli o link su un singolo sito. Infine, per evitare penalizzazioni andrebbe verificato l’indirizzo IP del server del link sponsorizzato in entrata o in uscita. Spesso chi si occupa di link building a livello professionale gestisce infatti una rete di siti sullo stesso hosting che potrebbe venire interpretata da Google come parte di uno schema di link.
I rischi di comprare e vendere link
Vendere link è una pratica rischiosa per i blogger senza competenze specifiche perché Google penalizza i siti che contengono link creati per aumentare il valore di una determinata pagina. Una serie di link che compaiono in breve tempo verso lo stesso sito potrebbero venire catalogati da Google come schema di link. Come conseguenza Google non considererà più affidabili i siti da cui provengono i link e farà retrocedere nei risultati di ricerca tutti i siti coinvolti.
L’acquisto o la vendita di link allo scopo di migliorare il posizionamento di una pagina rientrano tra i comportamenti espressamente vietati da Google per cui tutti i link a pagamento andrebbero segnalati con l’attributo ‘sponsored’, compito precedentemente assegnato all’attributo ‘nofollow’.
Molte agenzie di marketing non accettano l’inserimento degli attributi ‘sponsored’ e ‘nofollow’ per cui molti blogger accettano non contrassegnano i link sponsorizzati e chiedono un compenso maggiore. Accettare di pubblicare un link sponsorizzato non contrassegnato come tale è un rischio da valutare attentamente: può avere senso solo se diretto a un sito di qualità in linea con l’argomento del blog e abbinato a un anchor text adeguato.
Come Travel Blogger Italiane sconsigliamo l’omissione degli attributi ‘sponsored’ e ‘nofollow’ perché scarica sul blogger il rischio di una penalizzazione da parte dei motori di ricerca. In alternativa, un blogger può fare link building senza rischi attraverso i guest post su altri blog o siti di community come la nostra.
20 commenti
Non conoscevo affatto questa possibilità. Per il mio piccolo blog amatoriale sarebbe sicuramente troppo presto, ma col tempo chissà 🙂 Grazie per la tua spiegazione sempre molto chiara e dettagliata sia dei pro che dei contro.
Molto interessante questo articolo, ormai bisogna abituarsi nell’era digitale a considerare “merce di scambio” prodotti intangibili. Nel nostro caso, come blogger, fa comodo avere una panoramica sulle opportunità (ed i rischi) della compravendita di link!
Sottoscrivo ogni parola! Purtroppo però molte agenzie e aziende che vogliono collaborare non vogliono mai che la natura della collaborazione venga segnalata..
Ho trovato questo articolo molto interessante, soprattutto per chi, come me, è alle prime armi. Non conoscendo certi argomenti si rischierebbe di commettere errori e di conseguenza essere penalizzati mandando all’aria tutto il lavoro svolto.
Proprio in questi giorni stavo valutando se acquistare degli spazi su blog con uno ZA molto alto per aumentare la mia link building, e anche di vendere degli spazi sul mio visto che la mia authority è aumentata notevolmente. Ma penso di dover valutare bene prima di decidere.
Un argomento sul quale so pochissimo e infatti le poche volte in cui ho ricevuto una proposta di sponsorizzazione mi sono fatta prendere non poco dall’ansia per paura di sbagliare. Questi consigli mi aiuteranno ad avere le idee più chiare in futuro.
Operazione interessante peccato che al momento dopo aver cambiato tt i link del mio blog ad inizio settembre, per previsioni future, sia a za 1
Mi sa che aspetterò ancora un pochino ma mi informo su costi
come sempre, articolo utilissimo ed illuminante! Non sapevo che esistessero questi gruppi Facebook, proverò subito ad iscrivermi
Non sapevo esistessero gruppi appositi! Stiamo crescendo molto con la ZA del nostro blog, magari tra qualche mese possiamo tentare, grazie per le dritte!
Sempre molto preciso e chiaro il tuo articolo. Personalmente non trovo eticamente corretto questo compro/vendo ma forese sono io un pò demodée, mi piace di più partecipare alle iniziative della nostra community.
Conoscevo questa pratica e questo post è davvero interessante, ha sciolto alcuno dubbi che avevo. L’unico che rimane sempre è: quanto chiedere? Come tradurre in una cifra il valore del sito?
Non sapevo che i blogger potessero addirittura comprare dei link. Sei stata molto chiara a spiegare i vari meccanismi anche se, personalmente, preferisco partecipare alle iniziative delle Travel Blogger Italiane.
Sicuramente può aiutare a fare cassa, ma fino ad ora non l’h mai fatto, lo trovo abbastanza rischioso. Non è poi così semplice trovare qualcosa che dia davvero valore aggiunto e sia pertinente.
Proprio ieri stavo cercando nuove forme di collaborazione e mi era capitata anche la possibilità del Link building; una tecnica che non era proprio chiara e che mi sembrava un modo semplice per guadagnare, invece scopro che dovrei fare giustamente attenzione. Si valuta, ora, anche con uno spirito critico differente, ottimo
Per quanto mi possa interessare, sono ancora un po’ titubante, mi preoccupa il discorso della qualità. Sto cercando di mantenere pulito il mio blog da ads e spazi pubblicitari anche se non mi dispiacerebbe iniziare a monetizzare. Vedremo.
Grazie per aver sciolto certi dubbi! A suo tempo ho avuto collaborazioni per link building di questo tipo, ma alla lunga non hanno fruttato né a me né, credo, al brand per il quale avevo realizzato contenuto specifico con link al suo portale. A prescindere dal successo o meno di quelle operazioni, però avevo imparato molto proprio sull’uso dei link, sull’uso delle parole da usare e sulla visibilità di risulta.
Non ero a conoscenza di gruppi facebook dedicati al link building. Questo articolo mi ha chiarito alcuni punti che mi sono sempre stato oscuri.. davvero utile e interessante. Proverò ad inserirmi nei gruppi per vedere come effettivamente funziona questo scambio.
Grazie per queste spiegazioni, ho un blog piccolissimo (ma carino) e ancora tanto da imparare!!
Post molto interessante, un argomento che volevo approfondire perché spesso ne sento parlare, preferisco però come dici tu utilizzare per il momento i blog post su altri Travel blogger in linea come profilo
Mi si è aperto un nuovo mondo: non conoscevo questa possibilità. Sicuramente farò più ricerche in merito per poter capire come poter utilizzare questa possibilità.