Chiunque può raccontare un viaggio, ma non tutti sono in grado di coinvolgere i loro ascoltatori o, nel mondo del travel blogging, follower e lettori. Online si parla spesso di storytelling, parola stra-abusata per dire narrazione e una buona narrazione è composta principalmente da dettagli interessanti e ritmo del racconto. Padroneggiare la scrittura di viaggio con uno stile personale e accattivante richiede studio, impegno e l’esperienza di tanti articoli, tuttavia di seguito troverai alcuni spunti di riflessione utili per iniziare.
1. Pianificare gli articoli da scrivere
Scrivere di un viaggio on the road è molto diverso rispetto a scrivere la recensione di un hotel. I dettagli da mettere in luce sono differenti, così come il ritmo dell’articolo. Per molti blogger professionisti il viaggio stesso è un lavoro, non solo un’avventura da vivere, per cui è bene fare una lista di articoli di cui scrivere prima di partire. Una buona idea è suddividerli per temi, per esempio:
- Itinerari di viaggio
- Recensioni hotel (sul nostro magazine trovi alcuni consigli specifici su come promuovere gli hotel)
- Recensioni ristoranti
- Luoghi naturali e trekking
- Musei e attrazioni
Nel caso di un viaggio on the road, improvvisato o con molti tempi morti riempiti al momento questa lista di articoli da scrivere si può fare anche durante o al rientro dal viaggio. In base alla mia esperienza da blogger professionista è importante farla a mente fresca così da appuntare anche eventuali note sugli aspetti curiosi che ci interessavano prima di arrivare per confrontarli con l’esperienza realmente vissuta.
2. Raccontare dettagli specifici del viaggio
Se hai letto i 5 trucchi per posizionarsi nella prima pagina di Google, sai già che la regola base è rispondere alle domande dei lettori. Nel caso dei viaggi, i lettori cercano risposte specifiche per poter ripercorrere lo stesso itinerario in autonomia o decidere quale area di un Paese visitare. A meno che il tuo blog non sia un magazine che voglia semplicemente ispirare e far scoprire nuove destinazioni – come facciamo nella sezione viaggi di Travel Blogger Italiane – i lettori che arrivano attraverso Google cercano sempre risposte precise.
Per esempio, se stai organizzando un trekking sulle Dolomiti cercherai sia informazioni sulle destinazioni più note che sui borghi limitrofi, sulle altezze delle montagne e sulle lunghezze dei percorsi a piedi. Un buon articolo di viaggio deve offrire queste informazioni, coinvolgendo i lettori con emozioni ed esperienze personali come gli incontri con le persone del luogo, i cibi e i profumi. Chi ama la montagna apprezza anche conoscere dettagli come i nomi delle piante che fiancheggiano i sentieri e la fauna locale che si può incontrare lungo gli itinerari suggeriti.
Lo stesso ragionamento si può fare per qualsiasi destinazione e tipologia di articolo. Com’è arredata la lobby dell’hotel, qual è lo stile di interior design del ristorante, quanto costano i biglietti, quale sensazioni si provano a entrare nella più famosa attrazione della destinazione sono solo alcune idee delle domande da farsi prima di scrivere ogni articolo. Pensa a quali dettagli specifici del viaggio vorresti sapere tu e inseriscili nell’articolo che vuoi scrivere.
3. Prestare attenzione al ritmo del racconto
Il ritmo di un articolo di viaggio è la parte più difficile da gestire perché non ha regole precise da seguire come la grammatica, è una caratteristica personale e ogni travel blog è unico e differente. C’è chi scrive paragrafi brevi e concisi, chi fa uso di puntini di sospensione e chi li ha banditi totalmente.
Il ritmo del racconto si applica in frasi singole e paragrafi, e determina il modo in cui verrà letto il tuo articolo. Un buon modo per capire se il ritmo di un testo funziona è leggerlo ad alta voce, facendo le pause giuste corrispondenti alla punteggiatura. Frase dopo frase, la lettura dev’essere scorrevole e avvincente.
Alcuni scrittori professionisti suggeriscono di variare la lunghezza delle frasi, alternando frasi lunghe a frasi corte. Altri di prestare attenzione alla lunghezza dei paragrafi. Tutte queste regole devono poi sposarsi con quelle della scrittura per il web che richiedere linguaggio semplice e immediato, racchiuso in frasi tendenzialmente brevi.
Se questi consigli sembrano troppo difficili, considera che imparare a scrivere bene di viaggi in modo coinvolgente richiede pratica, proprio come ogni altra abilità e competenza. Ogni blogger ha il suo stile personale da sviluppare e l’obiettivo è quello di ottenere uno stile di scrittura unico e inimitabile.
47 commenti
Concordo con questi consigli. Sono arrivata ad applicarli naturalmente con anni e anni di esperienza e di scrittura.
Aggiungo una cosa, che magari può sembrare scontata, ma non lo è: tutto questo lavoro presuppone ore di tempo spese non solo per la scrittura, ma anche per la scelta delle immagini e soprattutto per la rilettura e la revisione. E la scrittura non può essere di getto, ma deve presupporre un minimo di studio, soprattutto se si danno informazioni che vanno oltre la propria esperienza diretta (ad esempio di un monumento non mi limito a dire che è bello, ma cerco di dare qualche info in più di tipo storico e artistico, magari).
Concordo su quanto hai aggiunto. La rilettura stessa richiederebbe di scrivere un articolo a parte. Personalmente tra bozza e pubblicazione/programmazione lascio passare almeno un giorno per distaccarmi e rileggere l’articolo dal punto di vista di un lettore che quel luogo non l’ha visto. Inoltre la scrittura per me è fatta con mille tab di Chrome aperte, per vedere come si scrive un certo nome e verificare date e fonti dai miei appunti. Si tratta di tanto lavoro, ma ripaga con la certezza di aver scritto un articolo di qualità!
Quando scrivo articoli (sia per il mio blog che per riviste e siti internet) cerco sempre di farmi una scaletta e di tenere a mente questi tre punti fondamentali. A volte, forse, non presto troppa attenzione alla SEO, ma il ritmo, per me, è fondamentale. Cerco sempre di mantenere vivo l’interesse del lettore dalla prima parola all’ultima.
Alle lezioni del master in arti del racconto ci era stato consigliato di leggere i propri scritti ad alta voce. E confermo, aiuta moltissimo!
Il ritmo è quello che fa restare un lettore incollato alla pagina!
Concordo con questi consigli, il nostro blog essendo scritta sia da me sia da Ilaria ha un doppio stile e i lettori più affezionati ormai ci riconoscono anche se non ci firmiamo 😄
Per questo potete rimediare creando due profili autore diversi su WordPress 🙂
I vostri consigli sono sempre preziosi. Io sono una scrittrice più “di getto”, non sono brava a pianificare con precisione… e il mio blog in effetti non è decollato 😅 Alla fine, però, trattandosi di una passione e non di un lavoro, ho deciso di lasciare così, far trasparire molto di me e delle mie emozioni e tralasciare un po’ le regole della SEO.
Quella di scrivere per passione è la regola zero! Un blogger deve innanzitutto divertirsi, che sia per lavoro o per semplice passione. Non credo nei blog nati per monetizzare. Certo si può, ma poi diventa un lavoro faticoso e noioso. La SEO si può riprendere anche più avanti, tra titoli e lunghezza di paragrafi, ma la passione per il viaggio non puoi “correggerla” in un secondo tempo 😉
Personalmente mi piace raccontare un pò della storia di un monumento o del luogo di cui parlo, ma non amo dare troppi dettagli, tipo il costo del biglietto o gli orari di apertura di un museo, perché interrompono un pò il flusso della narrazione. Penso che chi è interessato vada poi a cercarli direttamente sul sito del museo, ma magari sbaglio!
Anche io sono d’accordo con questa visione però sono informazioni che ai lettori interessano, quindi sto cercando di dare maggiori informazioni in questo senso. Ora come ora in tempi di Covid è però tutta un’incognita quindi puoi dare informazioni generali e linkare il sito del museo con gli orari di apertura o dove acquistare biglietti
Io da quando scrivo frasi brevi nei miei articoli di viaggio, li ritengo molto più accattivanti e scorrevoli per il lettore. Come sempre ottimi spunti , cara Paola.
Accorciare le frasi è fondamentale per il web dove i contenuti si consumano molto più in fretta che le pagine di un libro. Inutile girarci intorno, David Foster Wallace non sarebbe affatto SEO friendly 😀 Per essere sempre avanti dobbiamo rispondere alle richieste dei lettori anche in termini di fruizione dei nostri articoli!
Ottimi consigli! Per quanto mi riguarda il mio stile lo vedo molto in evoluzione e se rileggo vecchi articoli, i primissimi, del mio blog, mi chiedo se li ho scritti io o un’altra persona! Coinvolgere non è facile ma se i lettori apprezzano vuol dire che sto andando verso la direzione giusta!
Questo è normalissimo! Pensa che sul mio blog personale sono passata dal voi degli inizi al tu. Periodicamente riaggiorno i vecchi post, ma scorrendo indietro e trovando post degli inizi sembrano arrivare da un blog diverso… I dati Analytics sono il modo migliore per scoprire se i lettori aumentano e quali sono gli articoli preferiti 🙂
Sempre consigli perfetti e utili!
Sembra scontato, ma è assurdo quanto tempo occorra per scrivere un articolo come si deve. È importante tanto la preparazione, le scelte e l’organizzazione quanto la scrittura!
Un giorno non basta per un articolo completo!!! A volte mi capita di scrivere anche più di una bozza nello stesso giorno, ma poi mi fermo per lasciare il tempo alle idee di sedimentare e rileggere i miei scritti con calma e uno sguardo esterno
Sono d’accordo su tutta la linea, in particolare su quello che riguarda la pianificazione. Al rientro da un viaggio (di solito sul volo di ritorno) inizio a buttare giù qualche idea su quelli che saranno i post da scrivere, in modo da mettere ordine tra le idee.
Un altro consiglio che può sembrare scontato ma non sempre lo è: la revisione degli articoli. A volte mi è capitato di imbattermi in un articolo su una meta che mi interessava, e di abbandonare la lettura dopo poche righe per via degli errori di battitura, di grammatica e via dicendo.
Sono d’accordo. Un errore di battitura può sfuggire anche alla rilettura più attenta, ma quando sono troppi la lettura diventa difficoltosa e sembra quasi che l’articolo sia stato buttato lì per caso
Ottimi consigli, non sempre è facile seguirli tutti. A volte ci sono articoli dove facilmente capisci la strada da seguire, perchè era magari un’esperienza che ti ha particolarmente emozionato, a volte invece trovare i giusti spunti, e la giusta direzione è davvero complicato. Comunque bisogna sempre pianificare, quello è certo.
Lasciarsi andare alle emozioni è fondamentale per trasmettere il piacere del viaggio. Io di solito cerco di farle trasparire tra le righe ♥︎
Io ho dei periodi con sprazzi di scrittura, magari una settimana scrivo un articolo al giorno (lo faccio comunque nei ritagli di tempo tra lavoro e famiglia) e dei periodi in cui scrivo solo titoli o bozze che spesso restano li a marcire 🙂 I tuoi consigli sono molto preziosi e ammiro molto il tuo stile di scrittura. Bisogna saper trovare il giusto equilibrio tra contenuti e leggibilità, magari con qualche punto che faccia sorridere e che renda la lettura piacevole. Non è facile 🙂
Grazie ♥︎ Anche io ho lo stesso problema di tempo, come credo quasi tutte le donne che cercano un equilibrio tra casa, famiglia e lavoro. Il mio trucco è pianificare. A volte scrivo più articoli lo stesso giorno e li spalmo nel tempo in modo da non lasciare mai il blog scoperto
Quando scrivo un articolo di viaggio a volte mi sento vincolata dalla SEO, come se non mi fosse permesso usare esattamente le frasi desiderate per paura di non essere poi trovata da Google. Hai qualche suggerimento su come bilanciare emozione di viaggio, dettagli del viaggio etc e Seo?
La SEO è solo uno strumento, non un vincolo. Scrivi frasi più brevi, usa le parole che useresti per raccontare un viaggio ai tuoi amici più cari, spezza con sottotitoli e troverai l’incontro perfetto tra SEO ed emozioni ❤︎ E poi ovviamente scrivere tanto, quasi tutti i giorni, per allenarti perché più scrivi più diventa facile!
Tutti scrivono, ma sono davvero in pochi a farlo bene, per questo i tuoi consigli sono utilissimi. Ad esempio, non conoscevo il fatto della lunghezza delle frasi, che trovo molto interessante invece. Condivido anche la parte della pianificazione, per rendere il tutto più organizzato e scorrevole!
Grazie! Spero che questi consigli ti siano utili!
Il primo è davvero un ottimo consiglio e devo ammettere che non sempre lo metto in pratica! Se lo facessi probabilmente il mio calendario editoriale sarebbe più fluido e coerente…
Grazie! Il calendario editoriale per ogni viaggio non è mai qualcosa di standard, ma va creato volta per volta su misura per salire tra le prime posizioni di Google
Grazie per gli ottimi consigli Paola. Quando scrivo un articolo sul mio blog (parlo principalmente di hiking in Piemonte) mi piace molto raccontare l’escursione dal mio punto di vista, di quello che provo una volta arrivata in cima e anche della fatica fatta per arrivarci. Trovo sia un buon modo per coinvolgere il lettore e far venir voglia, anche a lui, di salire in alta montagna e provare le mie stesse sensazioni ed emozioni!!!
Confermo! Ci va l’aspetto pratico, ma sono soprattutto le tue emozioni e il tuo stile di viaggio che fanno affezionare i lettori e li invogliano a tornare a leggerti
Ho un problema con la pianificazione, lo confesso. Penso ad un tot di articolo ma poi alla fine per mancanza di tempo Molti restano in bozza…. Devo assolutamente migliorare.
Io scrivo sia di getto sia per rispondere a domande ben specifiche. Diciamo che i primi articoli che scrivo una volta rientrati a casa sono proprio quelli che rispondono alle domande per cui non avevo trovato risposta sul web prima di partire ma tanti altri li scrivo di getto, mi è capitato anche di scrivere in viaggio o sul volo di ritorno quando un viaggio mi ha particolarmente ispirata.
Anche a me è capitato di scrivere in viaggio, ma più appunti, non veri e propri articoli, a meno che non fosse qualcosa di cui avevo già preparato una traccia, es. posto visto qualche anno prima in cui mancavano solo da aggiungere nuove sensazioni e info per visitarlo
Articolo molto interessante che da spunti di riflessione! Ho iniziato a pianificare solo recentemente gli articoli da scrivere e devo vedere se questa strategia funziona o meno, per ora mi sembra di sì perché mi sta aiutando ad essere più costante nella scrittura. La costanza infatti per me è la cosa più difficile da mantenere sul blog! Spero di migliorare quest anno 😊
Proprio vero che la costanza è la parte più difficile! Io programmando argomenti e contenuti in anticipo riesco a organizzarmi molto meglio perché so che è qualcosa che devo fare 🙂
Ho sempre pensato che la scrittura semplice, che arriva subito ad ogni fascia di utente, sia una carta vincente. questo articolo me ne da conferma e mi ha aperto gli occhi su altri passaggi che forse ho dato un po per scontati.
Consigli preziosissimi, soprattutto l’ultimo perché Yoast mi rimprovera sempre per l’uso di frasi troppo lunghe. Mi porto a casa anche il consiglio sull’appuntarsi di cosa scrivere prima di partire, spesso sono partita dicendo che ci avrei pensato dopo, e poi mi sono dimenticata :/
Grazie per i consigli! Sto cercando sempre di piú di studiare e tenermi aggiornata su come tenere in travel blog e spesso rileggo i vostri post perche sono davvero un’ottima base di spunto. Grazie!
Un articolo molto ben fatto e interessante che tutte noi travel blogger dovremmo leggere e rileggere, io oltre a quello che vedo con gli occhi, amo raccontare anche le mie emozioni .
Grazie per tutti i preziosi consigli
Ottimi consigli, concordo in pieno e cerco sempre di metterli in pratica. Aggiungerei anche l’importanza di rileggere quanto scritto, onde evitare “orrori” grammaticali o refusi che possono farci fare brutta figura 🙂
Articolo molto interessante e d’ispirazione. Io ho imparato con il tempo che la pianificazione è tutto. Quando parti già con le idee chiare sui contenuti da produrre (sia per il blog che per i social) allora prende tutto una piega diversa e il lavoro si semplifica incredibilmente!
Molto utile Paola, io ultimamente cerco di scrivere meno di getto è più orientata alla Seo e vedo un miglioramento concreto di posizioni, mi piace cercare di lasciare informazioni utili oltre che articoli emozionali
Consigli davvero interessanti. Concordo sul fatto che, al di là delle regole comuni, ogni blogger abbia il suo stile. Io, per esempio, preferisco leggere post brevi e con frasi corte, ma altri amano leggere post lunghissimi ricchi di dettagli. È bella la varietà!
Giustissime considerazioni. Infatti ho decine di articoli pianificati e mille idee in testa, scalette e informazioni. La cosa essenziale per me è però “sentire” l’articolo e aver voglia di essere creativa e condividere 🙂 Allora esce un articolo top!
Verissimo, tanta pratica! Poi ci sono articoli che li scrivi in poco tempo perchè vengono proprio “di pancia” e li senti tuoi altri invece che fai più fatica a creare per dare anche la giusta linearità di lettura.
Io ho cambiato stile di scrittura molte volte durante tutti gli anni del blog, ma una cosa non transigo: quando scrivo ho sempre in mente l’idea di fornire articoli sempre più completi ed altamente informativi!
La pianificazione è importantissima per il nostro lavoro. Ma anche la revisione che trovo essere fondamentale soprattutto per gli articoli più letti.