Una proposta di collaborazione che possono ricevere i blogger è l’offerta di contenuti gratuiti da pubblicare sul proprio blog. Quello che a prima vista sembra un grande affare in realtà non è affatto conveniente per i blogger e in questo articolo puoi scoprire perché.
Collaborazione editoriale: come funziona
L’offerta di collaborazione per pubblicare contenuti gratis sui blog solitamente arriva come un’e-mail ben scritta, gentile e parzialmente personalizzata. Di solito il testo è grossomodo questo:
Potrei fornirvi alcuni approfondimenti di viaggio su XXX. I contenuti sarebbero originali, di qualità e scritti appositamente per il vostro sito. (Possiamo anche concordare il tema da trattare, insieme).
In cambio vi chiedo un po’ di visibilità tramite l’inserimento nel testo di un link verso il nostro blog.
In pratica vengono offerti ai blogger degli articoli già scritti, con dei link che rimandano al sito web dell’autore del testo.
Questa proposta può avere senso ed essere anche positiva in alcuni casi specifici che vedremo più avanti. Tuttavia spesso è solo un modo per ottenere backlink gratis dai blogger che si prestano a ospitare tali contenuti, analogamente al modo in cui viene offerto il premio miglior blogger e simili.
Come funziona la link building (spiegazione brevissima)
Una blogger inesperta con difficoltà a mantenere attivo il suo blog può pensare che ricevere contenuti gratuiti e interessanti gratis da qualcun altro possa essere un affare, ma ovviamente bisogna fare attenzione a tutto ciò che sembra troppo bello per essere vero. In cambio di contenuti viene infatti richiesto un link dofollow permanente che punta a un altro sito web.
Devi considerare però che i link per le aziende hanno un valore economico. Google infatti tratta i link dofollow come raccomandazioni di un contenuto. In pratica, se tanti articoli pubblicati in internet hanno link che rimandano a un sito web specifico Google considererà questo sito come una fonte attendibile con contenuti interessanti e lo farà salire nei risultati dei motori di ricerca.
Richiedere link ad altri blog e siti web per far crescere il proprio è una delle tecniche di link building. Si può fare comprando link da chi gestisce siti web, ovvero comprando post sponsorizzati, il modo in cui guadagna la maggior parte dei blogger, oppure in modo meno trasparente chiedendo link gratis.
Naturalmente non tutti gli scambi di link devono avere un valore economico. Per esempio, per far crescere un blog, scrivere e offrire guest post ad altri blog è una delle tecniche più comuni e utilizzate (vedi quali sono i benefici dei guest post per i blogger per approfondire). Lo facciamo anche qui, infatti sul magazine Travel Blogger Italiane diamo l’opportunità alle blogger della community di ottenere un backlink gratis da un sito più grande e meglio indicizzato.
Gli scambi di link tra blogger con i guest post o i post scritti a più mani sono un modo fantastico di ottenere link dofollow gratis e conoscere altri blogger. Diverso il discorso se il link viene richiesto da un’azienda in modo poco trasparente, come nel caso della collaborazione editoriale. Se i link hanno un valore economico e servono per far crescere un sito che guadagna grazie a affiliazioni o ads perché non pagarlo il giusto compenso?
Quando la collaborazione editoriale è un vantaggio per tutti
Una volta compreso che i link sono moneta di scambio, va considerato anche che non tutti i link hanno valore economico. Sembra un controsenso, ma un link da un blog nuovo non ha alcun valore o ha un valore irrisorio. Questo perché i link che hanno valore per Google sono quelli che provengono da siti con un’ottima reputazione, già posizionati online, con una DA e ZA alta (leggi cos’è e a cosa serve la Domain Authority per un’introduzione alla DA).
Per questo motivo, per un sito con poco traffico che non si riesce ad aggiornare regolarmente, avere contenuti di qualità gratis può essere un buon affare. In cambio di link si possono ricevere contenuti nuovi che potrebbero interessare i lettori.
In questo caso è una collaborazione vincente per entrambi, per chi ha bisogno di link per fare link building e per chi ha bisogno di contenuti nuovi perché non ha tempo di scrivere. Bisogna però verificare che il contenuto sia effettivamente originale e ben scritto, magari con qualche verifica a campione con sistemi anticopia tipo Copyscape. A volte infatti arrivano contenuti ottimi, altri da rivedere completamente per cui forse non ne vale la pena.
Quando la collaborazione editoriale è un modo per approfittarsi dei blogger
Quando però un blog o un sito web ha un ottimo traffico, sta crescendo, esiste da diversi anni e porta collaborazioni retribuite, una collaborazione editoriale di questo tipo non è affatto conveniente.
Linkare gratis il sito web di un’azienda il cui business model è guadagnare con le affiliazioni di viaggio è lavorare gratis per far guadagnare altri. Non è come scambiarsi link con altre colleghe blogger, tra pari, per aiutarsi a crescere a vicenda.
La maggior parte delle aziende che propongono collaborazioni editoriali infatti non lo fanno in modo inconsapevole, bensì conoscono benissimo il mercato e inviano e-mail di collaborazione a caso, sperando di trovare nel mucchio qualcuno che accetta.
Cosa fare quando si riceve una proposta di collaborazione editoriale
Le blogger esperte, con blog avviati già da qualche anno, ricevono regolarmente proposte editoriali di questo tipo. Sono proposte che, cambiando le parole, richiedono sempre link gratis in cambio di contenuti. Questo è anche uno dei motivi per cui è nata la rubrica #CollaborazioniAncheNo per avvisare le nuove blogger di collaborazioni non affatto vantaggiose per chi le riceve.
Quando si riceve una proposta di questo tipo, se si ha un blog avviato per il quale si può già chiedere una retribuzione per la pubblicazione di link sponsorizzati, si può reagire in due modi:
- Cestinare la proposta di collaborazione e non rispondere
- Rispondere con un listino prezzi
Personalmente rispondo subito comunicando il prezzo di listino per i post sponsorizzati, in modo da far vedere che so quanto vale il mio blog. Il consiglio è di tenere un listino con i prezzi leggermente più alti di quello che si è disposte ad accettare perché generalmente la trattativa avviene al ribasso.
Comunicare un listino prezzi è efficace perché è l’unico modo per eliminare subito le aziende che si vogliono approfittare dei blogger e mantenere la comunicazione aperta con chi vorrebbe invece instaurare una collaborazione reale, a vantaggio di entrambi. Sta a noi blogger capire quando qualcosa è conveniente per noi e non farci prendere in giro da aziende che vorrebbero solo sfruttare la nostra inesperienza.
Nei commenti racconta la tua esperienza con questo tipo di collaborazione editoriale, per condividerla con le altre blogger della nostra community Travel Blogger Italiane e con le aspiranti blogger che ci leggono ❤︎
17 commenti
Giustissimo, anche perchè dietro c’è sempre un grande lavoro, e non è giusto renderlo gratuito.
Io ormai queste richieste non le conto nemmeno più, non ne è mai uscito nulla di buono e adesso utilizzo la strategia dell’ignorare: del resto che cosa si potrebbe mai guadagnare da qualcosa che è solo a senso unico??
Fortunatamente mi sono imbattuta in questo articolo prima di pubblicare il testo che mi hanno inviato, che ho accettato inizialmente di pubblicare. Mi sa che molto cortesemente, rifiuterò questa proposta, visto che sono ancora in tempo. Inizialmente mi sembrava carina come cosa, ma non ci avevo riflettuto abbastanza. Grazie!
Purtroppo non tutti riconoscono il lavoro da blogger e l’impegno che ci va per mantenere attivo un sito web
Le prime volte che ho ricevuto contatti di questo tipo ero contenta di essere stata notata nell’universo dei blog. Ho letteralmente perso tempo a rispondere ma ne è uscito un listino prezzi in linea col valore reale del blog.
Domanda, quando dici “in modo da far vedere che so quanto vale il mio blog”, cosa conta maggiormente? Visite al mese? A spanne, quali sono secondo te i numeri che ho bisogno per poter iniziare a dire, ok, adesso effettivamente porto valore a chi mi contatta?
Ciao! La risposta è “dipende”: in generale, e in base alla mia esperienza, ti direi dalle 5.000 visite al mese il tuo blog diventa interessante per eventuali collaborazioni, ma se hai un blog di nicchia con lettori in target potresti iniziare a collaborare con aziende del tuo settore anche solo con 1.000 visite al mese 🙂
Grazie come sempre della spiegazione chiarissima di come il vantaggio sia solo da una parte.
Purtroppo molti “professionisti” fanno leva sull’ignoranza di chi si approccia a questo mondo, ma possiamo cambiare dicendoci con onestà cosa conviene e cosa no. Perché una cosa è offrire spazio gratis su un blog o un link a colleghi blogger (cosa che personalmente ho fatto e continuo a fare perché amo l’idea di una community orientata a crescere insieme), un’altra lavorare gratis per un’azienda che guadagna sul mio lavoro… anche no. Sono una professionista e in questo caso voglio essere pagata 🙂
Devo ammettere che ho poco tempo da dedicare a scrivere articoli per gli altri, lo faccio volentieri solo per altre TBI che conosco, mi piace leggere i tuoi preziosi consigli su come gestire un blog
Grazie ❤︎ I guest post aiutano a far crescere il tuo blog e sono uno scambio importante per conoscerci e collaborare tra blogger, ma ovviamente solo se hai tempo, puoi farlo anche solo ogni tanto o quando ti avanza un articolo che può venire adottato da altri
Visto che ci siamo, magari mi inviate un listino prezzi per una collaborazione? 🙂
Se hai un’azienda e vuoi collaborare leggi la sezione apposita e scrivici la tua idea. Non esiste un listino standard, dipende da cosa vuoi promuovere, come e quante blogger vuoi coinvolgere 🙂
Articolo utilissimo, specialmente per chi è alle prime armi. Durante i primi mesi di vita del mio blog, ammetto di essere caduta ben due volte in questa trappola: dopo essere stata contattata da due siti pressoché sconosciuti, ho accettato di pubblicare due articoli gratis che non mi hanno portano niente. Quando poi l’ho capito li ho cancellati, ma soprattutto da allora rispondo cercando di spiegare che il nostro lavoro ha un valore – a quel punto non di solito non mi rispondono più 😉
Io ormai ho abbastanza fiuto per non rispondere più alle proposte di collaborazione di questo genere, spesso non viene proprio assimilato quanto tempo e lavoro c’è dietro a scrivere un articolo e gestire un blog 🙁
Non capisco bene se sono io a essere una drama queen o se ho solo una mania del controllo parecchio estesa ma, sebbene comprenda l’utilità del link building e la quantità di tempo necessaria per aggiornare costantemente un blog, accettare contenuti scritti da altri (che non conosco nemmeno) mi sembra sempre barare perchè vedo i blog come finestre sul mondo di altri, in particolare di persone specifiche che seguo perchè hanno qualcosa in comune con me o perchè mi piace la loro visione specifica e, accettando contenuti di estranei credo che questi tratti si perderebbero completamente.
In realtà pubblicare articoli e link è un modo normalissimo di guadagnare quando il blogging diventa una professione. Poi sta a te fare una scrematura su cosa pubblicare e quali collaborazioni accettare. Se lo fai bene puoi aggiungere contenuti utili, se lo fai male il tuo blog diventa un contenitore di articoli sponsorizzati e si vede. Poi ovvio che se il blogging è un hobby puoi tranquillamente usarlo per raccontare i tuoi viaggi e ignorare tutte le opportunità di monetizzazione, sicuramente rimarrà più tuo, ma puoi avere il pieno controllo dei contenuti anche monetizzandolo 🙂