C’è una parte d’Italia che sfugge ai grandi flussi turistici e che, proprio per questo, conserva intatto il suo fascino autentico. È l’Appennino Tosco-Emiliano, un mosaico di valli, montagne e paesi che custodiscono storie antiche, tradizioni culinarie e paesaggi che cambiano colore a ogni stagione. Qui si intrecciano esperienze diverse: trekking sulle vette più alte, soste nei borghi medievali, degustazioni di prodotti tipici che raccontano la cultura contadina. Un territorio perfetto per chi cerca un’avventura lenta e profonda, lontana dai percorsi più scontati.
Indice dei contenuti
1. Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
È il cuore verde della regione, una distesa di montagne che si innalzano fino al Monte Cusna e al Monte Prado, le vette più alte dell’Appennino settentrionale. I sentieri offrono panorami che spaziano dal Mar Tirreno alle Alpi, rendendo ogni escursione un’esperienza unica. Gli amanti del trekking e della natura troveranno qui boschi di faggi, laghi glaciali e una biodiversità sorprendente.
2. Castelnovo ne’ Monti e la Pietra di Bismantova
Simbolo inconfondibile dell’Appennino, la Pietra di Bismantova è un altopiano roccioso che si erge isolato nella valle. Dante Alighieri la citò nella Divina Commedia, e ancora oggi attira escursionisti e scalatori da tutta Europa. Ai suoi piedi, Castelnovo ne’ Monti è un borgo che conserva atmosfere autentiche, ideale per assaporare piatti tradizionali come erbazzone e tortelli di patate.
3. Lago Santo Modenese
A oltre 1.500 metri di altitudine, questo lago di origine glaciale è una gemma incastonata tra boschi e cime. È perfetto per chi cerca relax, ma anche per chi ama camminare: da qui partono sentieri che portano al Monte Giovo e al Monte Rondinaio, regalando panorami mozzafiato. In estate, le rive del lago diventano un rifugio fresco e rigenerante.
4. Pievepelago e le tradizioni montane
Questo piccolo borgo della provincia di Modena è un punto di partenza privilegiato per esplorare le montagne circostanti, ma anche un luogo dove scoprire la cultura montanara. I mercati locali e le feste tradizionali raccontano un legame forte con la terra e con i ritmi delle stagioni. In inverno, le vicine stazioni sciistiche lo trasformano in meta ideale per chi ama la neve.
5. L’Abetone e le cime innevate
Celebre località sciistica, Abetone è un paradiso per chi cerca sport invernali, ma anche in estate rivela il suo lato più autentico. Sentieri che attraversano boschi secolari conducono a rifugi panoramici, perfetti per fermarsi e respirare l’aria fresca di montagna. Qui si incontrano appassionati di sci, mountain bike e trekking, in una cornice che unisce Toscana ed Emilia.
6. Fiumalbo, borgo tra storia e spiritualità
Definito “paese delle cento chiese”, Fiumalbo conserva un fascino medievale che si respira camminando tra vicoli stretti e case in pietra. È uno dei borghi più belli d’Italia e rappresenta una tappa irrinunciabile per chi ama la storia e l’arte sacra. Le sue tradizioni religiose, unite a una natura incontaminata, lo rendono un luogo sospeso tra passato e presente.
7. Cascate del Dardagna
Tra le più suggestive dell’Appennino, queste cascate scendono in sette salti spettacolari lungo i boschi dell’Alto Appennino bolognese. Un percorso immerso nella natura conduce fino al cuore del torrente, regalando frescura e meraviglia in ogni stagione. È la meta perfetta per chi cerca un contatto diretto con l’acqua e con la potenza selvaggia della montagna.
La libertà di esplorare curva dopo curva
Sette luoghi, sette esperienze diverse che mostrano il volto autentico di un’area ancora poco battuta dal turismo di massa. Ma per vivere davvero l’Appennino Tosco-Emiliano serve la libertà di un mezzo proprio, capace di adattarsi a strade di montagna e deviazioni improvvisate verso un borgo o un rifugio nascosto. È qui che entra in gioco il noleggio auto: avere a disposizione un mezzo versatile significa poter vivere il viaggio con spontaneità, senza dipendere da orari rigidi o collegamenti limitati. In quest’ottica, affidarsi a una società sicura e affidabile per noleggiare la propria auto diventa parte integrante dell’esperienza stessa, perché permette di trasformare l’itinerario in una vera avventura on-the-road.
