I Royal Botanic Gardens di Kew sono considerati uno degli orti botanici più importanti ed autorevoli al mondo. Serre imponenti e giardini curatissimi ospitano oltre 50.000 specie di piante, alberi e fiori autoctoni ed esotici.
Cosa sono i Kew Gardens
Dal 2003 i Kew Gardens sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO. Si trovano a pochi chilometri dal centro di Londra, sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e rappresentano quindi un’ottima idea per una gita di un giorno dalla capitale inglese.
Sono un’opportunità unica per godersi la natura nel suo massimo splendore e scoprire informazioni affascinanti sull’ecosistema ed il mondo delle piante. Vi si possono ammirare specie rarissime: alcune minacciate di estinzione e altre addirittura già estinte in natura (visibili quindi solo in collezioni private od orti botanici).
Un po’ di storia
I Kew Gardens nacquero come giardino esotico della Kew House di proprietà di Lord Capel. Nel 1769 il giardino conteneva già più di 3.400 specie di piante. I giardini crebbero ulteriormente in fama e dimensioni durante la gestione di Sir Joseph Banks, che arricchí le collezioni includendo esemplari provenienti da tutto il mondo.
Nel 1840 i giardini ricevettero ufficialmente lo status di Orto Botanico Nazionale e la superficie fu incrementata da 30 ettari ai 130 attuali. Nei decenni successivi, sotto la direzione di Sir William Jackson Hooker e di suo figlio Joseph Dalton Hooker, i Kew Gardens divennero un centro di ricerca scientifica di fama internazionale e venne consolidata la collaborazione con altri istituti e lo scambio di esemplari di piante rare.
Cosa vedere ai Kew Gardens
I giardini sono molto estesi ed una sola giornata non è sufficiente per visitarli completamente. Tra le attrazioni imperdibili vanno ricordate le serre, non solo per la ricchezza della flora che ospitano, ma anche per la bellezza architettonica degli edifici stessi.
La Temperate House è la più grande serra vittoriana ancora esistente, contiene oltre 10.000 piante provenienti dalle zone temperate della terra. Mentre la Palm House ospita le piante tropicali.
Un’altra interessante attrazione è il Princess of Wales Conservatory che contiene al suo interno dieci diverse zone climatiche, la cui temperatura è costantemente controllata da un computer.
Durante la visita si possono anche ammirare:
- la Waterlily House, con le sue ninfee giganti;
- la Tree Walk, che permette letteralmente di passeggiare tra le fronde degli alberi a 18 metri di altezza;
- il Kew Palace, l’antica residenza estiva di re Giorgio III.
È inoltre estremamente piacevole passeggiare nel Giardino Mediterraneo, nel Rock Garden, nell’Arboretum e lungo l’iconico Great Walk Borders, un lungo viale fiancheggiato da aiuole composte da migliaia di fiori variopinti.
E queste sono solo alcune delle meraviglie che si possono esplorare in questi giardini.
Quando visitare i Kew Gardens
Ogni stagione offre qualcosa di diverso. La primavera e l’estate offrono colori vivaci e sgargianti, con ricche fioriture, tra cui quelle dei ciliegi e dei rododendri.
L’autunno tinge di oro, rosso ed arancione gli alberi dell’Arboretum.
In inverno è particolarmemte suggestivo visitare le serre; inoltre, nel periodo natalizio, si può assistere al famoso spettacolo di “Suoni e Luci”, che attira ogni anno visitatori da tutto il mondo.
All’interno dei giardini ci sono diversi punti di ristoro: caffetterie, gelaterie ambulanti ed un ristorante. È inoltre un luogo perfetto, se il tempo lo permette, per organizzare un bel pic nic. Ovviamente ricordandosi alla fine di portare via tutti i rifiuti.
Un consiglio che vale in tutte le stagioni è quello di vestirsi in modo adeguato al variabile clima inglese ed essere pronti a camminare molto.
La visita ai Kew Gardens non è solo una meravigliosa immersione nella natura più spettacolare, è anche l’occasione per ricordarci quanto l’ecosistema del pianeta sia complesso e fragile, e per riflettere sui danni irreparabili arrecati dall’essere umano al pianeta.
10 commenti
I Kew Gardens sono uno dei posti che ho visitato durante il mio primo viaggio al Londra e me ne sono innamorata! È impossibile riuscire a vedere tutto in una sola volta ed infatti spero di poterci tornare molto presto.
Verissimo! Vanno visitati in tutte le stagioni per ammirare fioriture e paesaggi diversi ogni volta.
Una mia carissima amica ha lavorato ai Kew Gardens e ha fatto un’internato di tesi in botanica proprio lì: che meraviglia che sono, sorprendono per l’enorme varietà di specie e per come sono ben tenuti!
Che bella opportunità ha avuto! Per una studiosa di botanica dev’essere un sogno poter lavorare ai Kew Gardens.
Non sono mai andata a Londra, ma sono molto attratta dai Kew Gardens, forse un po’ colpa di un videogioco su Sherlock Holmes a cui ho giocato tempo fa. Osservando le foto e leggendo l’articolo ho trovato i luoghi di quest’orto botanico indentici al gioco. Mi piacerebbe tantissimo ammirare le ninfee giganti, magari quando sono in fiore!
Pur avendo vissuto a Londra quattro anni non sono mai stata ai Kew Gardens, e me ne sono pentita! Sono davvero splendidi…
sono stata ai Kew Gardens tanti anni fa nel mio primissimo viaggio a Londra e mi ricordo ancora perfettamente le foglie delle ninfee giganti. Sono bellissimi ed è meraviglioso poter passeggiare tra le piante esotiche nelle serre che ricostruiscono i microclimi. E’ una realtà quella dei giardini botanici che mi sta sempre più affascinando
In tanti viaggi a Londra non ho mai visitato i Kew Gardens e ora mi rendo conto di aver perso una parte bellissima e diversa della città. A Londra conto di tornare appena sarà possibile ricominciare a viaggiare.
Sono stata a Londra diverse volte e l’ultilma visita l’ho dedicata proprio ai suoi giardini e parchi, e neanche a dirlo, questi sono tra quelli che più mi sono piaciuti!
Abbiamo visitato i Kew Gardens durante l’evento invernale, proprio nei giorni dopo capodanno, e devo confermare che il “Christmas at Kew” è un evento strepitoso. Ovviamente visitare il parco i notturna fa perdere molto della parte naturalistica, ma lo splendore delle installazioni artistiche fatte di suoni, luci e fumo, compensano questa mancanza, se tornassimo a Londra in quel periodo lo rifaremmo sicuramente.