I bot per Instagram, così come l’acquisto di follower, sono uno dei più grandi tabù di influencer e blogger, eppure quasi tutte le persone con un grande seguito ne ha fatto o ne fa uso, a meno di non aver avuto una grande visibilità mediatica su televisione o riviste. La disapprovazione sociale all’utilizzo di programmi automatici è nata dall’abuso di questo strumento, inizialmente nato per entrare in contatto con profili potenzialmente simili o interessanti.
I problemi dei bot di Instagram
In seguito alle proteste degli utenti per le interazioni false e l’uso smodato di follow/unfollow, Instagram ha iniziato a bloccare i profili che facevano uso di programmi automatizzati per aumentare artificialmente il loro seguito. Lo scopo dell’azienda è infatti guadagnare attraverso la pubblicità e sarebbe impensabile promuovere post sponsorizzati senza avere la certezza che vengano visti da persone reali.
Nel 2018 Instagram ha aggiornato il suo algoritmo implementandolo con un software di intelligenza artificiale in grado di identificare con maggiore precisione i profili che utilizzano bot e rimuovere like, follow e commenti generati da app esterne. Per questo motivo è possibile che alcuni like o follower spariscano da un giorno all’altro. L’eliminazione da parte di Instagram dei profili completamente automatizzati è comunque molto utile agli utenti perché evita di dover cercare e rimuovere manualmente i ghost follower.
Oltre alle limitazioni all’uso di bot imposti da Instagram gli stessi utenti hanno un’idea negativa delle automatizzazioni a causa dell’abuso di follow/unfollow effettuato in passato. Prima dell’aggiornamento del 2018 infatti i bot venivano programmati principalmente per seguire profili piccoli e smettere di seguirli appena loro stessi diventavano dei follower, attività considerata poco etica.
In realtà sull’etica della rete ci sarebbe da scrivere moltissimo proprio perché in alcuni casi sono gli stessi influencer che ne hanno fatto massiccio uso in passato a scagliarsi oggi verso l’uso dei programmi automatici in favore della genuinità. Nonostante i bot siano diventati poco efficaci nella crescita dei profili esistono ancora alcune app di terze parti attive e altre ne continuano a nascere.
Perché utilizzare un bot per Instagram
Oggi utilizzare i bot su Instagram non porta più migliaia di follower in poco tempo, può solo accelerare lievemente la crescita della propria fan base. Escludendo le attività di follow/unfollow che portano al risultato opposto, i like e commenti lasciati a profili simili potrebbero comunque trasformarsi in un’interazione reale.
Il vantaggio principale di utilizzare un bot è quello di far compiere a un programma automatizzato le stesse azioni che il proprietario del profilo dovrebbe compiere manualmente: il bot guarda le Stories, mette like e commenta anche mentre la persona che possiede l’account dorme, mangia o esce con gli amici.
I profili che ricevono like e commenti possono scoprire l’account che li ha lasciati e decidere se iniziare a seguirlo, come avviene nelle interazioni manuali e spontanee. Il bot, quanto utilizzato bene, semplicemente accelera questo processo raggiungendo più account di Instagram in meno tempo.
Come utilizzare in modo etico i bot per Instagram
Nonostante il blocco di quasi tutti i bot per Instagram utilizzati in passato come Instagress o Turbogram, esistono ancora app più o meno funzionanti e servizi di gestione dell’account, generalmente un bot impostato da una persona reale o l’inserimento in una rete di profili che interagiscono tra loro. Purtroppo oggi nessun bot può garantire i risultati di crescita rapida degli anni scorsi e qualsiasi programma automatizzato va utilizzato con cautela per evitare il blocco del profilo.
L’unico modo etico per utilizzare un bot di Instagram è impostarlo per fargli compiere le stesse azioni che farebbe manualmente il proprietario del profilo. Le app di terze parti possono lasciare like, commenti o guardare Stories su Instagram in base alle impostazioni ricevute. In genere quasi le impostazioni dei bot chiedono quali hashtag o profili utilizzare come target, e in base alle indicazioni ricevute vengono avviate interazioni con gli account che usano gli hashtag o seguono i profili scelti.
I bot per i like e gli Story viewer
Lasciare like e visualizzare le Stories di altri profili non è un’attività che può creare danni per quanto venga automatizzata, nell’ipotesi peggiore il bot può interagire con profili non in target se non settato correttamente. L’unico rischio dei bot che visualizzano massivamente le Stories o lasciano like è quello di compiere troppe azioni in un ristretto arco di tempo facendo quindi bloccare il profilo che li utilizza.
I commenti dei bot su Instagram
Per quanto riguarda i commenti, il rischio di ottenere reazioni negative quando si utilizza un bot è molto alto. Proprio perché i bot per Istagram sono molto basici non sanno distinguere quando un hashtag è usato in una situazione positiva o negativa e potrebbero lasciare un commento “great ?” sotto un post strappalacrime. Inoltre, come per il follow/unfollow, gli utenti di Instagram si sono stufati di ricevere commenti privi di senso o semplici emoticon, ed è probabile che la reazione di chi riceve un commento lasciato da un bot sia negativa. Assolutamente da evitare invece i bot che lasciano risposte nei box delle Stories, spesso visti solo come spam e di conseguenza segnalati a Instagram.
Gli hashtag da usare come target per i bot
I bot utilizzati in una strategia di crescita vanno impostati per interagire con profili che trattano argomenti simili o complementari e si possono trovare grazie agli hashtag. Una foto del feed di Instagram con hashtag #travellingsolo è verosimile che parli di viaggi in solitaria, così come #travelblogger dovrebbe essere riferito al profilo di una travel blogger. Per essere ancora più specifici, utilizzare hashtag in lingua italiana e attivare la geolocalizzazione consente di interagire con profili davvero in target.
Bot per Instagram: sono ancora utili per crescere?
Dal 2018, anno del maggiore cambiamento dell’algoritmo di Instagram, l’importanza del numero di follower è calata per lasciare maggiore spazio all’engagement, ovvero alla percentuale di interazioni dei profili, lasciando spazio agli account più piccoli.
I bot utilizzati in modo etico erano un valido aiuto alla crescita organica, ma considerando gli attuali rischi di blocco e la difficoltà di ottenere risultati apprezzabili, oggi utilizzare i bot non è più un’attività funzionale alla crescita di Instagram. Le persone che hanno ripreso a utilizzarli in modo aggressivo con commenti, follow/unfollow e risposte alle Stories rischiano di ottenere risultati opposti, mentre un uso moderato non porta più una crescita organica di follower in minor tempo.
33 commenti
Grazie Paola, sono sempre molto interessanti i tuoi post. Ora posso dire di saperne di più su questo (a volte misterioso) mondo dei BOT!
Interessante! Anche io ho finalmente fatto un po’ di luce su questo tanto chiacchierato mondo dei bot!
Finalmente un po’ di chiarezza sul mondo dei bot! Ora so di cosa si tratta e come funziona il meccanismo.
Io non ho mai fatto uso di bot, nè per attività di follow\unfollow nè per attività di like, commenti o Story viewer. Allo stesso tempo, però, vedo che è molto molto difficile crescere su Instagram ora, o forse sono io che non riesco ad applicare la strategia giusta.
Mi sono sempre chiesta se era il caso di usare i bot per far crescere il mio account su Instragram: ho trovato la risposta in questo articolo!
Pensa che io usavo una app solo per controllare la gente che faceva unfollow, appunto per l’uso di bot. Ho dovuto cancellarla perchè anche una sola singola azionde da quella app mi bloccava il profilo, onestamente credo che questo sia un pochino esagerato… Ma del resto come sempre il troppo stroppia e vengono bloccate anche app utili…
Il tema dei bot è ostico e in questo post è stato trattato in maniera dettagliata. Sinceramente non ne ho mai fatto uso e preferisco continuare a compiere le azioni in maniera manuale.
Per un attimo ho pensato di cedere ai famosi BOT…. Per poi scoprire che attualmente non servono a nulla 😅
Grazie per questo articolo davvero esaustivo. Io non li ho mai utilizzati ed ero proprio contraria a questa pratica. Ora secondo me le persone sono più tentate perché crescere naturalmente è diventato molto più difficile di qualche anno fa. Leggendo il tuo post mi sembra però di capire che ora ne vale meno la pena di prima
Grazie per il post! Molto interessante e chiaro. Mi sono sempre fatta molte domande sui bot e adesso ho le idee più chiare.
Articolo utilissimo, che fa luce su un aspetto molto controverso. Anche io spesso mi sono chiesta se valesse la pena usarli, ora sono molto più convinta che non sia una buona idea
Il mio parere è un po’ in controtendenza rispetto a quelli espressi sino ad ora. Fino a qualche tempo fa anch’io ero assolutamente contro l’uso dei bot, oggi invece la penso molto diversamente. La verità è che crescere su instagram per chi ha numeri molto molto piccoli e usa questa piattaforma da poco tempo è davvero un lavoro immane, anche perché spesso si viene percepiti come poco credibili anche se si postano dei buoni contenuti. A me capita di passare ore a cercare profili nuovi con cui interagire, ma, oltre al tempo speso, i risultati non sono quasi mai quelli sperati. Forse ragiono in maniera sbagliata, ma a volte penso che, anche se i risultati in termini di crescita non sono più quelli di una volta, usare un bot mi permetterebbe quantomeno di riprendermi il tempo che passo a cercare di far crescere il mio profilo in maniera organica e di dedicarlo al blog e ad altre attività più gratificanti.
Molto interessante questo articolo che spiega bene perchè si parli così male dei bot. Personalmente non li ho mai usati e non amo ricevere commenti automatizzati.
Molto utile! Non ne ho mai fatto uso e non ho intenzione di farlo, però sul mio profilo arrivano commenti e visualizzazioni di storie che si vede lontano un miglio che partono da un bot… anche perché tutti non italiani.
L’articolo che ci voleva! Molti dubbi se ne sono andati leggendo queste spiegazioni! Non ne ho mai fatto uso e sinceramente mi viene da ridere quando profili famosi si mettono a commentare mie foto.. si capisce che qualcosa non va 😂
Post utilissimo. Cercavo info proprio sul funzionamento, visto che sono ancora molto utilizzati e spesso mi sembra inevitabile per essere competitivi. Mi interessava capire se ne esiste un utilizzo etico e tollerato.
Ho provato anni fa un mese di prova e devo dire che i numeri erano saliti ma a meno di non usarlo sempre, una volta tolto poi i numeri calano di botto
Ho sempre avuto opinioni contrastanti sull’uso dei bot. C’è stato un periodo in cui ero molto tentata di usarli visto che non crescevo mai ed ero quasi sempre su instagram. Adesso preferisco decisamente crescere molto lentamente ma avere follower che davvero interagiscono con me perché interessati a quello che pubblico.
Grazie un articolo molto interessante che conferma percezioni che già avevo ricavato, si riconoscono subito le interazioni da bot e sinceramente non mi interessano. Non ne ho mai fatto uso e continuo con estrema lentezza a cercare di far crescere il mio profilo!
Articolo interessante che un po’ mi ha confermato le sensazioni che avevo. Personalmente Instagram non sono mai riuscita a farmelo piacere e ora mi sono buttata su Pinterest. Preferisco dedicarmi ad un paio di social bene e non a troppi male.
Questa è la giusta attitudine. Non dimenticare mai che l’obiettivo di un blogger dovrebbe essere quello di far crescere il blog e non perdere troppo tempo sui social 😉
Personalmente non li ho mai usati e tendo a non seguire i profili che ne fanno uso. Preferisco il contatto “umano” per quanto possa essere possibile sui social
Infatti lo scopo dei bot secondo me doveva essere solo avere un primo contatto per poi lasciare spazio a interazioni reali, purtroppo molti non l’hanno capito abusando dell’opportunità che offrivano 🙁
Ho usato un bot per crescere con i followers, ma è diminuito in maniera considerevole l’Engagment Rate. Non ci sono interazioni reali e l’algoritmo di Instagram penalizza questi profili. Ora sono io che gestisco tutto manualmente, perdendoci anche due ore al giorno. E’ diventato un vero e proprio lavoro ma pian piano le interazioni reali stanno aiutando la crescita del profilo.
Confermo, una volta i bot funzionavano molto bene, ora invece Instagram spinge sulle sponsorizzate quindi per crescere velocemente devi spendere anche parecchio. Io Instagram lo tengo attivo, ma preferisco avere un engagement rate basso rispetto a farlo diventare un altro lavoro. Alla fine il mio lavoro è il blog e conta di più la conversione rispetto all’engagement (cosa che quasi nessuno dice)
Grazie per aver fatto luce sul mondo dei bot. Onestamente non riuscivo a farmi un’idea e devo dire che ho ora molti elementi in più per avere un pensiero mio su questi tanto acclamati bot!
Alla fine sono semplici programmi per computer, secondo me demonizzare le cose non serve a nulla, solo parlandone possiamo farci un’idea più chiara
Molto utile questo post! Io personalmente ho provato ad usare dei BOT in passato sul mio profilo personale e devo dire che NON mi sono trovata molto bene. L’ho configurato a modo, ma alla fine entrava in conflitto con IG ed ero continuamente bannata. Non mi ha portato da nessuna parte…
Da un po’ di tempo Instagram ha iniziato a bannare e sospendere chi fa uso di azioni automatizzate, ma non è una questione di etica, semplicemente spinge alla sponsorizzazione e deve eliminare gli utenti finti per rendere appetibili le promozioni 🙂
Sarebbe molto interessante leggere come crescere su instagram non utilizzando i bot ma nemmeno passandoci le giornate… Potrebbe essere un argomento per un nuovo articolo 😊
Ahahah impossibile! Chi ha una crescita totalmente organica ci passa almeno 4 ore al giorno, decisamente troppo per i miei standard. In alternativa spendi e sponsorizzi i post 😉
Avere followers per fare numero non mi piace. Vorrei che le persone mi seguissero perché hanno interesse nel farlo. In questi giorni la domanda che mi sto ponendo è come cercare l’hashtag giusto per avere più visibilità. Mi piacerebbe sapere di più su questo argomento
Purtroppo molte aziende guardano ancora i numeri, soprattutto in Italia, e gli hashtag nel 2020 hanno perso molta importanza. L’algoritmo di Instagram infatti “spinge” i profili all’inizio dopodiché calano le visualizzazioni per spingere gli utenti a sponsorizzare i post (facendo guadagnare Instagram).