Questo articolo è rivolto a hotel, ristoranti, tour operator e chiunque lavori nel turismo. Per chi si affaccia all’influencer marketing, la sfida è saper scegliere l’influencer giusto per avere un ritorno reale, che non sia solo una bella foto su Instagram. Le attività della nostra community, come eventi, viaggi e blogtour, hanno sempre ricevuto feedback positivi che hanno portato spesso a collaborazioni continuative. Qui trovi i nostri suggerimenti su come selezionare l’influencer giusto per ogni attività.
Chi sono gli influencer
Grazie a Instagram e ai social network oggi siamo tutti influencer e moltissimi sembrano bravi nel loro lavoro, quindi per chi non è del campo diventa difficile determinare chi è la persona giusta per promuovere un’attività o un prodotto. Scegliere l’influencer sbagliato può non portare risultati o peggio, far perdere interesse in un determinato hotel o ristorante, se non presentato al meglio.
L’errore di fondo è scegliere un influencer con numeri alti, di follower o di engagement rate, senza soffermarsi sulle sue potenzialità di conversione e sul suo modo di lavorare. Nel mio lavoro di blogger mi è capitato spesso negli ultimi tempi di parlare con operatori del settore increduli del ritorno di immagine e richieste di informazioni che possono ottenere con una campagna con Travel Blogger Italiane, anziché scegliendo un influencer che produce le classiche foto instagrammabili.
Il vero influencer è una persona in grado di far interessare e conoscere il servizio o prodotto da promuovere ai suoi follower. I parametri quindi non possono essere semplicemente numerici, soprattutto visto che anche il numero di commenti si può facilmente forzare, ma devono considerare altri fattori.
Quali sono i parametri per valutare un influencer
L’influencer marketing continua a crescere in popolarità perché funziona molto bene quando gli influencer vengono scelti con cura. Gli influencer infatti devono prima di tutto essere allineati con gli obiettivi di marketing e il tipo di pubblico da raggiungere della struttura o del servizio turistico con cui collaborano.
Scegliere l’influencer più noto con il maggior numero di follower e like non significa che sia automaticamente l’influencer migliore per quel tipo di campagna. Alla fine della promozione i numeri sono semplicemente numeri e non dicono se un influencer è davvero influente nella sua cerchia!
I numeri sono sicuramente importanti e possono dare un’idea del numero di persone che un influencer è in grado di raccogliere intorno a sé (o quanto conosce un determinato social network con le sue logiche di crescita). Tuttavia, specialmente su Instagram, i numeri non bastano a determinare il valore di un influencer.
Follower, like e commenti si possono comprare o forzare attraverso la partecipazione costante a più gruppi dedicati. Addirittura oggi si può comprare il traffico verso il proprio blog. L’unica cosa che non si può comprare sono le interazioni sincere che un influencer sviluppa con la sua community. Per determinare quale influencer può rappresentare meglio il tuo prodotto o servizio devi quindi seguirlo e analizzare il tipo di relazione che ha con la sua community, ma soprattutto quali commenti riceve e come risponde.
Le foto instagrammabili tra fiori, vestitoni, cappelli di paglia, unicorni e pose ammiccanti durano qualche ora, ma non fanno memorizzare un prodotto o servizio ai follower dell’influencer. Lo scopo di ogni collaborazione è far conoscere un servizio o prodotto, non ottenere like.
Allineamento ai valori del brand
La qualità più importante da valutare per scegliere un influencer è il suo allineamento ai valori del brand del prodotto o servizio. Per promuovere oggetti eco-friendly è meglio scegliere un influencer che già parla di queste tematiche. Per parlare di cultura è meglio un blogger che offre ampio spazio a questo tema sul suo blog.
Inoltre va valutato anche se il pubblico di destinazione coincide. Un hotel di lusso in centro città non può ottenere benefici se sceglie di collaborare con blogger che viaggiano esclusivamente in tenda in montagna, così come la catena di ostelli non ha probabilmente lo stesso pubblico di una famiglia di travel blogger.
Infine va sempre valutato quali marchi, prodotti e servizi un influencer ha promosso in passato. Ogni attività dovrà fare le sue valutazioni se rivolgersi a influencer che hanno già promosso prodotti simili o concorrenti. Idealmente, per non dare l’impressione di promuovere qualsiasi cosa, un influencer dovrebbe alternare contenuti sponsorizzati a contenuti propri e collaborare solo con aziende con gli stessi valori. Questo aspetto di analisi di valori si collega in modo molto stretto alle valutazioni sull’autenticità di un influencer.
Autenticità
Alcuni influencer lavorano con tantissimi brand e partecipano a moltissime campagne. Basta dare una rapida occhiata a Instagram per vedere quasi ovunque gli stessi prodotti. Quando c’è una campagna in corso i follower sono bombardati da contenuti sponsorizzati dal feed, dalle Stories e persino via messaggio.
L’influencer marketing però funziona solo se è genuino e l’autenticità è un valore aggiunto molto importante quando si selezionano le persone che devono promuovere un prodotto o servizio.
Per fare un esempio concreto, un influencer che oggi promuove un modello di cellulare come il migliore sul mercato e dopo un mese un marchio diverso con caratteristiche completamente opposte non è affidabile. Così come non è autentico molto dell’entusiasmo presente su Instagram per le etichette per bambini e i servizi di stampa foto.
Obiettivi condivisi
Le migliori collaborazioni di influencer marketing sono improntate alla trasparenza e forniscono un vantaggio economico reciproco sia al brand che all’influencer. L’attività di influencer infatti è un lavoro vero e proprio, se effettuata seriamente, e deve portare guadagno.
Per questo motivo è importante ribadire che offrire prodotti di scarso valore in omaggio o solo link di affiliazione non porta vantaggio all’influencer. Avviare una collaborazione in cui gli influencer guadagnano attraverso il loro lavoro è il modo migliore per ottenere risultati. Questo perché prevede un allineamento totale su obiettivi, responsabilità e risultati.
Un’attività che intende promuoversi attraverso gli influencer dovrebbe quindi analizzare quali sono i propri obiettivi: far conoscere il proprio marchio, far conoscere un nuovo prodotto o servizio, ottenere vendite ricorrenti nel tempo. L’influencer marketing funziona meglio quando ci sono collaborazioni continuative con gli stessi influencer rispetto a singole campagne una tantum. Questa longevità consente al tuo pubblico di stabilire una relazione con il marchio e i contenuti dell’influencer e, in definitiva, di fidarsi della loro opinione.
Risposta alle attività online
La vera influenza si misura dalla qualità della risposta ottenuta, non dalla quantità di like o follower. Chiunque voglia promuovere la propria attività attraverso l’influencer marketing dovrebbe preoccuparsi di collaborare con una persona che abbia una relazione autentica con i propri follower e condivida i valori e gli obiettivi della campagna da condurre. In questo modo, tutta la sua attenzione ed energia verranno dedicate a creare storie e contenuti originali per promuovere il brand.
Per misurare la qualità di un influencer è sufficiente controllare i contenuti pubblicati sui social network e scorrere i commenti ricevuti. Un rapporto onesto con la propria community si riconosce dalla capacità di generare conversazioni, mentre commenti e descrizioni generiche che non apportano valore al brand o alla destinazione non valgono nulla.
Per questo motivo strumenti come NotJustAnalytics (ex Ninjalitics) o Social Blade possono solo indicare se si fa uso di bot con attività di follow/unfollow, ma non di giudicare la reale influenza online. Anzi, l’attenzione all’engagement rate che hanno sollevato ha portato a un uso massiccio di pod, ovvero gruppi di utenti reali che si scambiano like e commenti tra loro, pur non essendo interessati o in target con l’argomento.
Il modo migliore per giudicare se un determinato influencer è la persona giusta per una collaborazione è valutare i suoi contenuti ed eventi sponsorizzati precedenti. Se i commenti denotano un coinvolgimento autentico e le descrizioni riportano dettagli ed emozioni del prodotto, servizio o destinazione provata, allora potrebbe essere un buon candidato. Non la foto esteticamente bella, con migliaia di like e commenti come “bellissima” o “❤️”.
Credibilità
Oltre all’autenticità, andrebbe sempre valutata la credibilità di un influencer. Una persona che pubblica foto con vestiti o accessori fast fashion, non è certamente adatta a parlare di sostenibilità ambientale. Ancora più attenzione andrebbe fatta in ambito culturale per capire se l’influencer scelto ha le competenze (o è in grado di formarsi) su un determinato argomento. L’influencer che promuove una visita guidata infatti non deve necessariamente un esperto d’arte o storia, ma può e deve saper raccontare cosa ha imparato ai suoi lettori.
Affidati a Travel Blogger Italiane per promuovere la tua attività
Il processo di valutazione degli influencer è sicuramente lungo e impegnativo. Per non compiere l’errore di affidarti solo a chi può offrirti più like e visibilità vuota, senza una reale promozione della tua attività, affidati a chi può offrirti risultati concreti e un rapporto di collaborazione duraturo nel tempo.
Come community Travel Blogger Italiane abbiamo già promosso attività sul territorio e collaborazioni con marchi più o meno noti che puoi vedere nello spazio del magazine dedicato alle nostre attività. Formazione e contenuti di qualità sono le nostre parole d’ordine e possiamo selezionare le migliori blogger e influencer in target con la tua attività.
Prima di lasciare questa pagina, scrivi nei commenti se consideravi già questi aspetti dell’influencer marketing e quali sono i più importanti per te.
6 commenti
Mi è piaciuto moltissimo il passaggio sull’autenticità e la condivisione . Penso che tanti operatori del settore si stiano rendendo conto di quanto un travel blogger che punta su determinati valori possa offrire loro quel qualcosa in più
Piano piano le cose iniziano a cambiare anche da noi. Credo ci vorrà ancora del tempo per vedere sparire tutta la finzione che si trova online, ma noi possiamo fare la nostra parte con autenticità e genuinità per accelerare questo processo!
Io purtroppo vivo nel ponente ligure e, qui, per ora non stanno ancora prendendo in considerazione influencer o blogger per promuovere le attività!
Spero davvero che le cose possano cambiare!
Ti consiglio di creare un progetto valido, in bassa stagione anche in Liguria iniziano a collaborare. Altrimenti in Costa Azzurra 🙂
devo dire che il mercato a Milano è fortemente influenzato dagli influencer…pensa solo alla Ferragni o a Fedez che smuovono miliardi di persone e fanno sold out su ogni cosa che mettono in vendita. Comunque sia, il passaggio sull’autenticità e sulla community è fondamentale, il brand dev’essere quasi umanizzato, le persone devono sentirsi vicino alla persona per potersi fidare e comprare quel qualcosa di suggerito…
i numeri sono facili da alzare, ma la vera interazione no!
Ottimo articolo che analizza un fenomeno tanto attuale quanto ancora complesso da capire!