Non è facile proiettarsi in altri luoghi con un bebé quando si scopre per la prima volta il mestiere di genitore. Anche scegliere una destinazione può sembrare un’impresa titanica specialmente se si sogna una destinazione fuori dall’Europa. Ed è per questo che andare in Martinica col bebé potrebbe essere una soluzione appropriata.
La Martinica, perla dei Caraibi in territorio francese
Andare dall’altro capo del mondo e concedersi un viaggio su un’isola caraibica, in pieno inverno, potrebbe apparire un miraggio e non una possibilità concreta. La Martinica è un’isola caraibica che fa parte dell’arcipelago delle Piccole Antille.
Come l’isola vicina di Guadalupa, anche questa è territorio francese. Questo presenta due vantaggi indiscussi: da una parte la possibilità di viaggiare senza passaporto e dall’altra la copertura sanitaria europea, condizioni ideali per chi viaggia con un neonato.
Grande quanto la sola Romagna, l’isola si presta ad essere visitata girando in auto, alternando momenti di visite culturali al dolce far niente da spiaggia, combinazione ideale per chi deve sperimentare i nuovi ritmi familiari. La Martinica è adatta agli amanti del mare o del trekking e saprà ammaliare i viaggiatori europei.
Sebbene si atterri a Fort-de-France, la capitale dal passato coloniale è meno interessante dei piccoli comuni per coglierne lo spirito antigliese.
Procedendo in direzione sud dell’isola si possono scoprire piccoli paesini o borghi marinareschi in cui affittare un appartamento e riscoprire la lentezza che caratterizza la concezione del tempo di questi luoghi.
Sebbene ogni spiaggia sia differente, tutte hanno un comune denominatore: sabbia chiarissima, acque cristalline, palme e noci di cocco e quel senso di relax che i paradisi tropicali possono offrire, specialmente alle neofamiglie.
Perché scegliere la Martinica quando si viaggia con un bebé
I viaggi in famiglia oltreoceano, soprattutto con la presenza di un bebé, implicano spesso una nuova ottica di organizzazione per le coppie: assecondare i ritmi di un neonato diventa una priorità alla quale i neogenitori dovranno adeguarsi. La scelta di un’isola in cui poter alternare visite culturali, degustazioni rhum, qualche trekking e spiaggia potrebbe essere una idea vincente.
La Martinica offre numerose attività da poter svolgere in famiglia: osservare gli animali tropicali nel loro ambiente passeggiando nelle foreste tropicali, nuotare con le tartarughe all’anse Dufour, osservare la barriera corallina da una barca dal fondo a vetri, scoprire la fauna locale allo zoo e passeggiare tra le opere d’arte della Fondation Clement.
Tutto può rappresentare uno stimolo per le neofamiglie che desiderano ritrovare il loro assetto da viaggio, permettendo loro di costruire un itinerario attorno alle nuove esigenze.
Le spiagge nel sud dell’isola, la Grande Anse, l’Anse à l’Ane, Sainte Lucie sono delle distese di sabbia che si prestano ad accogliere le famiglie. Più complicato è partecipare all’escursione in barca per scoprire le mangrovie con un bebé.
La qualità del cibo locale contribuisce a sedurre i viaggiatori. Prodotti freschi e, per lo più locali, riempiono i banchi dei mercati: dalle fave di cacao al sorbetto al cocco venduto da anziane signore sulle spiagge e alle numerose tipologie di banane.
La cucina creola valorizza pesce e tuberi locali, proponendo cocktail a base di rhum, altro prodotto locale.
La cordialità degli antigliesi è un elemento che seduce: fa sentire le persone di passaggio sull’isola ospiti graditi. I sorrisi e la passione con cui i locali raccontano della loro terra sarà un invito a scoprire la cultura antigliese nella sua essenza, alimentando la voglia di tornare.
Acquistare un volo a lunga percorrenza è un passo importante per una neofamiglia. Per questo motivo, decidere di fare un viaggio oltreoceano e andare in Martinica col bebé potrebbe rappresentare il giusto compromesso tra la voglia di evasione, quella di trasmettere l’amore per i viaggi ai propri figli e la curiosità di scoprire se il proprio bambino diventerà presto un nuovo compagno di avventure.
4 commenti
Anche io ho “svezzato” mia figlia a pappe e carte d’imbarco. I caraibi sono un buon posto per i neonati o i bambini piccoli per il clima ventilato e la presenza di negozi con pappe e pannolini simili ai nostri. E’ pazzesco come i bambini, anche se molto piccoli, riescano ad adeguarsi a latitudini e climi diversi meglio di molti adulti!
Nostro figlio è abituato a viaggiare fin da piccolo seppure le mete, causa la poca disponibilità economica, siano molto più vicine. Penso che con alcuni accorgimenti, si possano visitare tantissimi luoghi anche con bebè e anzi sia uno dei metodi migliori per aiutarli a crescere consapevoli e responsabili.
La Martinica deve essere una destinazione emozionante; non ci sono mai stata ma devo dire che mi intriga davvero moltissimo!
Buona pratica quella di portare i bebè in viaggio, ho portato mia figlia sempre in giro per il mondo fin da piccolissima ed è stato un grande arricchimento per la sua crescita!