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l'opera di Laura Tibaldi Quiete Stellare

L’arte è donna a Bologna: mostra a San Giovanni in Persiceto

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Dal 15 Settembre al 22 Dicembre 2024 gli ambienti espositivi dei musei di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna, ospitano la mostra diffusa Frammenti di colore tra cielo e terra di Laura Tibaldi, giovane artista felsinea.

L’evento, organizzato da Giulia Marchesini di Agen.ter (Agenzia Territoriale per la Sostenibilità Alimentare, Agro-Ambientale ed Energetica) prevede la collocazione di cinque opere ad acrilico all’interno dei musei, con l’obiettivo di avvicinare tra loro realtà culturali distinte e dislocate in punti diversi del borgo.

Ma c’è di più.

Dal momento che dipingere ha per Laura una forte valenza terapeutica, quando i colori si riversano sulle tele e danno forma alle emozioni, è come se l’opera prendesse vita contagiando tutto ciò che la circonda.

In tal senso dunque, i musei di San Giovanni in Persiceto riescono a dialogare tra di loro attraverso il linguaggio universale dell’arte.

Libera Salcuni, fondatrice e autrice di Liberamente Traveller nonché media partner dell’evento con Isabelle Giavaresi (alias Artsinpolaroid) e Michela Vita di Bologna in un click, ha avuto modo di confrontarsi con Giulia e Laura qualche ora prima del taglio del nastro.

San Giovanni in Persiceto: i musei del borgo in provincia di Bologna ospitano una mostra diffusa

Attraverso le parole, le emozioni e le sensazioni delle due giovani donne, traspare tutto l’amore incondizionato per l’arte e per il territorio di provenienza, Bologna e la sua provincia.

Giulia Marchesini e Laura Tibaldi a San Giovanni in Persiceto
Giulia e Laura con Anatomia di un inconscio, Fisica Experience

Prima di conoscere più da vicino le protagoniste della mostra Frammenti di colore tra cielo e terra però, è opportuno soffermarsi brevemente sulle sedi che ospitano le opere esposte.

Il Museo Archeologico Ambientale accoglie Odis(se)a (2021) all’interno della suggestiva Porta Garibaldi, un edificio nel centro di San Giovanni in Persiceto, che conserva alcune delle caratteristiche dell’antico utilizzo di carcere mandamentale.

Il percorso di visita è articolato su più livelli ed i reperti sono organizzati in tre sezioni tematiche (età romana, età medievale ed età rinascimentale).

Il Museo del Cielo e della Terra invece, raggruppa quattro strutture di ambito disciplinare diverso, dislocate in altrettanti punti della cittadina del bolognese.

Presso il museo vivente di San Giovanni in Persiceto ha sede il Laboratorio dell’insetto. Qui tra le api, le cimici assassine ed il formicaio didattico, si cela l’opera Quadri della terra: eucalipto arcobaleno (2022-2023).

Fisica Experience, arricchito da Anatomia di un inconscio (2022), è probabilmente il luogo più interattivo del Museo del Cielo e della Terra e consente di osservare da vicino l’applicazione pratica dei teoremi, le leggi ed i principi che regolano la scienza.

Mountain – the Climb (2022) è l’opera custodita tra le decine di macchinari per la trebbiatura, l’aratura e la bonifica, restaurati dal persicetano Franco Risi ed esposti nel museo Macchina a Vapore.

Esattamente sotto al grande schermo-soffitto a forma di cupola del Planetario Cà dell’Ortolano, a cui si affianca l’Osservatorio astronomico G. Abetti, Laura e Giulia hanno infine scelto di collocare per l’inaugurazione, l’opera dal titolo Quiete stellare (2024).

Pensa: il piano superiore dell’edificio espone una delle collezioni di meteoriti più importanti d’Italia, a cui si affiancano numerose sezioni d’albero, che consentono di osservare gli effetti del clima sugli anelli di accrescimento.

Una mostra diffusa nei musei di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna: la parola alle protagoniste

Giulia Marchesini ama definirsi appassionata di arte da sempre e vede nell’organizzazione di questo evento, che ha curato personalmente, un vero e proprio atto d’amore verso San Giovanni in Persiceto.

Con l’inaugurazione della mostra di Laura Tibaldi infatti, si propone di dare il via ad una rassegna culturale più ampia, dal titolo Artisti al museo, che coinvolgerà anche altri autori del territorio bolognese.

Pur abitando a pochi chilometri di distanza, Giulia ha spiegato di aver conosciuto la vocazione artistica di Laura soltanto grazie ai social network e di essere subito rimasta colpita dalla vivacità e dalla brillantezza dei colori delle sue tele.

Quando si è resa conto di aver trovato la persona giusta con cui condividere il progetto che teneva chiuso, ormai da tempo, in un cassetto, l’ha contattata immediatamente.

Laura è un concentrato di creatività. Nonostante abbia sempre amato l’arte in tutte le sue espressioni, si è avvicinata alla pittura solo da adulta.

mostra presso il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto
Odis(se)a, Museo Archeologico Ambientale

Nel 2021, in quello che definisce uno degli anni più bui della sua vita, ha cominciato a realizzare disegni dai colori accesi e intensi.

Ha seguito un corso di arteterapia e ha continuato a formarsi soprattutto come autodidatta, mossa dal bisogno di dipingere tutto ciò che sente, anche gli stati d’animo più cupi e dolorosi.

Dopo aver accettato la proposta di Giulia, ha raggiunto San Giovanni in Persiceto e si è messa alla ricerca delle peculiarità specifiche di ciascuna sede museale.

È in questa fase che si è accorta dell’esistenza di particolari affinità tra gli allestimenti e le collezioni ed alcuni dei suoi lavori.

Il linguaggio universale dell’arte dialoga con i musei di San Giovanni Persiceto

Al Laboratorio dell’insetto ad esempio, ha associato una delle tele del ciclo pittorico Quadri della terra, i cui colori si ispirano alla corteccia arcobaleno di una pianta che cresce nel sud-est asiatico (Eucalipto arcobaleno).

la tela di Laura Tibaldi al Laboratorio dell'insetto
Quadri della Terra: eucalipto arcobaleno, Laboratorio dell’insetto

La scelta di collocare Odis(se)a nell’antica prigione che oggi ospita il Museo Archeologico Ambientale invece, si basa su una visione molto particolare della cultura, raffigurata con le sembianze di una barca, che viaggia nel tempo per mezzo dello spazio.

In una delle sale più immersive di Fisica Experience, ha individuato la collocazione adatta per Anatomia di un inconscio, ovvero la rappresentazione astratta del suo io interiore, totalmente invisibile al mondo esterno.

Le pesanti e maestose macchine della collezione di Franco Risi hanno indotto Laura a riflettere sulla società consumistica contemporanea, che le appare lontanissima da quel mondo contadino e dai suoi valori.

Sulla base di questa netta contrapposizione, ha scelto di disporre nel museo Macchina a Vapore, l’opera The Mountain – the Climb.

mostra Frammenti di colore tra cielo e terra al museo della Macchina a Vapore
The Mountain – the Climb, Macchina a Vapore – Museo Franco Risi

Questa montagna da scalare riflette la mania dell’uomo odierno di rincorrere il successo a tutti i costi, tralasciando la cura di se stesso, indispensabile per la crescita personale.

Quiete stellare, il quadro destinato al Planetario, è infine un omaggio ad un amico di Laura, scomparso improvvisamente dopo essere scivolato e caduto in montagna alcuni anni fa.

La tela è stata eccezionalmente realizzata con colori fluorescenti. Quando la sala è completamente al buio, i visitatori riescono a scorgere l’enorme cielo stellato che si staglia oltre due alte vette rocciose.

Visitare la mostra Frammenti di colore tra cielo e terra nei musei di San Giovanni in Persiceto vicino Bologna

La mostra Frammenti di colore tra cielo e terra è certamente pensata per i visitatori abituali dei musei, ma saprà affascinare anche gli appassionati d’arte contemporanea e i tanti studenti abituati a frequentare gli ambienti espositivi esclusivamente per le attività didattiche.

Le opere della poliedrica artista bolognese (che trovi su Instagram come @lauratibaldi.atelier) sono visibili durante i consueti orari di apertura dei musei.

Puoi raggiungere la cittadina in automobile oppure in treno, grazie ai numerosi collegamenti quotidiani con la Stazione Centrale di Bologna (il tempo di percorrenza è di circa 30 minuti).

Tutte le informazioni utili sono disponibili sui siti internet del Museo del Cielo e della Terra e del Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto.

Personalmente, sono rimasta piacevolmente colpita da questa collaborazione tutta al femminile e tu, che cosa ne pensi?

Immagine in evidenza: Quiete stellare, Planetario

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4 commenti

Paola 10/10/2024 - 08:03

La mostra “Frammenti di colore tra cielo e terra” a San Giovanni in Persiceto mi sembra un ottimo mezzo per unire in modo poetico arte, territorio e cultura. L’idea di una mostra diffusa in spazi museali così diversi e suggestivi crea un legame forte tra l’arte contemporanea e le tradizioni locali.

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Libera 27/10/2024 - 21:18

Un modo nuovo per creare connessioni e valorizzare il territorio.

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Bru 12/10/2024 - 11:54

Assolutamente si, l’arte è donna, e io adoro l’unione di donne per promuovere queste belle iniziative
Brave

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Libera 27/10/2024 - 21:19

Viva le donne.

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