Leggendo Bagaglio Leggero scoprirai tanta montagna, grande passione di Silvia, e viaggi di coppia alla scoperta di itinerari poco battuti. Silvia descrive il suo blog come la versione virtuale del diario di viagigo con il biglietto aereo e la carta topografica incollati alle pagine. Il suo mantra è “la curiosità salverà il mondo” e nell’intervista per Travel Blogger Italiane potrai conoscere meglio il suo stile di viaggio.
Che tipo di viaggiatrice sei? Zaino o valigia?
Perché, c’è ancora chi usa la valigia per viaggiare? Decisamente zaino, meglio se di dimensioni contenute da permettermi di portarlo come bagaglio a mano in aereo e utilizzarlo durante i trekking. Da sempre adotto per i viaggi uno stile minimalista. Mio padre è un appassionato velista, e mi ha insegnato fin da piccola che lo spazio è un bene preziosissimo. Meno stress da valigia, meno cose inutili, meno ingombro e meno lavatrici da fare al ritorno. Non è stato difficile poi con gli anni portare questo mood anche egli altri ambiti. D’altronde il blog si chiama proprio Bagaglio Leggero: nei viaggi come nella vita.
Cosa non può mancare nel tuo bagaglio (una sola cosa)?
Sicuramente gli scarponi da trekking. Impensabile fare un viaggio senza scalare qualche cima, perdermi nella foresta o curiosare tra i boschi. Fare trekking, camminare, esplorare sono per me l’essenza stessa del viaggio. Quando visito una metropoli, a fine giornata non posso fare a meno di cercare un po’ di quiete in un parco cittadino o di allontanarmi quanto basta per scoprire un’area naturale appena fuori mano. L’unica controindicazione è che, usando per viaggiare uno zaino piccolo, solitamente indosso gli scarponi fin dalla partenza e in aeroporto sono sempre quella che deve attraversare il metal detector in calzini!
Il viaggio che ancora non hai fatto ma che vuoi fare assolutamente?
Quest’anno ho fatto una scelta di vita piuttosto radicale, lasciando il lavoro a tempo indeterminato per buttarmi a capofitto sulla scrittura e lavorare da nomade digitale e poter così viaggiare per il mondo. Forse non ho scelto proprio l’anno giusto per farlo, ma quando senti un sogno così chiaramente non puoi tacerlo senza inseguirlo. E quindi, per rispondere alla domanda, non ho “un viaggio” in mente, ma “il viaggio”: il dove è quasi secondario. C’è un mondo da scoprire, no?
Dove hai mangiato meglio e peggio nel mondo?
Non ho alcun dubbio su chi inserire sul podio della cucina migliore del mondo: Italia, Vietnam e Perù. L’ordine è casuale (no, non fatemi scegliere!) perché veramente stiamo parlando di cucine strepitose. I fresh spring roll e l’irresistibile street food del Vietnam, le delicate e saporite pietanze dei mercati peruviani e la cucina tipica della nostra cucina… impossibile scegliere, tanto che anche a casa riesco a mescolare spezie e sapori delle diverse tradizioni.
Avrei aggiunto volentieri alla lista anche la cucina indiana, ma… un azzardato street food con relativo temibile batterio a seguito le ha fatto irrimediabilmente perdere posizioni. Non saprei dire invece dove ho mangiato peggio, anche se mi aspettavo molto di più dalla cucina francese.
Qual è il viaggio che, nel bene o nel male ti ha insegnato di più?
Il primo viaggio in autonomia fatto negli Stati Uniti mi ha fatto comprendere che il mondo non era poi così pericoloso come lo descrivevano i grandi (avevo 16 anni), il viaggio in India mi ha insegnato ad ascoltare, il viaggio in solitaria in Vietnam ad aver fiducia in me stessa, i viaggi nell’Est Europa a saper guardare oltre al bello, il viaggio in Thailandia a prendere la vita per le corna, ed infine il viaggio in Perù mi ha fatto scoprire quanta meraviglia avesse da offrirmi il mondo. Potrei andare avanti così per tutti gli altri, perché la verità è che i viaggi fatti, ognuno a modo loro, mi hanno insegnato esattamente ciò che stavo cercando.
➜ Puoi leggere tutti gli articoli di viaggio che Silvia ha scritto per il magazine Travel Blogger Italiano dal suo profilo autrice, oppure andare a curiosare direttamente nel blog Bagaglio Leggero per scoprire dove la porterà la sua prossima avventura!
2 commenti
Un onore essere parte di questa community. Grazie a Paola e a tutte le ragazze che la rendono un posto bellissimo, permettendomi di viaggiare ogni giorno attraverso i loro racconti.
Un piacere conoscere un po’ meglio l’autrice di un blog che è davvero nelle mie corde e seguo con piacere, ancora prima di entrare nelle TBI. E adesso capisco qualcosa di più di questo feeling (che magari è solo da parte mia) nei tuoi confronti, Silvia: anche mio padre era un velista, e un simile imprinting credo sia formativo. Ciao!