Architetto convertito alla cucina, Patrizia nel suo travel blog Sapori in Viaggio porta in tavola viaggi e ricette dal mondo. La sua passione per il cibo traspare in ogni articolo e Patrizia offre anche uno spazio per parlare di ristoranti e per le migliori ricette da portare a casa come souvenir. In questa intervista invece racconta il suo modo di viaggiare, per scoprire qualcosa di più su di lei.
Con chi viaggi di solito?
I miei viaggi, fino a pochi mesi fa, sono sempre stati in solitaria. D’altronde, ho cominciato proprio così! Nel 2015 ho fatto una sorta di Grand Tour d’Europa in autobus da sola. Sono partita da Milano e ho toccato diverse città come Barcellona, Parigi, Amsterdam e Berlino in compagnia del mio fidato zaino e della guida che mi ero scritta prima del viaggio.
Ho proseguito facendo le cose un po’ più in grande e sono andata in Florida, dove sono rimasta un anno a lavorare, per poi intraprendere il viaggio dei sogni: un mese fra Messico, Giamaica e Perù. Posso però dire che il viaggio in solitaria che più mi è rimasto impresso, è stato quello in Lapponia; vedere l’aurora boreale, da sola, sotto quel cielo verde danzante, è stato incredibile. Ricordo benissimo di come ho affrontato quelle 18 ore in treno per raggiungere Abisko da Stoccolma, in un vagone letto con una simpaticissima ragazza finlandese che mi ha fatta ridere per gran parte del viaggio.
Come però tutte le cose nella vita, anche questo cambia, e ora mi trovo a girovagare in dolce compagnia di Riccardo, il mio genealogista preferito. Trovare qualcuno che condivida le tue stesse passioni non è mai semplice, ma quando accade, speri davvero sia per sempre.
Qual è il tuo stile di viaggio?
Il mio stile di viaggio è all’avventura sotto molto aspetti, e pianificato sotto altri. Mi spiego meglio: sono una persona abbastanza metodica e maniaca del controllo. Questo mi porta a svolgere molte ricerche nel prepartenza, legate alla storia del luogo che vado a visitare, alle tipicità gastronomiche da provare e alle curiosità da scoprire. Quindi prendo la mia agenda, annoto tutto quanto, preparo la mia mappa virtuale con le tappe e, immancabilmente non la seguo mai!
Una volta arrivata sul posto, mi perdo, fra le vie, nella mia testa, un po’ dappertutto, perché mi faccio trascinare dall’entusiasmo e vago senza meta. Solo quando ritrovo il controllo, mi attengo a parte dei miei piani. Piani che comprendono sempre soluzioni a basso costo come ostelli invece di alberghi, street food anziché ristoranti, acquisto tessere cumulative per i trasporti.
In genere tendo a viaggiare con un occhio di riguardo al risparmio e perché nel corso degli anni ho capito che è più bello dormire in una camerata dove poter conoscere persone nuove, piuttosto che sola in una camera con tutti i lussi. Ho scoperto anche di avere una passione per il campeggio; volete davvero confrontare una notte in un hotel, con una tenda sotto ad un cielo stellato?
Cosa non può mancare nel tuo bagaglio?
Nel bagaglio di Patrizia non manca mai: l’agenda. Come precedentemente detto, io organizzo i miei viaggi scrivendo una mia guida personale per ogni luogo che visito. Anche quando sono in viaggio, però, non mi sottraggo dall’imprimere su carta ciò che vedo, sento e provo in quei momenti. Carta e penna son sempre con me, così come le cuffie per ascoltare la musica mentre cammino o mentre mi godo un tramonto in riva al mare.
Per cause di forza maggiore, non può mancare neanche la crema solare, a causa del mio colorito tendente al bianco latte. Capita spesso che io parta con uno zaino soft, per poi comprare abiti o accessori di artigianato locale; adoro le stoffe etniche, i colori e vedere l’orgoglio negli occhi di chi li ha realizzati con tanto amore. Tendo a non lasciare mai a casa vestiti e scarpe comodi e pratici, visti i molti chilometri che macino ogni giorno.
Un viaggio, non è un viaggio anche senza libri; amo leggere e non ho ancora abbandonato il piacere della carta, quindi so di dover lasciare sempre un po’ di spazio in più per il libro prescelto! Dulcis in fundo, la voglia di tornare a casa sempre diversa, quella è una componente essenziale del mio bagaglio.
Qual è la destinazione dei tuoi sogni?
Il viaggio che sogno da sempre è percorrere la Carretera Austral. La strada che da Puerto Montt, porta a Villa O’Higgins, possibilmente prolungandola fino ad Ushuaia e risalendo dall’Argentina. Un’esperienza che da parecchio mi balena per la mente e che avevo già iniziato a pianificare. Paesaggi che variano dai monti innevati, ai deserti, con infinite strade d percorrere a piedi, in bici o facendo l’autostop.
Terre ancora incontaminate, che stanno trovando il riscontro positivo da parte dei turisti solo ultimamente, ma che restano comunque adatte solo ai più temerari. Non perché siano pericolose, ma per l’assenza di infrastrutture, trasporti e strutture ricettive che obbligano ad adattarsi ad ambienti non sempre confortevoli. Credo che il Cile sia un territorio bellissimo e abitato da persone straordinarie, per questo è il mio dream trip!
Ovviamente ci sono molte destinazioni che vorrei visitare come il Guatemala, il Costa Rica e il Brasile e spostandoci ad oriente non ho dubbi che vorrei visitare la Thailandia, il Laos, il Vietnam e La Cambogia. L’idea di attraversare quelle terre fra campi di riso, spiagge selvagge e piantagioni di caffè, mi fa tornare alla mente il perché io ami viaggiare e soprattutto perché io non voglia smettere di farlo.
Cosa hai imparato dai tuoi viaggi?
I viaggi insegnano molto, in qualunque modo tu decida di affrontarli. Ho iniziato relativamente tardi a viaggiare, dopo la laurea in Architettura. Ed è proprio in seguito a quel viaggio che ho capito che forse, la strada che avevo intrapreso, non era quella che faceva per me. È stato inebriandomi dei sapori e degli odori che ho visto in giro per l’Europa che ho compreso quanto amassi la cucina in tutte le sue forme: dalla pratica, alla teoria, fino all’assaggio.
Ogni viaggio è stata una scoperta enogastronomica senza eguali, dove quello che noi è inusuale, magari per un’altra popolazione è la base della loro alimentazione. È un concetto che si può applicare a tutto in effetti, dalla tavola alla vita. Non siamo tutti uguali, e non sempre abbiamo gli stessi gusti, ma non per questo dobbiamo far si che ciò diventi un ostacolo, anzi, può benissimo essere un punto di partenza per mettersi in discussione e rivedere le proprie priorità.
Viaggiare mi ha insegnato ad adattarmi quando l’ostello prenotato in realtà era inesistente, mi ha insegnato a dare una mano a quell’anziano in difficoltà nell’aprire quel pacchetto di patatine, a ricredermi su certe mie idee che credevo fossero ‘giuste’, ma poi non le erano. Viaggiare ha cambiato me interiormente, ma anche come vivo i rapporti con le persone. Chi l’avrebbe mai detto qualche anno fa che ora mi sarei trovata un compagno di viaggi?!
➜ Puoi leggere alcuni degli avventurosi viaggi gastronomici di Patrizia sul nostro magazine Travel Blogger Italiane dalla sua pagina autrice.