Valeria vive letteralmente di viaggi. Oltre a essere una fantastica travel blogger infatti lavora anche come travel designer, ovvero progetta viaggi, e travel coach per chi vuole viaggiare per riscoprire se stesso. Un progetto ambizioso, ma il talento di Valeria le permette di fare da guida a chiunque voglia approcciarsi al mondo dei viaggi. In questa intervista ci racconterà qualcosa di più sul suo stile di viaggio.
Che tipo di viaggiatrice sei? Zaino o valigia?
Sono una viaggiatrice “versatile”. Non faccio della scelta del bagaglio una filosofia di vita, non sono backpacker a tutti i costi, ma adatto il bagaglio al tipo di viaggio e alla destinazione. Ad esempio se so che viaggio in bus o con mezzi locali magari scelgo qualcosa di più morbido, se penso di fare un viaggio on the road, invece, la valigia trolley è più comoda da trascinare a destinazione quando arrivo all’alloggio.
Cosa non può mancare nel tuo bagaglio (una sola cosa)?
Una guida di viaggio cartacea. Lo so, da questo punto di vista sono molto vintage. Adoro però studiare la destinazione prima di partire, prendere appunti e sottolinearla… e poi portarmela in viaggio come un libro sacro. La trovo utile perché ho con me sempre le mappe, indirizzi utili… tutto a portata di mano, anche senza Wi-Fi.
Il viaggio che ancora non hai fatto ma che vuoi fare assolutamente?
Per la prossima estate stavo studiando un itinerario in camper nell’Outback australiano. Sarebbe stato un vero viaggio on the road e assolutamente in libertà. Non sono mai stata in Oceania. Purtroppo i piani sono cambiati a causa dell’emergenza attuale, ma l’itinerario è pronto, devo solo comprare i biglietti aerei.
Dove hai mangiato meglio e peggio nel mondo?
Faccio una premessa: mangio qualsiasi cosa e, oltretutto, mi obbligo quasi sempre a mangiare cibi locali. Per me non è tanto un problema di qualità della cucina, quanto di varietà. Ho adorato la Cina, perché, anche solo per le differenze regionali, ha una gastronomia variegata, con diversi piatti e quindi non ti annoia mai e non è mai ripetitiva. In Sri Lanka, dopo quasi venti giorni di cibo di varia forma che però aveva sempre lo stesso sapore di curry… non ne potevo più!
Qual è il viaggio che, nel bene o nel male ti ha insegnato di più?
Forse il primo viaggio, che è stato in realtà il primo viaggio vero e anche la prima volta che ho preso l’aereo: sono andata a Cuba per un progetto di scambio con la mia università. Fino ad allora avevo viaggiato pochissimo. Quel viaggio è stato uno spartiacque. Da lì ho iniziato a viaggiare e non ho più smesso.
Aggiungo poi tutti i viaggi che ho fatto da sola (Pechino, Hawaii, New York, Sarajevo, Uganda…), perché tutte le volte sono stati un prezioso contributo alla mia crescita personale e un’iniezione di autostima: mi hanno fatto capire che mi so adattare in qualsiasi situazione e che ho le risorse personali per essere felice ovunque!
➜ Puoi leggere i post scritti da Valeria per le Travel Blogger Italiane dalla sua pagina autore oppure restare aggiornato sulle sue avventure dal suo blog Mente in Viaggio.