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Ristorante, foto di stock

Buone pratiche di igiene e sicurezza per ristoratori dopo il lockdown

17 commenti

Se il coronavirus ha cambiato radicalmente le abitudini di tutti, la riapertura dei ristoranti dopo il lockdown ha previsto nuove norme di igiene e sicurezza da mettere subito in pratica, spesso molto impattanti dal punto di vista dell’esperienza dei clienti. In questo articolo analizziamo come alcuni ristoratori siano invece riusciti a garantire il rispetto della normativa tutelando i clienti e allo stesso tempo offrendo loro un piacevole momento a pranzo o a cena.

Cosa prevede la normativa COVID per i ristoranti

Ogni Regione può predisporre misure più restrittive correlate all’aumento dei contagi, tuttavia sono state rilasciate delle indicazioni generali di igiene e sicurezza da rispettare relative all’accesso dei clienti e all’allestimento dei locali.

Accesso clienti

Una parte della normativa del nuovo coronavirus che i ristoranti devono seguire riguarda la modalità di accesso dei clienti e le regole di comportamento e prevede:

  • comunicazione ai clienti delle misure di prevenzione in atto, comprensibili anche per i clienti stranieri;
  • possibilità di misurare la temperatura corporea e impedire l’accesso alle persone con temperatura maggiore di 37,5 °C;
  • ingresso consentito a un numero limitato di clienti per assicurare la distanza di almeno un metro tra uno e l’altro;
  • preferenza per le prenotazioni e conservazione dell’elenco dei clienti prenotati per due settimane;
  • gli stessi clienti dovrebbero restare a distanza di un metro se non sono famigliari/conviventi, tuttavia il rispetto di questa indicazione è affidato alla responsabilità individuale dei singoli clienti;
  • utilizzo della mascherina per i clienti quanto si alzano dal tavolo;

Allestimento locale

Oltre alle regole di comportamento, i ristoratori devono seguire anche delle indicazioni molto restrittive relative all’igiene dei locali:

  • prodotti igienizzanti a disposizione dei clienti e del personale in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici;
  • preferenza per l’utilizzo degli spazi esterni come giardini, terrazze e dehor, mantenendo la distanza di almeno un metro fra i tavoli;
  • non è possibile allestire buffet;
  • il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve igienizzarsi frequentemente le mani con soluzioni idro-alcoliche prima di ogni servizio al tavolo;
  • ricambio d’aria per gli ambienti interni ed esclusione della funzione di ricircolo dell’aria negli impianti di condizionamento;
  • la cassa può avere una barriera fisica di plexiglass o, in alternativa, il personale deve indossare mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani;
  • preferenza alle modalità di pagamento elettroniche come bancomat, carte e app, possibilmente al tavolo;
  • disinfezione delle superfici al termine del servizio al tavolo;
  • utilizzo di menu usa e getta, plastificabili lavabili, o consultabili online sul proprio cellulare.

Ristoranti che hanno messo in atto le nuove regole di igiene e sicurezza in modo esemplare

Con tutte queste nuove regole da mettere in atto non tutti i ristoranti stanno riuscendo a garantire una piacevole esperienza ai clienti per cui abbiamo deciso di raccontare alcuni esempi particolarmente positivi.

Come creare un’area gradevole dedicata al gel igienizzante

Quando si entra in un ristorante o in una qualsiasi attività commerciale il primo impatto è tutto. Anziché mettere un tavolino improvvisato in un angolo con il gel igienizzante e un foglio plastificato scritto in Word con le norme igieniche, un ristoratore può far rientrare l’applicazione di questa regola nell’accoglienza dei clienti.

Al Sibiriaki di Torino, un ristorante caldo e accogliente specializzato in cucina russa e delle ex repubbliche sovietiche, i clienti trovano il gel idroalcolico su un tavolo in legno massiccio, nello stesso stile dell’arredamento, e igienizzarsi le mani diventa il primo momento di incontro con il personale del locale. Nello stesso ristorante è stata creata un’analoga postazione davanti ai bagni, con gel igienizzante e salviette usa e getta. Utilizzare un tavolo e scrivere le norme sanitarie nello stesso stile dell’arredamento e del menu del locale integra l’area dedicata all’igienizzazione delle mani nel ristorante, senza farla sembrare una nota stonata.

Come presentare un menu digitale

Una delle novità portate dall’emergenza sanitaria è stato il menu scaricabile sul cellulare attraverso un QR code, spesso stampato senza nessuna personalizzazione. Il ristorante di cucina venezuelana e caraibica di Torino Caribbean Bistrot ha invece utilizzato il QR code come ulteriore elemento della sua identità visiva, realizzandolo con una grafica coordinata agli altri elementi del locale e mettendolo in evidenza in un espositore di plexiglass su ogni tavolo.

Il QR code del Caribbean Bistrot di Torino da cui visualizzare il menu in formato digitale
Il QR code del Caribbean Bistrot di Torino da cui visualizzare il menu in formato digitale

Come rendere piacevole per tutti una cena nel dehor

Infine, sempre al Caribbean Bistrot di Torino, è presente un dehor in cui è vietato fumare. Con la conseguente riduzione dei posti l’area esterna è diventata fondamentale per i ristoratori e i non fumatori apprezzano molto la possibilità di gustare il cibo senza puzza di sigaretta.

Raccontate la vostra esperienza!

Se siete stati in ristoranti che sono riusciti ad applicare in modo esemplare e poco invasivo l’impatto delle nuove normative legate al COVID scriveteceli nei commenti, ci piacerebbe dargli spazio e raccontarli sui nostri canali.

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17 commenti

Teresa Torsello 23/06/2020 - 16:38

Avevo letto tutte le normative relative ai ristoranti, e devo dire che inizialmente avevo pensato di lasciar perdere perchè mi creavano angoscia. In realtà, a parte il distanziamento, è stata una esperienza gradevole come sempre.

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Paola Bertoni 25/06/2020 - 16:14

Io invece sto apprezzando il distanziamento perché così si riesce a cenare tranquillamente anche nei locali che prima erano super affollati con i tavoli troppo vicini 😉

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Silvia The Food Traveler 23/06/2020 - 20:43

Sicuramente non è semplice, e anche la mia esperienza di lavoro in un ufficio aperto al pubblico non è molto diversa da quella dei ristoranti. Proprio sabato scorso sono stata a cena dopo mesi in un ristorante della mia città, e innanzitutto hanno fatto due percorsi diversi per chi entra e chi esce, in modo da non avere troppa gente che “fa gruppo” quando si arriva o quando si lascia il locale. Poi il distanziamento dei tavoli, ma tutto sommato per noi clienti niente di troppo traumatico.

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Paola Bertoni 25/06/2020 - 16:15

Quello che a me crea disagio sono le mascherine, i tavoli distanziati invece li apprezzo molto e spero rimangano così anche dopo

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Cla 28/06/2020 - 18:44

Penso sia molto importante che i ristoranti in questo momento seguano le norme, ma anche che noi consumatori siamo al corrente di come ci dobbiamo comportare.

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Giovy Malfiori 29/06/2020 - 06:41

Io sto apprezzando molto l’uso del menù via smartphone: lo trovo molto utile. Nel weekend ho trovato il primo ristorante con un’App sviluppata a dovere per effettuare gli ordini in autunomia.

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paola 01/07/2020 - 15:29

Non ho trovato grandi differenze nel servizio se non una maggiore distanza tra i tavoli (ben venga! alcune volte era minima e imbarazzante!). Mangiare o bere qualcosa fuori ti rilassa e tutto sembra come prima. Sembra, purtroppo non lo è…

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valeria 03/07/2020 - 17:32

Ho notato una forte consapevolezza verso il problema sia nei ristoratori che negli avventori. Molto utile l’utilizzo del menu digitale.

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Claudia 05/07/2020 - 10:18

Quando rispettate trovo che, con le nuove regole di distanziamento, il locale sia molto meno affollato (soprattutto per la distanza tra i tavoli) e la cena sia più gradevole.

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MARTINA BRESSAN 06/07/2020 - 13:48

Trovo che siano delle regole semplici ma giuste , dato il periodo che stiamo vivendo. Mi rendo conto che per i ristoratori non sarà stato semplice adeguarsi e che abbiano trascorso periodi davvero ”bui” a causa del Covid, tuttavia trovo giusto che ci sia il rispetto di queste regole da parte di tutti, sia ristoratori che clienti. Ho trovato molto utile l’introduzione del menù tramite QR code: mi è capitato prima del Coronavirus di andare in un ristorante in cui il menù era davvero sporco, con macchie e molto unto. L’utilizzo del menù consultabile via smartphone, l’ho usato molto in Cina dove è presente sia la funzione per consultare il menù che per ordinare (senza bisogno che venga il cameriere a prendere l’ordine), tuttavia trovo che in Italia possa essere una complicanza per persone anziane o poco ”tecnologiche”.

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Alessia 07/07/2020 - 12:11

A Roma non ho visto un ristorante che applichi le regole in maniera scrupolosa. Ti fanno entrare se hai la mascherina, in fila si sta distanziati, ma poi ti siedi al tavolo e improvvisamente la distanza non c’è più e non ho ancora mai visto un menù via app. I soliti cartacei e solo in un’occasione li ho visti sanificare passando da un tavolo a un altro. Ieri sera avevo voglia di pizza. Ho preferito ordinarla a casa.

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Lucia 10/07/2020 - 14:55

Sono delle regole giustissime che purtroppo non ho visto applicate spesso. Al massimo quello che ho trovato fino ad ora: camerieri con mascherine e gel disinfettante! Magari tutti riuscissero a rispettare queste regole.

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Alessandra 25/12/2020 - 11:24

Non ho frequentato molti ristoranti in quest’ultimo anno, ma ho notato molta attenzione a seguire le norme sanitarie. Io spero che ALCUNE di queste buone abitudini (come la cura x l’igiene) continuino nel tempo nell’era post Covid.

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Eliana 27/07/2020 - 19:10

Devo dire che i ristoranti a Pavia sono davvero ligi al dovere e molto attenti alle normative COVID-19: il mio giapponese preferito, il Moya, ha donato più di 60.000 mascherine al Comune e durante il primo periodo di apertura aveva adottato il menù con il QR-Code. Ora sono passati ai menù tradizionali ma il cameriere non prende più l’ordine e si è adottato il foglietto con i numeri.

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ANTONELLA MAIOCCHI 02/10/2020 - 12:00

In molti hanno utilizzato il menu digitale e lo trovo molto pratico invece dei fogli spesso sgualciti e macchiati che sono passati per mille mani. Il resto.. ognuno fa per conto suo: in alcuni locali misurano la temperatura, in atri no. In alcuni bisogna lasciare nome e numero di telefono ma non in tutti. Adesso che i dehors dovranno essere abbandonati il rischio affollamento è alle porte

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Alessandra 02/10/2020 - 14:23

Dalle nostre parti (nelle Marche) in linea generale sto notando una grande attenzione nei locali… distanziamento tra i tavoli… menù usa e getta in carta o digitali… posate monouso… mi sento abbastanza tranquilla anche se ho ridotto di molto le uscite perchè ho dei familiari con patologie croniche.

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Valentina 30/10/2020 - 16:20

Quest’estate, dopo la riapertura dei locali, sono stata al ristorante varie volte e mi sono sempre sentita tranquilla e ovunque ho notato molta attenzione sia da parte dei ristoratori/camerieri che da parte dei clienti.
Ora mi trovo a Zurigo, dove i ristoranti, a differenza di quelli italiani, possono rimanere aperti anche la sera. Anche qui noto molta attenzione e tutti rispettano le nuove regole, in primis quella di indossare la mascherina, diventata d’obbligo nei ristoranti solo da poco tempo.

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