La Val di Fiemme, in Trentino, è il luogo ideale per una vacanza in montagna. Anche per chi non ha mai trascorso le proprie vacanze in montagna, o pur essendoci stato, non ha esperienze di trekking o non è particolarmente allenato. Questa valle, infatti, permette di fare belle escursioni anche senza dover camminare per ore su sentieri impervi. Scopriamone alcune.
Da Pian dei Casoni a Baita Segantini attraverso la Val Venegia
Per fare questa passeggiata, si può arrivare in macchina o con bus navetta da Passo Rolle, fino a Pian dei Casoni, sulla strada che porta al Passo Valles. Lì, si può parcheggiare: è meglio arrivare la mattina presto per evitare di non trovare posto. Essendo un’escursione adatta a tutti e dai paesaggi stupendi, è molto gettonata soprattutto nei fine settimana. Una volta lasciata l’auto, si prende la strada sterrata che, in leggera salita, conduce prima a Malga Venegia e Malga Venegiota dove ci si può fermare per una pausa golosa o per pranzo, o anche solo a salutare le mucche che d’estate vengono portate qui in alpeggio.
Si prosegue con una salita un pochino più impegnativa ma comunque su ampia strada sterrata, per arrivare a Baita Segantini. Da lì potrete ammirare il panorama circostante: le Pale di San Martino proprio dietro alla Baita, Passo Rolle ai piedi della Baita, di fronte Monte Castellazzo con il suo celebre Cristo Pensante. Per tornare a Pian dei Casoni, si può ripercorrere la strada appena fatta, oppure c’è il collegamento con bus navetta.
Come accennato in precedenza, la passeggiata si sviluppa interamente su ampia strada sterrata e ha un dislivello di 495m per una lunghezza complessiva di 14,5km. È possibile percorrerla anche con passeggini da trekking, consigliati se si hanno bimbi al seguito, poiché anche se non è impegnativa come dislivello, ha una lunghezza tale per cui i bambini potrebbero stancarsi prima di arrivare a destinazione.
I laghetti di Bombasel: laghi alpini sulla Catena del Lagorai
Teatro di questa escursione è il Monte Cermis, nella Catena del Lagorai. Si sale in quota prendendo la funivia da Cavalese o dal fondovalle, per poi prendere la seggiovia dall’intermedia e raggiungere il Rifugio Paion. Per chi non ama particolarmente la seggiovia, dall’intermedia si può salire a piedi al Rifugio, allungando però la passeggiata e aggiungendo 300m di dislivello circa.
Dal Rifugio parte la passeggiata che porta ai bellissimi laghetti di Bombasel. Partendo dal Rifugio il dislivello è praticamente nullo, poiché si scende e poi si sale ma rimanendo sempre più o meno sulla stessa quota. Il percorso si sviluppa su strada sterrata, perlopiù ampia, tranne per un tratto dove c’è una scala che non è proprio larghissima.
La scala è l’unica vera difficoltà di questo percorso, non tanto per questioni di sicurezza, ma piuttosto perché è lunga e stretta e non percorribile con passeggini o altro. Andata e ritorno si svolgono sulla stessa strada, la passeggiata ha la durata stimata di 1h30 circa anche se si allungherà di certo per ammirare il paesaggio circostante che cambia più volte lungo il percorso.
Dopo una passeggiata in leggera salita si arriverà ai laghetti di Bombasel. Intorno ai laghi è possibile fare una sosta tranquilla godendosi il silenzio e la bellezza delle cime circostanti. Si può anche approfittare dell’acqua fresca del lago per dare sollievo ai piedi stanchi dalla passeggiata!
Come accennato, si può rientrare al Rifugio per la stessa strada o, per i più temerari e più allenati, si può allungare il percorso salendo alla Cima To’ della Trappola e scendendo poi da lì per arrivare al Rifugio – non è consigliato a chi soffre di vertigini e a chi non è abituato a camminare in montagna poiché parte del percorso è sulla cresta.
Arte in quota: alla scoperta di RespirArt a Pampeago
Un po’ più impegnativa rispetto alle precedenti ma sempre facile a livello di strada e percorribile anche da chi non è abituato a camminare in montagna o non ha molto allenamento, è la passeggiata che da Pampeago porta a fare un giro ad anello attraverso le opere d’arte a cielo aperto di RespirArt.
RespirArt è un parco d’arte in cui sono esposte 29 opere di vari artisti. Il giro ad anello per scoprirle tutte si estende su 3km – e oltre alle opere, si può godere della natura e dei paesaggi circostanti, che da soli meritano una visita. Le opere, dal canto loro, sono anch’esse degne di nota. Realizzate da artisti locali, ma anche italiani e stranieri, raffigurano concetti utilizzando legno, pietra o ferro o una combinazione di questi elementi.
La durata del percorso stimata è di circa 2h ma ci si può prendere tutto il tempo che si desidera per ammirare la bellezza. La strada è sterrata e non presenta difficoltà se non la salita che dallo Chalet Caserina porta al Rifugio Monte Agnello.
Per una pausa golosa, ma anche un pranzo degno di nota, lo Chalet Caserina saprà stupire con piatti della tradizione trentina cucinati divinamente. È una passeggiata che soddisfa occhi, palato e anche la voglia di camminare in montagna. D’estate è anche possibile fare un “Picnic ad arte” in quota, con i cestini Caravaggio e Arcimboldo, proposti proprio da Chalet Caserina, o partecipare a eventi e laboratori che vengono organizzati durante tutta l’estate.
Le tre escursioni proposte sono solo alcune delle bellissime passeggiate che si possono fare in Val di Fiemme per scoprire paesaggi, flora e fauna locali. Oltre alle camminate, si possono assaggiare i piatti della tradizione in quota, ma anche nei vari paesi della valle. Ci sono anche escursioni più impegnative, per i veri amanti del trekking e attività alternative, per chi non va in montagna per camminare. Insomma, la Val di Fiemme è la meta ideale per tutti quelli che desiderano trascorrere momenti di tranquillità circondati da paesaggi da cartolina.
Ispirati con i viaggi delle Travel Blogger Italiane.
7 commenti
Bellissimo articolo e stupende foto! Me li segno per la mia prossima visita in Trentino quest’estate :)!
Adoro le escursioni, per me non esiste viaggio se non ne faccio almeno una! Questa in particolare non la conoscevo perciò grazie per avermela fatta scoprire
Io adoro fare escursioni e queste son davvero fuori dal comune! Peccato che vivo distante da quei posti perché mi sarebbe davvero piaciuto molto privare questa esperienza
La Val Venegia e Baita Segantini sono tappe che se riesco le faccio ogni anno, camminando, con le ciaspe o correndo, ogni stagione è buona per tornarci. Mi segno però anche le altre due che invece mi mancano.
Queste tre escursioni sono perfette per chi, come me, ama passeggiare senza però faticare troppo (ho un problema all’anca e non posso fare salite impegnative). Non sono mai stata in Val di Fiemme quindi per me sarà un piacere scoprirle di persona basandomi su questo articolo!
Ciao Eliana, sarò felice di consigliarti tante altre escursioni semplici se visiterai la Val di Fiemme 🙂
Adoro il Trentino, il tempo per visitarlo però è sempre poco. Mi segno i luoghi, non si sa mai!!!