Claudia è più conosciuta online come Alice delle Meraviglie, un personaggio che interpreta alla perfezione la viaggiatrice curiosa, e ha un’anima da vera campeggiatrice. Esperta di viaggi di gruppo e compagna perfetta per gite e blogtour (posso garantire personalmente la sua simpatia!), sul suo blog Domani andiamo a pubblica destinazioni di viaggio da replicare in famiglia o con amici. In questa intervista ci racconta il suo stile di viaggio, con alcuni aneddoti molto spassosi!
Con chi viaggi di solito?
Solitamente viaggio con la mia famiglia, ovvero marito e due figli, anche se gli ultimi due ormai adolescenti, non saranno ancora a lungo nostri compagni di avventura (per ora sono sempre venuti con noi con l’aggiunta di amici). Possiamo dire che amo i viaggi di gruppo, nel senso che mi fa piacere condividere le esperienze con altre persone, per lo più amici.
Da diversi anni una vacanza all’anno la trascorriamo in compagnia di una famiglia come la nostra (Margherita, la lei dell’altra coppia, è l’ispiratrice del mio blog). Questo sodalizio ci ha consentito di suddividere le incombenze del viaggio, specialmente quando i bambini erano piccoli, oltre che ad aumentare i punti di vista con cui affrontare le esperienze.
Loro non sono gli unici con i quali abbiamo condiviso viaggi, esperienze più brevi le abbiamo trascorse con altri amici. Certo non è semplice, bisogna avere una comune filosofia di vita e rispetto per le esigenze di tutti. Il sogno proibito è il ritorno al viaggio di coppia, anche se sotto sotto sia io che mio marito temiamo un po’ di annoiarci, quando sarà possibile troveremo nuovi modi per scongiurare la noia, se leggerete di due pazzi in giro per il mondo potremmo essere noi.
Qual è il tuo stile di viaggio?
Amo il campeggio, in ogni sua declinazione. Sono campeggiatrice da sempre, i miei genitori alla mia nascita acquistarono una roulotte, da me battezzata Carmengiulia, con la quale abbiamo girato l’Italia. La prima vera vacanza fatta con mio marito ci ha visti diventare comproprietari, con i miei cognati, di una bellissima tenda.
La vacanza del 2000 in Spagna, con tenda al seguito, da Bilbao a Barcellona, è stata mitica. Mi definisco anche camperista senza camper, non abbiamo mai deciso di acquistarne uno, ma con noleggi e prestiti abbiamo fatto diverse esperienze in giro per l’Europa e qualche giretto in Italia. Due anni fa abbiamo avuto modo di scoprire il glamping ed è stata una bellissima esperienza.
Con gli amici di cui sopra siamo soliti noleggiare mobile-home per le vacanze estive, ogni anno un posto nuovo da cui partire ad esplorare i dintorni. Sono promossa a campeggiatrice dell’anno? Direi quindi che sono una viaggiatrice poco pretenziosa, non mi interessano lusso e comodità, per me l’importante è non stare troppo fermi.
Un’altra caratteristica della me viaggiatrice è che mi piace perdermi, sbagliare strada, ogni volta che è successo ho fatto scoperte interessanti, devo solo spegnere l’udito perché mio marito non condivide la mia passione per le sorprese, è la parte razionale della famiglia lui.
Cosa non può mancare nel tuo bagaglio?
La macchina fotografica o un suo degno sostituto, non sono una fotografa esperta, non cerco lo scatto perfetto, ma devo poter fotografare quello che vivo.
Due anni fa, direzione Palinuro, ore 20:00, dopo una giornata in auto, ho scoperto che mia figlia aveva “nascosto” in un armadio (colpa della fobia da ladri, da poco passati a farci visita) la sacca della macchina fotografica posizionata tra i bagagli da caricare in auto. La macchina fotografica è rimasta a casa. A Orvieto hanno sentito lo sproloquio di quindici minuti proveniente da un’automobile in transito sull’autostrada, non so cosa io abbia detto, credo ci fosse anche un “gira questa macchina che andiamo a casa a prenderla”.
Un’altra cosa che non può mai mancare è un libro da leggere, diciamo che l’avvento dei book reader mi consente di portare dietro molti titoli, anche di più di quelli che riesco effettivamente a leggere. Quando ancora non possedevo questa sacra invenzione partivo con un libro, per poi finirlo e stressare la mia amica per avere i suoi, oppure assaltavo bancarelle e librerie alla ricerca del titolo giusto.
Qual è la destinazione dei tuoi sogni?
Il vero problema della destinazione dei sogni è che non deve mai essere una sola, problema che io supero aggiornando la lista di giorno in giorno. Dovendo scegliere, le dividerei in categorie differenti. Il viaggio dei sogni in camper ha come meta Capo Nord, arrivare e dormire lì, magari riuscendo ad ammirare l’aurora boreale, ma anche il sole di mezzanotte non sarebbe male come esperienza.
Per la categoria viaggi in aereo vorrei andare a New York, anche se la parte nomade che alberga in me lo vedrebbe meglio come tappa di partenza per un road trip coast to coast e poi, una volta che sei lì, vuoi escludere i grandi parchi naturali? Ultimamente ho iniziato a camminare un po’ e questo ha fatto nascere il desiderio di compiere un cammino come quello Santiago, credo che sia un’esperienza da provare una volta nella vita.
Vorrei anche fare un viaggio in bicicletta, più precisamente con la mia e-bike, questo stavo cercando di organizzarlo per l’estate 2020 quando il covid è entrato a gamba tesa nelle nostre vite e ha sparigliato le carte. Ma il sogno che mi porto dietro da quando avevo sedici anni, per colpa o merito di Jovanotti, è poter dormire una notte in una tenda nel deserto. Non importa quale sia il deserto, deve essere una tenda circondata dal nulla più assoluto per poter vedere le stelle.
Cosa hai imparato dai tuoi viaggi?
Ogni viaggio porta con se una preziosa lezione, sempre nuova, sempre diversa. Il primo viaggio da grande, da sola in compagnia di due amiche, mi ha insegnato ad essere responsabile di me stessa e mi sono accorta di quante cose avessi assorbito dalle esperienze fatte con i miei genitori.
Il primo volo, io odio stare in alto, mi ha insegnato che non sarà il mio elemento naturale, ma sono in grado di sopravvivere anche a 8.000 metri di altezza. Essere derubati in Francia, mi ha insegnato a tenere alta la guardia anche in luoghi che appaiono sicuri, però mi ha anche consentito di capire che si saranno portati via tutte le fotografie di Parigi e dei castelli della Loira, ma i giorni e le esperienze vissute in quei luoghi non ce li ruberà mai nessuno.
Da neo mamma, parecchi anni fa, ho imparato che i bambini non sono un ostacolo, hanno delle esigenze che devono essere tenute in considerazione e rispettate, in cambio offrono entusiasmo e occhi nuovi con i quali guardare il mondo. E poi viaggiare arricchisce sempre, anche senza andare dall’altro capo del mondo, basta essere ricettivi e disposti a mettersi in gioco, ogni volta si torna a casa con qualcosa in più di quando si è partiti.
➜ Puoi leggere gli articoli che Claudia alias Alice delle Meraviglie ha scritto per il nostro magazine Travel Blogger Italiane dalla sua pagina autrice. Per le sue prossime destinazioni invece visita il suo blog!