Lungo la Riviera ligure di Ponente, adagiato su un pendio collinare che digrada dolcemente verso il mare, sin dal Medioevo sorge il borgo di Cervo. Oggi è uno dei paesini imperdibili della Riviera Ligure. Andiamo a perderci nei suoi vicoli.
Tra carruggi e terrazze sul mare
I carruggi sono i tipici vicoli che caratterizzano i borghi medievali liguri, stretti, chiusi tra alti edifici tanto che il sole spesso stenta a filtrare; spesso sono scavalcati da piccoli archetti e salgono e scendono, seguendo il pendio su cui si adagiano le case. Certo, dimenticatevi vie diritte e ordinate: qui è tutto più intimo e gli scorci, per chi ama la fotografia, non mancano.
A Cervo i carruggi sono le nervature del borgo: su di essi si aprono le porte delle case e soprattutto delle botteghe artigiane. A Cervo, infatti, hanno trovato sede alcune botteghe deliziose; sono ben nascoste, scovarle nel corso del nostro saliscendi per il borgo dà il senso della conquista, in una caccia al tesoro che soddisfa tantissimo. Altri carruggi risalgono tra muretti e begli edifici e fanno intravvedere giardini mediterranei di rara bellezza.
Percorrendo i carruggi, in salita o in discesa a seconda del nostro itinerario, prima o poi si arriva fino alla splendida piazza della chiesa di San Giovanni dei Corallini: una vera terrazza sul mare, dalla quale si gode il panorama su tutto il Golfo Dianese. Siamo in altura, nonostante il mare disti da noi in linea d’aria poche centinaia di metri. Cervo è un borgo arroccato in tutto e per tutto, ma la sua vicinanza al mare lo rende unico nel suo genere. E così sulla nostra testa volano e stridono i gabbiani, l’odore di salsedine nelle giornate ventose giunge fino alle narici. Alle nostre spalle si erge, imponente, la facciata della Chiesa dei Corallini.
Visitare Cervo
Ci sono due itinerari per visitare Cervo: dall’alto e dal basso. Dal basso vuol dire entrando nel borgo all’altezza della via Aurelia, quindi dal lato del mare, e da qui risalendo per vie e scale fino alla terrazza della chiesa. Si prosegue poi prendendo uno dei carruggi che da qui si dipartono e si sale fino alla piazza del Castello. Sì, perché Cervo da buon borgo medievale è dotata di un castello che ospita un museo etnografico ed ha una splendida terrazza da cui lo sguardo spazia a 360° sul territorio circostante.
L’altro itinerario, all’opposto, consiste nell’arrivare con l’auto in cima al borgo, percorrendo una strada esterna che passa tra gli oliveti, parcheggiare nell’ampio parcheggio fuori del borgo, quindi entrare dalla Porta nelle mura e trovarsi immediatamente nella piazza del Castello. Da qui tre carruggi, all’apparenza paralleli, ridiscendono Cervo fino alla piazza della chiesa e proseguono fino al mare. In realtà ciascuno di essi viene poi inframmezzato da passaggi, biforcazioni, rare piazzette e bruschi cambiamenti di orientamento. Non è un labirinto, comunque. E infatti eccoci alle spalle della Chiesa di San Giovanni dei Corallini.
La Chiesa di San Giovanni dei Corallini è un capolavoro del Barocco ligure: la sua facciata, così animata e vivace, si staglia contro il mare ed è un punto di riferimento per chi arriva dall’altro capo del Golfo Dianese. Anche il suo campanile è come un faro che in passato era sicuramente ben riconoscibile a chi doveva attraversare il territorio, in assenza di altri segni di riconoscimento. La chiesa, intitolata a San Giovanni Battista, è detta dei Corallini perché fu realizzata con i proventi derivanti dalla pesca del corallo, un’attività evidentemente praticata nel XVII secolo e piuttosto redditizia.
Cervo e il Golfo Dianese
Cervo si colloca al capo orientale dell’ampio Golfo Dianese. La baia ospita due cittadine a vocazione turistica: San Bartolomeo al Mare e Diano Marina. Oltre Diano Marina si innalza il promontorio di Capo Berta che separa il Golfo Dianese da Imperia e il suo mare. Cervo, rispetto alle altre due località, ha la sua peculiarità di borgo medievale racchiuso.
San Bartolomeo al Mare ha due piccolissimi nuclei storici che gravitano intorno alle due chiese di San Bartolomeo e della Madonna della Rovere, ma di fatto ha una storia decisamente recente e uno sviluppo urbano avvenuto lungo la via Aurelia per la costituzione della stazione balneare che poi è diventata. Una bella passeggiata a mare pedonale con spiagge libere cui si alternano stabilimenti balneari è l’offerta rivolta principalmente a famiglie con bambini che scendono in estate a godersi il mare.
Diano Marina, infine, è la cittadina più strutturata e più grande delle tre: un bel centro con negozi e locali in cui sia in estate che in inverno la gente anche del luogo si incontra, una passeggiata a mare sul modello delle promenades della Costa Azzurra anche se in proporzioni più ridotte.
Su Cervo, San Bartolomeo e Diano Marina gravita un entroterra ricco di borghi medievali, di chiese arroccate, di colline sistemate a fasce, ovvero terrazzamenti coltivati a olivi: l’ideale per escursioni sia a piedi che in auto; sempre, laggiù in fondo, si apre l’azzurro del mar Ligure.
Cervo si raggiunge in macchina percorrendo l’Autostrada A10 e uscendo al casello di San Bartolomeo al Mare. In treno, invece, bisogna scendere alla stazione di Diano. Proprio il tracciato ferroviario recentemente è stato modificato e spostato nell’interno. Fino a pochi anni fa, infatti, anche Cervo aveva la sua piccola stazione dei treni, anche se la stazione principale rimaneva quella di Diano Marina.
Se ci si vuole muovere con i mezzi pubblici, i bus di linea della RT – Riviera Trasporti – percorrono la tratta Andora-Sanremo ogni venticinque minuti circa. E consentono, volendo, di non limitarsi a Cervo, ma di scoprire tutti gli altri splendidi piccoli borghi sul mare che la Riviera Ligure di Ponente custodisce.
5 commenti
Sono spesso in Liguria dai parenti, ma qui non mi hanno mai portata! La prossima volta che vado su in riviera lo visiterò senz’altro.
Assolutamente devi fartici portare! Vale davvero la pena!
Adoro perdermi esplorando i carrugi dei paesini della riviera ligure, ma a Cervo non sono mai stata. Forse perché frequentiamo di più la zona verso la Toscana… in ogni caso devo proprio rimediare 🙂
Sì, Cervo è sul versante di Ponente, verso la Francia. Ma vale la pena fare quei 100 km in più per passare a Ponente ?
Ci sono stata diversi anni fa ed ho un ricordo confuso. Mi piacerebbe ritornarci dopo aver letto questo articolo perché sarà un po’ come scoprirlo un’altra volta!