Città più piovosa d’Europa, porta dei fiordi, vecchia capitale della Norvegia: Bergen viene descritta in tanti modi. È tutto ciò, ma non solo. Piove spesso, certo, ma se si ha la fortuna di vederla in un giorno di sole, saprà regalare colori stupendi. A partrire dal Bryggen con le sue case gialle, rosse e arancioni che un tempo ospitavano i magazzini dei mercanti anseatici. Ma Bergen è molto di più.
1) La salita al monte Fløyen (e la discesa)
Bergen sorge tra sette monti, il che spiega anche quell’aria ibrida che si respira nelle città che sono a metà strada tra il mare e la montagna. Uno di questi monti, il Fløyen, è collegato al centro dalla Fløibanen, la funicolare che in pochi minuti si arrampica lungo il fianco della montagna, arrivando fino alla cima dalla quale c’è una vista spettacolare sulla città. Un’attività alla quale dedicarsi di buon mattino, in modo da evitare lunghe code alle biglietterie, e soprattutto per avere la possibilità di godersi il panorama in tutta tranquillità, prima dell’arrivo delle orde dei turisti sbarcati in massa dalle navi da crociera.
Quello che molti non sanno è che è possibile tornare a Bergen senza utilizzare il trenino della funicolare: dalla cima del monte ci si incammina lungo il sentiero che conduce al lago Skomakerdiket, da dove, con più giorni a disposizione, è possibile scegliere diversi percorsi di trekking. Oltre a necessitare di più tempo, questi ultimi vanno affrontati con l’attrezzatura adatta, mentre per la passeggiata intorno al lago sono perfette delle normali scarpe da ginnastica. Dallo Skomakerdiket si seguono le indicazioni per il centro della città: ci sono almeno tre sentieri tra cui scegliere e i percorsi più o meno si equivalgono. In tutti i casi, si possono affrontare senza nessuna preparazione particolare. È una piacevolissima passeggiata di poco più di un’ora: la prima parte in mezzo ai boschi, la seconda attraverso tranquilli
quartieri residenziali, fino ad arrivare alla chiesa di Korskirken. Da non tralasciare una pausa al Kaffemisjonen per riscaldarsi con una cioccolata calda.
2) Assaggiare e scoprire il cibo norvegese
Spesso si sente dire che il cibo norvegese sia costoso e cattivo. In realtà, come tutti i paesi, la Norvegia è perfettamente in grado di far innamorare di sé anche dal punto di vista gastronomico. Sicuramente mangiare a Bergen (e nel paese in generale) non è economico, ma in ogni caso non si paga di più di quello che normalmente si spenderebbe in qualsiasi altra capitale europea.
Come in tante altre grandi città, bisogna tenere a mente due cose: evitare assolutamente i locali nelle zone più turistiche, come per esempio i bar e le caffetterie lungo Bryggen, e provare il cibo di strada. Da questo punto di vista, una tappa fondamentale a Bergen è il Fisketorget, il mercato del pesce. Due file di bancarelle allestite sul porto, dove è
possibile comprare pesce fresco oppure farsi preparare qualche smørbrød con il pescato disponibile. Se il tempo lo consente si può consumare il pasto direttamente sulla banchina del porto, altrimenti ogni stand del mercato ha a disposizione un’area coperta e riscaldata con tavolini e sedie.
Oltre al pesce, la cucina norvegese ha molto da offrire, a partire dalla carne, soprattutto di agnello: il fenalår, un insaccato di carne salata e affumicata. Numerosi anche i formaggi di capra, soprattutto il geitost, un formaggio dal colore marrone, simile a quello di una caramella mou. Piatti che si possono provare da Marg&Bein, un ristorante nel
cuore di Nygård, il quartiere universitario. Lontano dai percorsi più turistici, si trova al piano terreno di una casa di legno bianca, con un’ampia vetrata su una via tranquilla. Un locale caldo e accogliente, dove vengono serviti piatti nordici con ingredienti di stagione. Conviene prenotare perché i posti pochi ed è molto frequentato dalla gente del posto.
3) A caccia di case di legno e di street art
Quando si pensa a Bergen è impossibile non immaginare immediatamente le vie di ciottoli che si incrociano ad angoli irregolari e sulle quali si affacciano le case di legno: tutte a due o tre piani, colorate di bianco. Non si trovano in una zona ben precisa e delimitata della città, ma disseminate qua e là. È possibile preparare una mappa con i luoghi di interesse prima di partire e seguire le varie tappe una volta a destinazione. Ma tutto sommato meglio lasciar
perdere e affidarsi al caso, perché il bello di una città come Bergen è che si può esplorare a piedi, muovendosi da una zona all’altra. In questo modo sarà una sorpresa voltare un angolo e trovarsi all’improvviso di fronte a una di quelle vie con le case di legno che sembrano uscite da una cartolina.
Poiché qualche indizio non guasta, per essere sicuri di non perdersi nulla si può partire dalla zona alle spalle del mercato del pesce, poi spostarsi sulla penisola di Nordnes, partendo dall’acquario e dirigendosi verso il Nationale Scene, il teatro nazionale. Occorre tenere gli occhi bene aperti perché sul muro di un parcheggio pubblico o sulla parete di una pizzeria non è raro trovare dei murales coloratissimi che ripropongono i personaggi di qualche noto videogioco degli anni Ottanta, o interpretazioni moderne in bianco e nero di noti dipinti.
Bergen è una città che stupisce: con un dettaglio colorato, con un panorama che toglie il fiato, con un sapore del tutto inaspettato. Una tappa da includere in un viaggio in Norvegia, anche per un breve soggiorno, perché è una meta che difficilmente lascia indifferenti.
4 commenti
Siamo state in Norvegia ma non siamo passate da BERGEN, sarà nel nostra lista per la prossima volta.
Se avete bisogno di qualche consiglio fatemi sapere!
Non sono mai stata in Norvegia, il nord Europa non mi ha mai attirata particolarmente però Bergen è una di quelle città che mi piacerebbe visitare, prima o poi!
Riuscirò mai ad organizzare un viaggio in Norvegia? Io e il mio portafogli ce lo chiediamo spesso! Ad ogni modo, ottima guida, specie la parte gastronomica, molto interessante!