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Fotografia di viaggio: trucchi e consigli da una fotografa professionista

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La fotografia è diventata una parte fondamentale del viaggio: non solo ricordi personali, ma veri e propri racconti visivi da condividere o custodire. In questo articolo scoprirai come trasformare i tuoi scatti in un reportage coerente e coinvolgente, con i consigli pratici di una fotografa professionista.

Come raccontare un viaggio con le foto

Ormai non c’è viaggiatore che non si attrezzi per fare foto durante il suo viaggio. Che sia un semplice turista, una blogger o un influencer, portare a casa un racconto fotografico è spesso diventato parte dell’esperienza stessa. Ma come ogni racconto che si rispetti ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Ha una voce narrante e un ascoltatore.

Chi è il nostro ascoltatore? Anche se le foto sono un ricordo personale e non destinate al pubblico, c’è un “caro diario” a cui ci stiamo rivolgendo. Capire a chi stiamo parlando è il modo migliore per partire con il piede giusto: pensa a chi vuoi raccontare il tuo viaggio e partiamo!

La foto di copertina: il primo scatto del tuo reportage

Questa è la fotografia che farà da copertina al nostro viaggio. Anche se abbiamo documentato il prequel con i preparativi o col viaggio di avvicinamento, la prima fotografia da proporre nel racconto dovrà dire chiaramente dove siamo andati.

Soprattutto che ci siamo andati noi, perché è importante chiarire fin da subito che i narratori siamo noi. È quindi il momento, anche per chi preferisce fotografare con una fotocamera, di tirar fuori il bastone da selfie. Se invece viaggiamo in compagnia, possiamo chiedere aiuto ai nostri compagni di avventura.

Scegliere lo sfondo giusto per la fotografia di viaggio

Stabilito che in primo piano ci saremo noi, cosa è meglio scegliere come sfondo? Questo dipende molto da chi è il nostro lettore. Se per esempio siamo andate a Parigi e il nostro lettore non conosce la città o anche per noi è la prima visita, ha senso piazzarsi davanti a qualcosa di molto conosciuto, tipo la Tour Eiffel o il Moulin Rouge.

Se invece stiamo andando alla ricerca di chicche lontane dai soliti circuiti turistici, dovremmo fare l’esatto contrario: cerchiamo un angolino particolare ma mooolto parigino et voilà! Il lettore esperto lo saprà identificare.

Tecniche e impostazioni per la foto di copertina

Ma come impostare l’apparecchiatura fotografica per questo scatto? Innanzitutto questa foto va scattata in orizzontale e noi (eventualmente con il nostro gruppo di amici) ci dobbiamo mettere a sinistra, facendo attenzione a non occupare più di un terzo del fotogramma.

Meglio evitare la figura intera: vanno bene un primo piano o un piano americano.
Metterci a sinistra, oltre ad essere lo standard per questo tipo di composizione, ci permette anche di dividere a metà la fotografia per un carosello su Instagram ed esserci comunque noi nella prima immagine.

Poi dobbiamo fare in modo da inquadrare abbastanza panorama dietro di noi e che questo sia bello nitido

selfie di viaggio

Pro Tip: impostazioni per lo sfondo panoramico e la nitidezza

Per prendere più sfondo, dobbiamo impostare la nostra apparecchiatura fotografica con focali corte: per capirci “zoom indietro”. Se sul telefono avete a disposizione più obiettivi, scegliete quello col numero più basso. In questo modo dovrete avvicinarvi di più per avere un vostro primo piano, ma l’effetto panoramico è garantito.

Per avere un’immagine dove siate a fuoco sia voi sia il panorama dietro, dovete impostare sul vostro apparecchio un numero f alto, il più alto possibile. Se non avete dimestichezza con queste funzioni, scegliete la modalità paesaggio.

Fate molta attenzione a “forzare” questa modalità, perché l’apparecchio potrebbe entrare automaticamente in modalità ritratto, avendo identificato un soggetto umano in primo piano. Questo porterebbe inevitabilmente ad uno sfondo sfocato e vi rovinerebbe la foto.

Scegliere un tema fotografico per il viaggio

Cosa ci ha spinto a intraprendere il viaggio? Cosa vogliamo esplorare? Normalmente prima di partire abbiamo fatto un piano: è la prima visita e vogliamo fare il giro di tutte le attrazioni principali? Siamo focalizzate su un aspetto particolare? Il cibo, l’architettura, il lifestyle, la vita notturna?

Perché è importante avere un tema nella fotografia di viaggio

Scegliere un tema ci aiuta a capire su cosa dobbiamo focalizzarci, anche se nulla ci vieta di fotografare tutto quello che ci incuriosirà.

Avere chiaro ciò che vorremo fotografare, ci permette di capire l’attrezzatura giusta da portarci. Dato che siamo in viaggio non possiamo trascinarci un borsone con di tutto e di più: pianificando capiremo cosa è essenziale, a cosa possiamo rinunciare e, cosa non da poco, comprare quello che ci manca.

Coerenza e stile fotografico: come mantenerli

La scelta di un tema e dei soggetti, ci permette anche di impostare uno stile coerente lungo tutto il nostro racconto.

Cosa vuol dire uno stile coerente? Se abbiamo deciso che il nostro tema è il food, pensiamo ad un modo in cui vogliamo fotografare il cibo (magari ispirandoci a qualche profilo Instagram che ci piace) e cerchiamo di essere coerenti.
Coerenti significa per esempio decidere un punto di vista: dall’alto o dalla visuale di chi mangia? Inquadratura stretta o soggetto in primo piano e ambiente di sfondo?

E soprattutto mantenere più simili possibili i parametri di scatto foto dopo foto. Per esempio, se abbiamo scelto una focale corta (zoom indietro) o una focale lunga (zoom avanti) cerchiamo di mantenerci sempre lì attorno. Se abbiamo optato per una fotografia tutta nitida (numero f alto o modalità paesaggio) piuttosto che per una messa a fuoco selettiva (numero f basso o modalità ritratto, macro) cerchiamo di utilizzarla il più possibile.

Ricordiamoci che per avere un soggetto in primo piano e tanto ambiente dietro, dobbiamo usare focali corte. Il contrario se vogliamo focalizzarci solo sull’oggetto o su un dettaglio.

Pro Tip: obiettivi macro e attrezzatura per dettagli

A questo proposito vi do un unico suggerimento per l’attrezzatura, visto che è qualcosa a cui potreste non farci caso. Per fare foto di dettagli o con inquadrature molto strette ci servono focali lunghe. Se abbiamo una macchina fotografica, specie se è una reflex o una mirrorless, potremmo avere focali lunghe che però non sono in grado di mettere a fuoco da vicino.

Per questo servono degli obiettivi chiamati macro. Se invece abbiamo una compatta è probabile che ci sia l’opzione macro tra i preset. Se abbiamo uno smartphone il problema non sarà tanto riuscire a mettere a fuoco da vicino, quanto avere una focale abbastanza lunga: se il nostro telefono non ce l’ha, procuratevi un obiettivo da agganciare alla cover.

Fotografare le persone in viaggio: regole ed etica

Sicuramente un luogo è fatto soprattutto dalle persone che lo abitano: ma possiamo fotografare liberamente chi vogliamo? In Europa la legge ci dice di sì: fotografare in un luogo pubblico è legittimo, non viola la privacy.

Aspetti legali della fotografia di viaggio

Quello per cui invece si entra in una questione spinosa è il “diritto di utilizzo” dell’immagine. Detta in breve: se hai fotografato la mia faccia e te la tieni nel tuo album a casa, non c’è problema. Se invece la pubblichi, anche solo sul tuo profilo Instagram, stai “sfruttando” la mia immagine, anche se non ci ricavi dei soldi.

Questo non si applica se la persona non è palesemente il soggetto della foto. Quindi la foto ad un monumento con gente a caso che finisce inevitabilmente nell’inquadratura va bene, persona che fa la spesa al mercato ed è il soggetto della foto non va bene. Discorso a parte per i giornalisti e il diritto di cronaca. Lo so che pare assurdo, ma tant’è. O almeno così è il modo prevalente in cui la legge viene interpretata quando ci sono dei contenziosi.

Buon senso e rispetto quando fotografi le persone

Ovviamente questo le persone non lo sanno, quindi a volte possono avanzare delle richieste illegittime, tipo farci cancellare le foto o addirittura farsi consegnare la card.

Ma ancora prima di quello che la legge dice che possiamo o non possiamo fare, dovrebbero valere il buon senso e il rispetto: se una persona non vuole essere fotografata è bene rinunciare. Per tutte le situazioni non chiare, ho raccolto alcuni esempi di soggetti da non fotografare.

È vero che a volte potremmo pensare che insomma, non gli costa niente, che gli cambia e non è il caso di farla tanto lunga. Però dobbiamo anche capire che una persona che vive in una zona turistica (io ho vissuto cinque anni in centro a Madrid e capisco perfettamente) possa anche stufarsi di essere fotografata mentre fa la spesa, mentre si beve una birra al bancone, mentre apre il portone di casa, solo perché viene vista come esemplare tipico del luogo.

Come inserire persone nei tuoi scatti di viaggio

Se abbiamo in mente di dare un taglio di lifestyle al nostro racconto, è cruciale avere con sé degli amici. Partiamo con loro o, ancora meglio, prendiamo contatti sul posto prima di partire. I contatti sul posto sono anche preziosi per farsi accompagnare in quei luoghi meno ovvi, fuori dai circuiti turistici.

Se abbiamo con noi degli amici, abbiamo anche dei soggetti, perché a questo punto non è più necessario immortalare un estraneo che compra le ciliegie al mercato. Le facciamo comprare alla nostra amica, le facciamo tutte le foto che vogliamo e a nessuno gliene importa più niente perché non stiamo fotografando loro. A questo punto nulla ci vieta di allargare un po’ il campo e includere nella nostra immagine un po’ di gente del posto. Nemmeno la legge, perché non sono più loro i soggetti della foto, ma ci sono finiti inevitabilmente.

Post-produzione ed editing delle foto di viaggio

Questo è il gran momento in cui mettere tutto assieme e selezionare da dieci a venti foto per raccontare il nostro viaggio. A prescindere da quante ne vogliamo tenere per noi, venti foto è il numero massimo che possiamo pensare di proporre a qualcuno senza annoiarlo.

Se già durante il viaggio abbiamo modificato e postato delle foto, è una buona idea farlo in modo da tenere comunque il file originale. Così, una volta che avremo tutto, potremo applicare un toning omogeneo. Anche se ci sembra che una foto stia meglio coi colori carichi e contrastati e un’altra con colori tenui e pastello, una volta messe insieme daranno l’impressione di un lavoro da principianti. 

Teniamo conto che la nostra prima scelta potrebbe non essere quella definitiva. Magari ci rendiamo conto che un’immagine che ci piaceva molto, come mood non c’entra niente con le altre. Dobbiamo essere abbastanza pragmatici da metterla da parte, per usarla magari in un altro contesto come immagine singola, e sostituirla con una che magari ci sembra meno riuscita ma che rispecchia maggiormente il mood del racconto.

Conclusione: come rendere memorabile la tua fotografia di viaggio

Curiosità, scatto pronto, rispetto per le persone e i luoghi sono gli ingredienti che renderanno il vostro reportage di viaggio memorabile ed etico. Una selezione severa (magari con l’aiuto di un amico) delle immagini da pubblicare, darà un tocco più professionale al nostro lavoro.

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1 commento

Stefania 01/10/2025 - 12:32

Ottimi consigli. Trovo difficile fotografare i piatti, soprattutto la sera quando le luci nei ristoranti disturbano oppure se ci sono davanti altri tavoli.

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