I colori delle Dolomiti sono mille e scaldano in ogni stagione: dorati d’autunno, caldi d’estate, di ghiaccio in inverno e frizzanti in primavera. Se c’è un modo per sentirsi ad un passo dal paradiso è quello di camminare nel Parco delle Dolomiti Bellunesi.
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Il Parco delle Dolomiti Bellunesi
“Non c’è alcun paesaggio al mondo che muti in modo così sorprendente come quello dolomitico”: così lo descrivevano nel 1864 i primi esploratori delle Dolomiti, gli inglesi Gilbert e Churchill.
Se le vette di queste montagne quasi fanno il solletico al cielo, le valli incantate profonde e verdi del Parco delle Dolomiti Bellunesi sono uno scrigno di sentieri da aprire.
Il Parco Nazionale, l’unico del Veneto, è una distesa di 31.500 ettari interamente compreso nella provincia di Belluno e composto da 6 gruppi montuosi: le Vette Feltrine, il gruppo del Monte Pizzocco, Monti del Sole, il gruppo della Schiara -Talvéna, Prampèr, Piz di Mezzodi.
Ricco di aree carsiche, fiumi, torrenti, sorgenti, paludi, canyon e verdi boschi, questo territorio è un luogo d’incanto da esplorare a piedi, da cima a fondo.
In particolare, nel gruppo delle Monte Pizzocco si snodano tre interessanti itinerari molto caratteristici del Parco delle Dolomiti Bellunesi che si intrecciano e si perdono per poi ritrovarsi.

Escursione a Casera Ere e bivacco Palia
L’escursione a Casera Ere è la prima gita domenicale di inizio estate in montagna, per chi vive nella zona di Feltre fino a San Gregorio nelle Alpi.
Proprio da San Gregorio, dalla frazione Roncòi, zona Roer, ci si inoltra nella Val Scura e si prosegue fino ad una delle terrazze panoramiche naturali più graziose, con vista sulla Valbelluna e sulle Prealpi.
In circa un’ora e un quarto, con passo tranquillo, si sale lungo la mulattiera di tipo escursionistico con un dislivello graduale di circa 650 metri.
Il rifugio, protetto dal lato meridionale del Monte Piz, è molto caratteristico, simbolo e tappa per chi parte e arriva dal Monte Pizzocco e vuole ristorarsi e rilassarsi.
I piatti tipici qui sono polenta, pastin e formaggio alla piastra da gustare con una vista unica ancora più interessante nel punto panoramico appena sopra il rifugio.
Da qui con il binocolo si possono osservare i boschi delle valli tutto intorno e gli animali che li popolano come caprioli e camosci.
Da questo punto si lanciano anche molti sportivi con il parapendio per provare l’emozione del volo con uno sguardo al fiume La Piave e le spalle alle pareti rocciose delle Dolomiti.
Il percorso ad anello più lungo, di circa 3 ore e mezza, porta fino al Bivacco Palia, sempre con partenza da Roncoi ma questa volta per il sentiero 851.
Il re del parco delle Dolomiti Bellunesi: salita al Monte Pizzocco
Il Monte Pizzocco è la cima più severa ma più iconica all’interno del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Il sentiero CAI 851, porta in salita fino a Forcella Intrigos, al Pizzocchetto e al Pizzocco. Da qui il sentiero CAI termina e inizia un tratto di sentiero impegnativo ed esposto, classificato per escursionisti esperti. Il panorama è unico, soprattutto dalla forcella fino alla cima, dove lo sguardo volge alla Serenissima.
Infatti, nelle giornate più terse e limpide, si può scorgere Venezia dal suo punto più alto.
L’alba e i tramonti da questa montagna sono emozionanti, ma a qualsiasi ora si può godere di uno spettacolo unico.
In discesa è consigliato rientrare ad anello per il sentiero CAI 853, che incontra nella sua discesa Casera Ere dove rinfocillarsi con thè caldo o una birra locale.
Il sentiero, detto anche “troi delle vacche” è molto interessante dal punto di vista floristico, con le splendide fioriture a maggio se il tempo lo permette. Dal punto di vista della fauna si possono incontrare mufloni, caprioli e da qualche anno anche camosci.
La salita al Monte Pizzocco è fattibile anche ad anello dalla strada per Casera Ere con stessa partenza da Roncoi e poi in direzione bivacco Palia e pian dei Lach.

L’anfiteatro più spettacolare delle Dolomiti: Altopiano dei Piani Eterni e Malga Erera-Brendol
Se si dovesse disegnare un anfiteatro naturale, sicuramente il più spettacolare sarebbe quello che ospita Malga Erera-Brendol, nell’Altopiano dei Piani Eterni, nel comune di Cesiomaggiore.
La salita che parte dal fondo della Val Canzoi (ex albergo Boz) è impegnativa dal punto di vista del fiato e dell’allenamento, con dislivello sempre costante di circa 1200 metri, ma il sentiero non presenta difficoltà tecniche.
D’inverno è consigliabile verificare la quantità di innevamento che può essere importante e a cui bisogna essere preparati con equipaggiamento come ciaspole e/o ramponcini da ghiaccio.
Il fiato che manca durante il percorso riprende subito quando si apre la vista all’arrivo sull’altopiano.
Un luogo dove il silenzio e gli spazi enormi, che quasi si perdono a vista d’cocchio, sono i protagonisti e custodi di un ambiente bucolico dove sembra che il tempo si fermi.
La natura qui è la padrona di casa e gli ospiti siamo noi con i lupi e altri animali come cervi e caprioli.
D’estate la piana si tinge di un verde intenso contornata solo dalle montagne e qualche nuvola che punteggia l’azzurro del cielo.
D’inverno il bianco candore della distesa di neve copre tutto e la luce si riflette sulle stalattiti di ghiaccio che scendono dagli archi della stalla settecentesca della Casera Brendol.
Il nome Piani Eterni trasmette l’idea di qualcosa di extra terreno ed è proprio la sensazione che si prova in questi luoghi. Sopra pace assoluta e sotto un mondo da scoprire con le grotte sotterranee dei piani.
“Solo i pensieri nati camminando hanno valore” (Freiderich Nietzsche, Il Crepuscolo degli idoli)
E camminando tra le Dolomiti si incontra se stessi e tante parti della propria anima che non si conoscono. I percorsi sono tantissimi, i sentieri infiniti ma tutti portano al contatto con la natura puro e incontaminato.

2 commenti
Non sono mai stata amante della montagna, ma da qualche mese mi attirano tantissimo questi paesaggi!
Che meraviglia!
Non sono ancora stata sulle Dolomiti ma è un’esperienza che vorrei provare soprattutto in estate perché adoro fare lunghe passeggiate e con questi paesaggi stupendi sarebbe magnifico.