La cucina è uno degli aspetti più importanti di una destinazione, capace di svelare tradizioni e segreti di una terra e del suo popolo. Un viaggio gastronomico da non perdere, visto come un’opportunità unica tra sapori originali, odori e accostamenti esclusivi. Tutto questo si può trovare in New England, un luogo prezioso, dove lo spirito nativo americano incontra la tradizione europea portata dagli abitanti del Vecchio Continente.
New England, una mescolanza di sapori e culture
Tutti conoscono gli Stati Uniti, ma in pochi sanno dell’esistenza di una regione americana tra le più belle del mondo, il New England. Questa comprende gli stati del Maine, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. Il New England è simile ad un quadro di Hopper, costellato di piccoli centri abitati con casette in legno che paiono dipinte con splendidi colori, illuminati da vecchi fari sulle scogliere a picco sul mare.
Una terra rigogliosa grazie alle sue foreste, meta ambita per gli amanti del foliage. Affacciato sull’oceano Atlantico, il New England è noto per il suo passato coloniale, è qui infatti che nel 1620 sbarcarono, dalla nave Mayflower, i Padri Pellegrini.
Su questa magnifica terra si festeggiò il primo Giorno del Ringraziamento americano, una delle celebrazioni più importanti degli Stati Uniti d’America. Una storia animata dai nativi Wampanoug, che fusero la loro cucina tradizionale con quella europea, dando vita a piatti tipici rimasti nella tradizione americana.
Si può quindi parlare di una vera e propria gastronomia del New England, particolarmente apprezzata dagli amanti del cibo di tutto il mondo. Essendo la regione popolata da piccole cittadine portuali, la cucina è caratterizzata da un particolare uso del pesce, quello che noi italiani consideriamo il più pregiato, come aragoste, ostriche e frutti di mare.
I numerosi festival ed eventi culinari che si tengono sul territorio sono l’occasione di degustare prelibatezze gastronomiche come mirtilli, astici, vongole e l’imperdibile sciroppo d’acero. Inoltre, in ogni strada è possibile trovare un food truck, dove è sempre un’esperienza unica fermarsi a mangiare un boccone.
Baked Beans, i fagioli stufati di Boston
I fagioli al forno sono un piatto tradizionale inglese e irlandese, solitamente cotti in una dolce passata di pomodoro. Saporito e gustoso, questo piatto è servito durante la colazione, per accompagnare uova, bacon e salsicce.
La ricetta è portata nel Nuovo Mondo attraverso la colonizzazione, nel 1600. Al tempo dei coloni era però un pasto consumato di sabato e domenica, perché essendo a base vegetale, permetteva di non trasgredire le antiche restrizioni del Sabbath dei puritani, una tradizione di riposo del sabato. I legumi, difficilmente deteriorabili, si prestavano a essere cotti il giorno prima e consumati durante il riposo.
La domenica i Puritani aggiungevano ai fagioli rimasti pezzi di carne secca per trasformarlo nel piatto della festa. Diventarono così l’antenato degli attuali Boston Baked Beans. Gli europei impararono ad accompagnarli con il pane di mais dai nativi americani. Le ricette tradizionali usano zucchero di canna per addolcire la salsa, mentre i fagioli al forno di Boston si affidano alla melassa per aggiungere ricchezza mielata al piatto.
Proprio la melassa è l’ingrediente che li distingue dai fagioli stufati britannici, probabilmente aggiunta alla ricetta a metà del 1700, quando Boston raggiunse la sua potenza commerciale. La melassa, prodotta dallo sfruttamento degli schiavi nelle piantagioni dei Caraibi, raggiunge Boston sui mercantili ed è usata per fare il rum.
Alla fine del 1800, la scrittrice statunitense Fannie Farmer incluse i fagioli stufati di Boston nel suo libro di cucina più famoso The Fannie Farmer Cookbook: A Tradition of Good Cooking for a New Generation of Cooks. A quel tempo la melassa era considerata già un ingrediente canonico, insostituibilmente legata a questo gustoso e saporito piatto della tradizione del New England.
Clam Chowder, la zuppa di vongole del New England
Di zuppe ne esistono a centinaia e per tutti i gusti, ma quella di pesce, fatta soprattutto con merluzzo o molluschi, è una specialità con un’origine che si perde nella notte dei tempi. Nasce come cibo di sostentamento per i marinai nelle interminabili traversate, molto prima che gli europei arrivassero nel Nuovo Mondo.
Sostanziosa e gustosissima, la zuppa era un piatto facile da cucinare nelle cambuse delle baleniere e sulle navi commerciali. Con l’aggiunta di ingredienti che si potevano trasportare per lunghi periodi, veniva arricchita con patate, cipolle, pane raffermo, carne essiccata e, ovviamente, pesce fresco. L’evoluzione di quella zuppa risale ai tempi dei Padri Pellegrini, quindi si parla della prima metà del 1600.
Per i primi coloni, insediatisi sulle coste del nord est degli Stati Uniti, in una terra nuova ed ostile, gli inizi furono sicuramente difficili. Aiutati dai nativi, le donne Wampanoag insegnarono alle colleghe europee a raccogliere vongole, fino a quel momento disdegnate e considerate cibo per poveri.
Dalla loro collaborazione nasce la Clam Chowder, unione di due diverse culture in grado di convivere in pace. La tradizionale zuppa è ora cucinata in tutta l’America, dalla costa est dov’è nata, fino ad ovest, dove la Clam Chowder viene servita in ogni ristorante della west coast.
A San Francisco una pagnotta croccante funge da piatto, così che una volta finita la zuppa, è possibile gustare anche il pane ben inzuppato. A Boston viene aggiunto del sedano e servita in una terrina, e può essere a base di molluschi come le vongole, di granchio oppure con il pescato del giorno.
Sempre incredibilmente saporita, la Clam Chowder è comfort food idilliaco. Ci sarà un perché il signor Melville la cita nel suo capolavoro Moby Dick, a rappresentanza del lato buono dell’umanità.
Capesante e astici del Maine, piatti tipici a base di pesce
Se il terreno in New England è difficile da coltivare, il mare è, al contrario, estremamente pescoso. Per gli abitanti della regione, ciò che è considerato pescato del giorno sono i grandi crostacei, come le aragoste e gli astici. È possibile mangiarli un po’ ovunque, dai pub, nei ristoranti, ai chioschi che si incontrano sulla strada.
In New England è un’abitudine fermarsi negli shack, letteralmente tradotto con capanne. Sono piccoli locali che possono contenere massimo due persone alla volta e dove servono piatti tipici della costa est. Piccoli chioschi con tavolini all’aperto, che preparano cibo da strada con il pescato del giorno.
Qui si possono assaggiare diverse pietanze a base di astice come il lobster roll o la versione con il granchio, il crab roll. Si tratta di un panino da consumare anche durante una passeggiata, servito con maionese e burro caldo.
Un altro modo per degustare un astice è quello di sedersi ad un bel tavolo di ristorante, indossare un bavaglino gigante, prima di farsi servire un lobster intero da aprire con delle apposite tenaglie. Ad accompagnarlo del burro fuso saporito e pannocchie di mais in umido, da addentare. Le posate sono bandite, tutto deve essere rigorosamente mangiato con le mani.
Altro piatto decisamente da non perdere per chi decide di viaggiare attraverso il New England, sono le capesante. Accompagnate dal purè di patate, vengono servite in una pirofila calda, appena estratta dal forno. Ad ogni boccone è possibile sentire la morbidezza, la dolcezza e la loro burrosità, con un tocco croccante dato dal pane gratinato che assorbe, sfumandolo, l’acidità del limone fresco.
I mirtilli blu del Maine e quelli rossi del Massachusetts
Il Maine è il più grande produttore di mirtilli blu selvatici degli Stati Uniti e la Blueberry Pie è il dolce tradizionale dello stato. Il mirtillo selvatico è stato per secoli un frutto sottovalutato, fino a quando la Guerra Civile non lo ha inserito nella mappa nazionale.
I nativi americani capivano il valore dei mirtilli selvatici e gestivano i campi bruciandoli periodicamente, per eliminare erbacce e insetti. Bollivano radici di mirtillo per fare il tè, essiccavano le bacche e le trasformavano in un budino chiamato Sautathig. Insegnarono anche ai coloni ad utilizzarli, tanto che si pensa che i Padri Pellegrini il giorno del primo Ringraziamento abbiano servito proprio questo particolare budino.
La prima ricetta della famosa torta di mirtilli del Maine venne pubblicata solo a metà 1800 e, da allora, la ricetta è rimasta pressoché invariata. Mirtilli, limone, cannella, noce moscata e zucchero, racchiusi in una crosta friabile, questa è la Blueberry Pie, una delle torte più famose d’America.
Sono altrettanto famosi sono i mirtilli rossi dello Stato del Massachusetts. I cranberries sono un ingrediente fondamentale per la preparazione della cena del Thanksgiving Day, il giorno del Ringraziamento. Senza la salsa di mirtilli infatti, il tacchino arrosto perderebbe tutto il suo gusto. Con i mirtilli rossi si fanno anche ottimi dolci come i muffin, ma il sapore agrodolce si sposa alla perfezione con la carne o un contorno di verdure.
La gastronomia del New England: una storia da gustare
Ogni piatto ha una storia da raccontare, che attraversa il tempo, i luoghi e la vita delle persone che lo hanno creato o semplicemente assaggiato. Così è anche la gastronomia americana, in particolare quella del New England: un viaggio nel passato, nei desideri del palato e nella gioia che il cibo sa infondere.
18 commenti
Non sapevo che il Maine fosse uno dei maggiori produttori di mirtilli, ci devo proprio andare adoro la torta ai mirtilli!
Che articolo interessante! Il New England è una zona che vorrei visitare, deve essere veramente affascinante.
Cristina il New England è uno dei luoghi più belli che ho visto, giuro. Sai quando un posto ti riempie l’anima? Ti sembra di essere a casa? Il New England è così per me, mi ha talmente affascinato che a breve ci ritorno.
Bellissimo articolo! Leggerlo è stato come fare un viaggio indietro nel tempo, quando da ragazzina visitai il New England e rimasi affascinata da questo luogo incredibilmente pittoresco. Le casette colorate, i fari a picco sulla costa ed il profumo delle torte ai mirtilli… mi hai fatto rivivere uno dei viaggi più belli che abbia fatto!
Allora puoi capirmi Mariarita, anche tu hai vissuto il New England, una volta che si va si fa fatica a tornare a casa, ma soprattutto non lo si scorda più.
Lara sei talmente realistica nelle tue descrizioni, che sembra di assaporare il gusto dei cibi, vedere i colori dei luoghi e inalarne il profumo. Grazie per queste emozioni e per le info che accrescono il sapere di chi ti legge❤️
Grazie a te Nico che sei passata a leggermi 🙂 mi fai felicissima!
Deve essere davvero spettacolare il New England! Per quanto riguarda la cucina mi hai assolutamente ispirata: adoro i sapori forti e la torta di mirtilli è uno dei miei dolci preferiti! Spero di vedere presto questo angolo di Stati Uniti!
Sono stata nel New England qualche anno fa e una delle cose che più mi aveva colpita era la qualità/varietà del cibo; soprattutto ricordo ancora con piacere l’abboffata di astice del Maine che si è fatta mio marito!
Credo di aver ingurgitato quintali di clam choder in viaggio, in diverse parti del mondo. Non sapevo fosse un piatto tipico anche del New England. ragion per cui devo assolutamente visitare anche questi territori!
Assolutamente, quella clam chowder merita solo lei una visitina! (per non parlare delle capesante 🙂
Nel nostro viaggio tra USA e Canada ci siamo fermati qualche giorno nel Maine e ci siamo fatti una scorpacciata di astici soprattutto nel panino, il classico lobster roll, ci facevano troppa pena a mangiarli interi, ma che buoni!
beh io adoro mangiare. emangio di tutto. Ho provato le capesante in Francia, solo bollite e servite in insalata con delle salsine deliziose. Credo proprio che prenderò in considerazione questa zona per poterne assaggiare i piatti tipici!!
In effetti, il tacchino ripieno senza la salsa di mirtilli non sarebbe così buono! La torta ai mirtilli purtroppo non l’ho ancora assaggiata.
Pur essendo stata tante volte negli Stati Uniti, il New Englad mi manca all’appello. E devo assolutamente rimediare perché il clam chowder e il lobster roll sono in assoluto tra i miei piatti preferiti!
Mio marito sfoggia sempre, orgogliosamente, una maglietta del club Mustang del New England dove ha partecipato a dei raduni di auto… e mi ha lasciata a casa, l’infame!
Okay, non è del tutto vero… diciamo che io non ero proprio entusiasta di farmi quindici giorni di raduni di auto e mi sono lasciata a casa da sola… ma comunque resta il fatto che io la crostata di mirtilli non l’ho mangiata e adesso sbavo anche solo all’idea!
Il mio amore per il New England nasce grazie ad una celeberrima serie tv (se ti dico Maine, sicuramente saprai di chi sto parlando). Sono ormai decenni che mi dico che devo andarci. Mi sa che è arrivato il momento di farci seriamente un pensierino.
Assolutamente d’accordo con te un paese si conosco anche dal suo cibo, anche se non tutti hanno la fortuna di avere tutte queste prelibatezze