Un blogger riceve in media almeno un’e-mail o un messaggio sui social a settimana con proposte di collaborazione assurde. Messaggi copia e incolla spesso non firmati o scritti in italiano approssimativo, mandati a centinaia di blogger in liste passate di mano in mano, senza nessun consenso al trattamento dei dati. In più queste richieste imperdibili finiscono senza risposta quando viene richiesta una giusta retribuzione. In questo articolo parleremo di come difenderci dalle proposte truffa e quali caratteristiche dovrebbe invece avere una richiesta di collaborazione legittima.
Come riconoscere una proposta di collaborazione poco chiara
I blogger di lunga data ormai conoscono quasi tutti i nomi e le e-mail copia e incolla dei personaggi che offrono collaborazioni poco chiare perché le hanno già ricevute più volte. Per questo motivo all’interno della nostra community Travel Blogger Italiane avvisiamo le blogger più nuove dello sfruttamento che nascondono e condividiamo le proposte più assurde con l’hashtag #collaborazioniancheno. Puoi usarlo anche tu e taggarci se hai bisogno di un consiglio.
Queste e-mail hanno tutte in comune il testo copia e incolla. Quasi sempre infatti chi scrive non si prende neanche il tempo di leggere la pagina Chi sono del blog. Nel peggiore dei casi le e-mail automatiche vengono inviate a Travel Blogger Italiane come se fosse un nome di persona. A volte vengono invita da Gmail e manca anche la firma.
Un’azienda legittima che ti contatta via e-mail dovrebbe sempre avere un sito web di riferimento, indicato nella firma e nel dominio del mittente, e il referente dovrebbe firmarsi con nome e cognome. Dopo potete continuare a conversare chiamandovi solo per nome, ma prima di collaborare è necessario presentarsi come in qualsiasi contesto lavorativo.
Con queste premesse se la stessa e-mail viene inviata a più blogger nella stessa settimana vuol dire che stanno usando una lista per pescare nel mucchio delle collaborazioni. Spesso sono sempre le stesse persone che periodicamente riscrivono alle e-mail che hanno raccolto sperando in una risposta positiva.
Esempi di proposte di collaborazione da rifiutare
Questo articolo nasce dopo un paio di settimane particolarmente intense nella richiesta di finte collaborazioni e le proposte che riporto in calce sono tutte vere. Quando le leggerai sono sicura riderai e rimarrai sconvolto dalle richieste di collaborazione che un blogger riceve regolarmente.
Richieste di collaborazione per scrivere gratis
La proposta più difficile da riconoscere per un blogger alle prime armi è quella di scrivere gratis. Un nuovo blogger infatti non ha ancora gli strumenti per riconoscere un sito di valore da un sito dalla grafica carina che si spaccia per un portale con molte visite.
Probabilmente abbiamo fornito tutti almeno un guest post o un’intervista in cambio di un link a quel sito, senza che ci portasse particolare visibilità o benefici. Tuttavia se la link building è un argomento che vale la pena studiare e approfondire, ci sono proposte di scrivere per altri che non portano nessun beneficio.
Il sito web di classifiche
Questo sito web di classifiche sta diffondendo un’offerta di lavoro volontario, in cambio del nome menzionato a fine articolo, neanche un link. Oltre che per la richiesta di lavoro gratis, il sito sembra amatoriale per la struttura dei permalink in quanto uno sviluppatore professionista utilizzarebbe nomesito/nomepost senza la data di mezzo. Inoltre richiedono un contatto via Gmail o Instagram e quest’ultimo non ha neanche un nome profilo serio, ma un nome approssimativo con numeri finali a caso.
Le offerte di collaborazione irrinunciabili
Un altro tipo di proposte che ricevono spesso i blogger sono delle offerte irrinunciabili che ci porterebbero incassi e benefici incredibili. Spesso è network marketing e si riconosce dallo stile dell’e-mail scritto – in teoria – secondo le regole del copywriting persuasivo. In altre casi sono proposte mediocri, presentate come se i blogger aderenti potessero davvero guadagnare qualcosa da queste collaborazioni.
Il network marketing delle crociere
Il network marketing di per sé non è una cattiva idea perché permette di costruire una rete di venditori e premia la capacità di formare una community attiva. Il problema è che per pagare le provvigioni a tutto il network i prodotti hanno spesso dei prezzi molto al di sopra del costo di mercato. Per i servizi è ancora peggio perché per entrare in questi club di viaggi bisogna pagare una quota di iscrizione. Questo anche quando si tratta di strutture di network marketing legittime che non hanno nulla a vedere con lo schema Ponzi.
Per invitare nuove persone ad aderire a network di viaggi, come in questo esempio, la struttura viene proposta con termini come viaggi a basso costo, rendita, ecc. senza spiegare davvero come funziona. Una volta capito il meccanismo e calcolato costi e benefici non conviene, pure se ti offrono una vacanza gratis ogni anno perché risparmi molto di più a comprarti la crociera a prezzo pieno senza aderire alla rete!
L’onesto
Questa proposta di collaborazione fa ridere, talmente è assurda. Ma almeno è firmata che è già un bel passo avanti rispetto a quelle che arrivano di solito. Questa persona ha ammesso candidamente di aver trovato i nominativi attraverso un gruppo Facebook di travel blogger anche se non specifica quale. Con intraprendenza e risparmio è riuscito a crearsi la sua lista spulciando ogni nominativo per vedere se aveva un blog e una pagina di contatto, ma si è dimenticato di inserire il nome del blogger.
Poi chiede di far conoscere i prodotti del suo nuovo brand che in realtà è un sito di prenotazioni, ma specifica da subito che non esiste la possibilità di pagare perché il mondo dei viaggi è in agonia (i travel blogger invece stanno guadagnando tantissimo in questo periodo…). La vera chicca però è la conclusione in cui offre un’eventuale provvigione con l’intento di fare un piacere e si propone di trovare un modo legale per non rischiare nulla (?). E con questo non so se questa proposta di collaborazione fa più ridere o piangere.
La proposta vantaggiosa
Oltre a essere il solito messaggio copia e incolla, questa proposta denota mancanza di professionalità perché il portale in questione, piuttosto famoso, tratta offerte di lavoro e non viaggi. Tuttavia questa e-mail è stata ricevuta da moltissimi blog di viaggi. I banner targettizzati per parola chiave non hanno nessun valore perché non sono un backlink da un sito autorevole.
La proposta infatti comprende un’immagine che compare quando gli utenti digitano la parola chiave corrispondente, ma chi cercherebbe mai Travel Blogger Italiane su un sito di ricerca lavoro? Infine viene consigliato di inserire un articolo già pubblicato (nel messaggio segue lista di articoli da copiare) indicando la fonte senza tenere conto che Google penalizza i contenuti duplicati!
Collaborazione per ottenere link o guest post gratis
Vendere link e post sponsorizzati è uno dei modi con cui i blogger guadagnano. In base al funzionamento di Google, che riconosce i link come un segnale di valore, i siti con più link di qualità si posizionano generalmente meglio sui motori di ricerca. Per questo motivo le aziende sono disposte a pagare per ottenere menzioni, articoli sponsorizzati e link dofollow.
Poi ci sono i furbetti che cercano di far passare scambi di link e articoli scritti da loro come una proposta di collaborazione conveniente. Un’agenzia seria chiede sempre il prezzo dei guest post in modo diretto, non si nasconde dietro parole come triangolazioni di siti o contenuti ricercati per cercare di ottenere contenuti gratis.
Il triangolo no, non l’avevo considerato
L’autore di questa e-mail si risveglia ogni primavera per spammare tutti i blogger di cui ha raccolto l’indirizzo. Nelle community di blogger è diventato abbastanza famoso perché uno dei suoi siti ha un nome ridicolo che ha a che fare con i conigli e i viaggi. Quando qualche blogger più navigato risponde con il listino prezzi per i guest post, la conversazione finisce.
Apparentemente questa persona ha creato un network di blog e siti web di viaggio per spingere il posizionamento del suo sito principale di parcheggi per aeroporti. Da questo punto di vista è molto bravo con la link building, tuttavia sfrutta l’ingenuità dei blogger per farsi dare un link di valore verso il suo sito principale in cambio di un link da un sito poco importante agli occhi dei motori di ricerca.
Si può fare link building e triangolazioni di siti tra blogger e professionisti del web anche in modo chiaro e onesto, senza nascondersi dietro triangolazioni di poco valore.
Lo sfruttamento dei blogger inesperti
Un ultima proposta da rifiutare è quella che deriva da blogger più esperti che ti offrono il loro posto in un blogtour in cambio di articoli per il loro blog, oppure contenuti da pubblicare gratis per cui loro sono stati pagati. Queste proposte, ora diminuite drasticamente a causa della pandemia, arrivano da blogger di vecchia data che si approfittano dei blogger più inesperti.
Premetto che non c’è nulla di male a passare un lavoro o un blogtour ad altri blogger, è un modo per mantenere i contatti e fare rete. Quello che è scorretto è sfruttare i blogger più nuovi facendo scrivere tre articoli al giorno in due lingue diverse più contenuti social per il proprio blog durante tutta la durata del blogtour. Oppure far inserire un post sponsorizzato per il quale si è stati pagati gratis su un altro blog.
Sarebbe invece onesto chiedere un paio di post totali e delle immagini da riutilizzare per un blogtour, premettendo che rientra in una collaborazione pagata, mentre nel caso del post sponsorizzato dividere il guadagno con il blogger ospitante. Molti blogger giovani accettano comunque di lavorare gratis per fare esperienza, ma meglio essere chiari e guadagnarsi la fiducia dei colleghi piuttosto che finire sulla lista nera di tutti i blogger, visto che le voci corrono.
Come difendersi dalle false collaborazioni
Ogni nuovo blogger quando riceve una proposta di collaborazione ne rimane lusingato. Ci siamo passati tutti. Per fortuna grazie ai social network si sono create community di blogger come Travel Blogger Italiane in cui è possibile chiedere informazioni e confrontarsi con altri blogger più esperti.
Se hai dubbi sulle e-mail che ricevi chiedi sempre a qualcuno di cui ti fidi con più anni di blogging alle spalle. Una proposta di collaborazione genuina arriva sempre con un’e-mail personalizzata e firmata, non parla di facili guadagni ed esprime con chiarezza la proposta. Non svenderti per il prestigio di una collaborazione che non è tale. Piuttosto impegnati a scrivere sul tuo blog e offrire guest post ad altri blogger della tua nicchia per crescere con costanza poco per volta. Le proposte di collaborazioni reali e genuine non si faranno attendere troppo!
27 commenti
Grazie per questa Bibbia delle tipologie di collaborazione che si trovano in giro, almeno potremo dimezzare i tempi persi a rispondere e capire!
Io ormai sono per “sposta nello spam” direttamente 😀
Leggere di queste richieste di collaborazione mi ha fatto sorridere (anche perchè una la conosco mooooolto bene) ma anche molto arrabbiare: come al solito essere Travel Blogger in Italia significa, per moltissime realtà, fare i fancazzisti e quindi i travel blogger sono sicuramente persone da sfruttare a proprio vantaggio.
Credo proprio che la guida sia utile per tutti coloro, alle prime armi o esperti, si trovino davanti ad una situazione simile: non dimentichiamoci che si tratta di collaborare, non di lavorare gratis.
Esatto, bisogna sempre avere chiaro il nostro valore per non farci sfruttare. Queste proposte non portano nessun vantaggio al blogger, non sono neanche lontanamente paragonabili a un’esperienza formativa!
Mitica Paola! Un articolo stupendo e sappiamo bene che sono proposte reali e non ipotetiche e si, molte fanno ridere
E ne arrivano anche di peggiori! Volevo aggiungere anche il “famoso” resort delle Cinque Terre ora convertito al femminismo, ma si merita un articolo a parte!
Grazie Paola, ho letto con molto interesse questo post, sono tutti ottimo consigli, soprattutto per chi come me è alle prime armi!
Bellissimo post, l’ho trovato molto utile ma allo stesso tempo mi ha fatto divertire tantissimo! Io sono appena entrata nel mondo delle travel blogger e ho ancora tanto da imparare e questi consigli non potranno che essermi di grande aiuto! A presto!
Questi furboni si approfittano proprio dell’ingenuità dei nuovi blogger. Spero che questo articolo arrivi a più blogger possibili e offra grandi risate a tutti, facendo magari anche riflettere i mittenti di queste proposte 😉
Letto tutte! Ammetto che qualche tempo fa anch’io proponevo guest in collaborazione (però a triangolazione) quindi ho sorriso in qualche pezzo. Comunque secondo me manca la famosissima radio che fa l’intervista e manda in orari improponibili se non li paghi!!
Ahahahah anche la radio si meriterebbe un articolo dedicato! Quelli poi spammavano proprio tutti, dai blogger alle piccole imprese… Pare che dopo il servizio su Le Iene abbiano cambiato nome, quindi attendiamo aggiornamenti 😀
Grazie, articolo super utile! Come scrivi tu, tutte noi ci siamo prima o poi sentite lusingate per una richiesta di collaborazione arrivata quando si è alle prime armi. Questo dovrebbe al contrario fare riflettere e leggere con più attenzione la richiesta per non incappare in pessime collaborazioni!
Esatto! Per fortuna avere una community solida come la nostra alle spalle può aiutarci a risparmiare tempo prezioso e non farci sfruttare grazie ai consigli delle blogger più esperte
Leggendo questa bella classifica vien da dire… mal comune mezzo gaudio… 😅
Credo sia stato utile e giusto pubblicare questo articolo, sia per mostrare che la forza delle community di blogger, sia perché si spera che, grazie a questo, arrivino in po’ meno proposte barzelletta 🙂
Anche per aiutare le nuove blogger che si sentono adulate da queste proposte! Purtroppo fanno leva sulla voglia di far conoscere il proprio blog e le meno esperte non sanno ancora che si tratta di copia e incolla. Comunque la nostra rubrica del gruppo #collaborazioniancheno è sempre fonte di grandi risate 😀
Verissimo, molte di queste proposte sono arrivate anche a me. E anche io agli inizi ho accettato di scrivere gratis per blog più importanti, in alcuni casi per blog tour con equo carico di lavoro, ma in altro solo per vaghe promesse…con il tempo poi si impara a scremare alla grande!!
La proposta del blogtour me la ricordo ancora: per una settimana in Romania avrei dovuto scrivere 2 articoli al giorno in italiano e in inglese + 3 contenuti per ogni social di quel blogger… in tempo reale! Non mi era chiaro come avrei potuto seguire le attività del tour con quel carico di lavoro! Per quel motivo avevo rinunciato a malincuore. Avevo invece scritto qualche intervista per quei siti che “adescano” tutti i novelli blogger, ma ora sono molto più selettiva e preferisco dedicare tempo alle attività e agli articoli scritti con le altre blogger della nostra community ♥︎
Ciao Paola, il tuo articolo mi fa sorridere e arrabbiare allo stesso tempo. La realtà delle proposte di collaborazione rivolte a noi travel blogger è davvero tragicomica. All’inizio quando ricevevo un messaggio o una mail di questo tipo mi arrabbiavo e iniziavo a comporre una risposta per le rime. Oggi ho deciso di non perdere più tempo: alcuni indirizzi di mittenti sono stati bloccati e i messaggi ora finiscono direttamente nel cestino.
Anche io butto in spam il 90% delle proposte ricevute, mi fermo a rispondere solo a quelle che mi sembrano fatte in buona fede (così è istruttivo per tutti)
Il “triangolo no” mi ha fatto morire! Ora ci rido sopra ma in realtà ci sarebbe da piangere… Proposte ricevute più o meno tutte quellelencate, anche se le più diffuse di solito sono le “collaborazioni vantaggiose”. Io a volte perdo anche tempo e rispondo spiegando perché non accetto, e questi a volte mi riscrivono increduli – insomma come fare a dire di no alla loro propostona???
Il migliore per quanto mi riguarda è l’albergatore che puntualmente in primavera scrive a millemila blogger propopendo di soggiornare da lui in cambio di una recensione: ovviamente le spese di pernottamento sono a carico del blogger perché il proprietario della struttura “in cambio” offre uno sconto per l’accompagnatore. Senza parole!
Infatti a quel resort volevo dedicare un articolo unico alla prossima ondata di spam 😀 Tra l’altro pare offrano pure le camere peggiori alle povere blogger alle prime armi che accettano, oltre a farle pagare…
Più che altro mi piacerebbe sapere se c’è gente che abbocca a queste cose… Bisognerebbe creare a fine anno il premio per la migliore #collaborazioneancheno 😀 ! Sarebbe divertentissimo!
Ahahahah sarebbe dura scegliere il vincitore! Purtroppo molti blogger ci cascano perché non conoscono ancora i meccanismi dietro alle collaborazioni, è per questo che dobbiamo parlarne in modo chiaro e trasparente 🙂
Molto interessante!
Sto cominciando ora a ricevere proposte di collaborazione un po’ anomale e questo campionario è super utile. È vero che all’inizio si fanno molti errori, ma è sempre bene stare all’occhio
Non c’è limite all’assurdità delle proposte. Le peggiori però sono quando le aziende vogliono proprio sfruttare i blogger 🙁
Un articolo che fa sorridere ed insieme riflettere sul panorama di figure poco professionali che gravitano intorno ai blogger di un certo successo. Il mio blog, e relativi social, sono ancora troppo piccolini per essere notati così per il momento sono salva da richieste fake o di basso profilo. Tornerò a rileggere questo articolo per discernere meglio con chi lavorare e con chi no 👍
Devi solo aspettare che riprenda il turismo e ti troveranno 😀