Aveva ragione Jonhatan Swift, quello de I Viaggi di Gulliver per intenderci, quando diceva che il vino dovrebbe essere mangiato perché è troppo buono per essere bevuto? Chi è un intenditore e un buongustaio, senza indugio risponderà di sì.
Dai tempi di Ulisse, che con astuzia lo utilizzò per salvarsi da Polifemo, gli uomini hanno sempre gradito il vino da bere in compagnia, durante i grandi pranzi, tenendo sempre presente – come dice Apuleio – che il primo bicchiere è per la sete, il secondo per l’allegria, il terzo per la voluttà e il quarto per la pazzia.
Dopo tutte queste citazioni torniamo ai nostri giorni. Oggi il consumo del vino è calato soprattutto tra i giovani che preferiscono altre bevande, come la birra. Tuttavia, più che alla quantità, ormai si è sempre più attenti alla qualità.
Che cos’è l’enoturismo
Non si può negare che l’attività turistica legata al vino, ma anche al cibo, è in forte espansione e fa muovere cifre da capogiro che hanno attirato l’attenzione degli addetti ai lavori.
L’enoturismo è una realtà che si sta consolidando sempre di più ed è rivolto a tutti gli enoappassionati e estimatori del vino che vogliono fare una esperienza direttamente nelle aziende vitivinicole con visite guidate nei vigneti e nei luoghi di trasformazione del prodotto.
L’offerta turistica è diventata anche una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori e per la conoscenza delle tradizioni.
Non è difficile immaginare il flusso di visitatori che si riesce ad attrarre, considerato l’interesse che da sempre si ha verso questa bevanda alcolica la cui storia che, come già detto, si perde nella notte dei tempi.
Nell’ultimo anno il valore del vino Made in Italy ha registrato un aumento positivo nell’esportazione a fronte di un calo del volume esportato. Siamo orgogliosi nel dire che ci sono dei vini eccellenti che vengono apprezzati ed esportati e apprezzati in tutto il mondo.
Il Movimento Turismo Italiano: Cantine Aperte 2019
Il Movimento Turismo Italiano è un’associazione nata per promuovere la cultura del vino e indirizzare il settore nella direzione turistica. All’MTI sono iscritte circa mille tra le più prestigiose cantine d’Italia ed ha l’obiettivo di sviluppare e potenziare l’enoturismo nazionale, programmando eventi e manifestazioni legati al prodotto vinicolo e partecipando a fiere e convegni internazionali.
Tra tutte le iniziative che si svolgono a livello nazionale segnialiamo la prossima edizione di Cantine Aperte, considerato l’appuntamento più importante con il vino e che si tiene ogni anno l’ultima domenica di maggio.
È un evento che riscuote sempre più successo tra gli intenditori ma anche tra i curiosi che amano fare l’esperienza di visita in cantina nei due giorni a disposizione, sabato 25 e domenica 26 maggio 2019.
La scelta è ampia e, a seconda della regione e della cantina scelta, si possono degustare i vini di produzione tipica, dal Barbera piemontese e il Pinot Bianco veneto al Primitivo pugliese e la Lacrima Nera calabrese, dal Sangiovese di Romagna dell’Emilia Romagna al Nero d’Avola siciliano, accompagnati da altre specialità gastronomiche del territorio.
Si possono visitare i vigneti e le bottaie, acquistare direttamente i prodotti ma anche scoprire la storia del luogo e le sue origini. Ad ogni visitatore viene consegnato un calice e un porta calice dietro il pagamento di un ticket di partecipazione.
Ed è un piacere girovagare nelle aziende con il calice in mano in attesa della mescita, come dei veri intenditori.
Per conoscere tutte le aziende aderenti e le modalità di partecipazione andate sul sito www.movimentoturismovino.it dove troverete anche tutte le informazioni sugli altri eventi che l’associazione organizza in collaborazione con l’ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo.
Da non perdere
- Calici di Stelle ad agosto
- Cantine Aperte in Vendemmia a settembre
- Cantine Aperte a San Martino a Novembre
- Cantine Aperte a Natale per tutto il mese di dicembre
Non si può dire che l’enoturismo non è legato ad un viaggio stagionale perché è possibile degustare i vini e immergersi nella vita attiva che viene svolta nelle aziende vitivinicole tutto l’anno.
Va detto, però, che l’autunno è il periodo migliore per un viaggio alla ricerca delle tipicità vinicola che caratterizza ogni regione italiana perchè è quello della vendemmia e della produzione del vino novello che va da fine settembre a novembre.
Non resta che alzare il calice e brindare.
1 commento
Iniziativa molto interessante, non sono un’esperta di vini ma mi piace partecipare alle degustazioni per provare nuovi sapori.